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Nuove direttive BCE: come le banche devono affrontare i rischi emergenti del 2024

La BCE spinge le banche a valutare rischi emergenti come approvvigionamento energetico, instabilità geopolitica e cambiamenti climatici per garantire la stabilità finanziaria.
  • 51 banche sottoposte a verifica per garantire che gli accantonamenti IFRS 9 riflettano i rischi emergenti.
  • Progressi significativi nel numero di accantonamenti per rischi climatici e ambientali, dal 16% al 55% nell'ultimo anno.
  • Le banche devono ora considerare sei nuovi rischi, inclusi approvvigionamento energetico e alti tassi d'interesse, per migliorare la resilienza.

L’Istituto Centrale di Francoforte ha recentemente pubblicato un documento che suggerisce alle banche di valutare i rischi “emergenti” legati a fattori come l’approvvigionamento energetico, la scarsa resilienza delle catene di valore, l’instabilità geopolitica, i tassi di interesse elevati, l’alta inflazione e il cambiamento climatico. Questi rischi, secondo la BCE, possono avere un impatto negativo sul PIL e sulla clientela delle banche, riducendo la capacità dei debitori di ripagare i debiti e aumentando il rischio di insolvenza delle controparti.

La BCE ha inviato raccomandazioni agli istituti che non identificavano nuovi rischi emergenti. Nell’ultimo anno, sono stati osservati progressi, ma una piccola percentuale di banche continua a non trattare questi nuovi rischi, affidandosi a overlay e valutazioni soggettive degli esperti. Questi metodi possono essere fallaci e non valutare adeguatamente gli impatti settoriali.

Accantonamenti per Perdite su Crediti e Rischi Emergenti

La BCE ha pubblicato un rapporto che illustra i progressi delle banche e riassume le aspettative sulle migliori pratiche di accantonamento per perdite su crediti previste dall’IFRS 9, riflettendo i rischi emergenti. Negli ultimi anni, le banche hanno dovuto affrontare nuovi rischi, come la pandemia di COVID-19, che ha rivelato rischi sanitari e restrizioni che possono minacciare la solvibilità dei mutuatari. Dopo aver gestito questa minaccia con il sostegno pubblico, sono emersi altri rischi inediti, come l’approvvigionamento energetico, la stabilità geopolitica, i tassi d’interesse elevati, l’inflazione e i cambiamenti climatici.

Il nuovo contesto di rischio rappresenta una sfida per le autorità di vigilanza bancaria, che si basano su un quadro di vigilanza tradizionale e su serie storiche di dati. Tuttavia, queste serie di dati non affrontano i rischi che si profilano all’orizzonte. Per questo motivo, la Vigilanza bancaria della BCE pone un’attenzione particolare sugli strumenti e i regolamenti di vigilanza che offrono una prospettiva lungimirante. Se applicati correttamente, questi strumenti consentono alle banche di prepararsi e ammortizzare i rischi.

La Sfida dei Modelli Statistici e delle Integrazioni

La BCE ha esaminato gli accantonamenti per perdite su crediti previsti dagli IFRS 9. Gli accantonamenti hanno un impatto sui coefficienti patrimoniali prudenziali e un adeguato accantonamento contabile per i nuovi rischi funge da salvaguardia prudenziale nel caso in cui i rischi si concretizzino. La BCE non è un’autorità di vigilanza contabile, ma ha il mandato prudenziale di influenzare le pratiche di accantonamento delle banche quando c’è una particolare preoccupazione prudenziale per un’adeguata copertura dei rischi.

Per affrontare sistematicamente il tema degli accantonamenti per perdite su crediti delle banche sottoposte a vigilanza, la BCE ha avviato nel novembre 2022 una verifica mirata, chiedendo a 51 banche – quasi la metà di quelle sottoposte a vigilanza diretta – di assicurarsi che gli accantonamenti IFRS 9 riflettano i rischi emergenti. L’esame ha portato alla comunicazione alle banche delle aspettative dell’autorità di vigilanza su come porre rimedio alle debolezze e adottare le migliori pratiche virtuose.

Nel 2024, la BCE ha ripetuto l’esame tematico per le stesse banche, con riferimento ai dati finanziari di fine anno 2023, con l’intento di monitorare gli sforzi di implementazione delle banche e intraprendere ulteriori azioni di vigilanza. Alle banche è stato chiesto di considerare cinque nuovi rischi: l’approvvigionamento energetico, la scarsa resilienza delle catene di approvvigionamento, i rischi ambientali, l’inflazione e i rischi geopolitici. Quest’anno, è stato incluso anche il contesto di alti tassi d’interesse con un’attenzione agli immobili commerciali (CRE).

La Necessità di Approcci Alternativi

Tutti e sei i rischi emergenti hanno in comune la mancanza di dati storici necessari per i classici modelli di accantonamento delle perdite attese. Le banche hanno bisogno di approcci alternativi per quantificare e coprire questi rischi in modo affidabile. La maggior parte delle banche riconosce questi nuovi rischi, ma non li considera nei modelli statistici funzionali convalidati, a causa dell’insufficienza di dati. Questo problema è destinato a persistere nel prossimo futuro.

La soluzione migliore è la misurazione fuori modello tramite overlay, basati su metodologie solide. Ignorare completamente i nuovi rischi è una pratica meno accettabile, poiché sottovaluta le perdite future sui prestiti. Come previsto, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato di utilizzare overlay, un metodo appropriato se segue una metodologia solida. Nell’ultimo anno, il numero di accantonamenti per rischi climatici e ambientali è passato dal 16% al 55%, con diversi gradi di sofisticazione. Questo è un primo segnale che le raccomandazioni specifiche e mirate sono state comprese e accettate.

Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga, non solo per i rischi climatici e ambientali. La maggior parte delle banche considera questi rischi, ma le metodologie di alcune banche non sono commisurate alla loro esposizione al rischio e, in molti casi, sono addirittura contraddittorie.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la stretta della BCE sulla misurazione dei rischi emergenti rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della vigilanza bancaria. Le banche sono chiamate a valutare e gestire nuovi rischi con metodi innovativi, superando i limiti dei modelli statistici tradizionali. Questo nuovo approccio è essenziale per garantire la stabilità finanziaria in un contesto di rischi sempre più complessi e imprevedibili.

Nozione base: La difesa dei consumatori implica la protezione degli interessi dei clienti delle banche, assicurando che le istituzioni finanziarie adottino pratiche prudenti per gestire i rischi emergenti. Questo è fondamentale per mantenere la fiducia nel sistema bancario e prevenire crisi finanziarie che potrebbero avere ripercussioni negative sull’economia reale.

Nozione avanzata: L’economia circolare applicata alla finanza implica un approccio sostenibile alla gestione dei rischi, considerando non solo i fattori economici ma anche quelli ambientali e sociali. Le banche devono integrare questi aspetti nei loro modelli di rischio per promuovere una finanza più resiliente e sostenibile, capace di affrontare le sfide del futuro con una visione olistica e lungimirante.

Questa riflessione ci invita a considerare come le nostre scelte finanziarie e le politiche di vigilanza possano influenzare non solo l’economia, ma anche la società e l’ambiente in cui viviamo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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