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Il Sud Italia in ripresa: pil cresce dell’1% nel 2024

Scopri come l'economia del Sud Italia si sta riallineando al resto del Paese e quali settori stanno trainando la crescita.
  • Il Pil del Sud Italia cresce dell'1% nel 2024, allineandosi alla media nazionale.
  • Le nuove aziende aumentano del 4% nei primi due trimestri del 2024, rispetto alla media nazionale del 3,3%.
  • L'occupazione nel Sud Italia registra un aumento del 3,1%, superiore alla media nazionale dell'1%.
  • Il 34% degli investimenti si concentra su sostenibilità e digitale.

Il Sud si riallinea al resto del Paese: crescita del Pil all’1% nel 2024

Il 2024 segna un momento di transizione per l’economia del Sud Italia. Dopo un 2023 caratterizzato da una crescita del Pil superiore alla media nazionale, il Sud si riallinea con il resto del Paese, registrando un aumento del prodotto interno lordo dell’1%. Questo dato, sebbene positivo, rappresenta un rallentamento rispetto al boom economico dell’anno precedente. Secondo il rapporto del Centro studi Srm, collegato a Intesa Sanpaolo, la crescita del Pil del Sud nel 2024 sarà in linea con quella del Centro e del Nord Italia.

Nonostante il rallentamento, alcuni indicatori economici rimangono promettenti. Le nuove aziende sono cresciute del 4% nei primi due trimestri del 2024, rispetto a una media nazionale del 3,3%. Anche l’occupazione ha registrato un aumento del 3,1%, superiore alla media nazionale dell’1%. Gli investimenti, inoltre, si concentrano su miglioramenti strutturali e innovazioni, con un 34% dedicato alla sostenibilità e al digitale.

Cosa ne pensi?
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Lo straordinario 2023 del Sud Italia

Il 2023 è stato un anno eccezionale per l’economia del Sud Italia. Il Pil delle regioni meridionali ha superato la media italiana, attestandosi all’1,3% contro lo 0,9% del resto del Paese. Questo risultato è stato in gran parte dovuto agli ingenti fondi europei del Pnrr, che hanno finanziato una serie di investimenti in infrastrutture e riforme, concentrati prevalentemente al Sud. Gli investimenti pubblici sono cresciuti del 16,8% nel 2023, contro il 7,2% del Centro-Nord.

L’aumento degli investimenti ha avuto un impatto significativo sull’occupazione, con un incremento del 2,6% degli occupati nel Mezzogiorno, rispetto alla media nazionale dell’1,8%. Il settore terziario ha contribuito in maniera significativa alla crescita del Pil meridionale, con un incremento del valore aggiunto dell’1,8%. La crescita delle presenze turistiche, sebbene più accentuata nel Centro-Nord, ha visto un aumento degli arrivi dall’estero nel Sud, associati a livelli di spesa turistica più elevati.

Il volano degli investimenti pubblici e la debolezza del tessuto imprenditoriale

Gli investimenti pubblici hanno giocato un ruolo cruciale nella crescita economica del Sud Italia. La Svimez stima che la maggiore spesa in investimenti pubblici abbia contribuito per circa mezzo punto percentuale alla crescita del Pil del Mezzogiorno nel 2023. Tuttavia, la spesa pubblica per incentivi alle imprese è cresciuta solo del 16% al Sud, dieci punti percentuali in meno rispetto al Centro-Nord. Questo riflette la minore capacità del tessuto produttivo meridionale di assorbire le misure di incentivo all’ammodernamento tecnologico e digitale finanziate dal Pnrr.

Il turismo ha avuto un impatto significativo, con un incremento del valore aggiunto dell’1,8% nel settore terziario. La crescita delle presenze turistiche è stata più accentuata nel Centro-Nord, ma il Sud ha visto un aumento degli arrivi dall’estero, associati a livelli di spesa turistica più elevati. Questo ha contribuito a sostenere l’economia meridionale, nonostante le sfide infrastrutturali e demografiche.

Di chi è il merito?

Il rapporto Svimez ha evidenziato il concreto cambio di passo della crescita economica e occupazionale delle regioni del Sud. Il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha sottolineato che per la prima volta dal 2015, il Mezzogiorno ha registrato un tasso di crescita più alto del resto del Paese. Il Pil del Sud è cresciuto dell’1,3% nel 2023, rispetto alla media nazionale dello 0,9%, con un incremento degli occupati del 2,6%, a fronte di una media nazionale dell’1,8%.

Fitto ha attribuito questo risultato all’attuazione del Pnrr e al completamento della spesa dei programmi di investimenti del ciclo di programmazione 2014-2020. Ha inoltre evidenziato l’efficacia delle riforme attuate dal Governo, che ha aggiornato la Governance del Pnrr, riformato le politiche di coesione nazionale e istituito la ZES Unica del Mezzogiorno. Questi interventi hanno contribuito a sostenere gli investimenti pubblici e a incrementare la qualità dei servizi nelle aree del Mezzogiorno, attrarre maggiori investimenti privati e promuovere uno sviluppo sostenibile.

Bullet Executive Summary

Il 2024 segna un momento di transizione per l’economia del Sud Italia, con una crescita del Pil che si riallinea alla media nazionale dell’1%. Nonostante il rallentamento rispetto al boom del 2023, alcuni indicatori economici rimangono promettenti, con una crescita delle nuove aziende del 4% e un aumento dell’occupazione del 3,1%. Gli investimenti pubblici hanno giocato un ruolo cruciale nella crescita economica del Sud, contribuendo per circa mezzo punto percentuale alla crescita del Pil nel 2023. Tuttavia, la spesa pubblica per incentivi alle imprese è cresciuta solo del 16% al Sud, dieci punti percentuali in meno rispetto al Centro-Nord. Il turismo ha avuto un impatto significativo, con un incremento del valore aggiunto dell’1,8% nel settore terziario. Il rapporto Svimez ha evidenziato il concreto cambio di passo della crescita economica e occupazionale delle regioni del Sud, attribuendo questo risultato all’attuazione del Pnrr e al completamento della spesa dei programmi di investimenti del ciclo di programmazione 2014-2020.

La difesa dei consumatori è un tema centrale in questo contesto. La crescita economica deve essere accompagnata da politiche che proteggano i diritti dei consumatori e promuovano la trasparenza e l’equità nei mercati. I consumatori consapevoli possono fare la differenza, scegliendo prodotti e servizi che rispettano l’ambiente e promuovono la sostenibilità. L’economia circolare è un modello che può contribuire a ridurre gli sprechi e a creare un sistema economico più sostenibile e resiliente.

In conclusione, il futuro del Sud Italia dipende dalla capacità di mantenere e consolidare i risultati ottenuti, affrontando le sfide infrastrutturali e demografiche e promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. La crescita economica deve essere accompagnata da politiche che proteggano i diritti dei consumatori e promuovano la trasparenza e l’equità nei mercati. Solo così il Sud potrà continuare a crescere e a contribuire al benessere dell’intero Paese.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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