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- La nuova misura spagnola include lavoratori con redditi inferiori a 1.350 euro al mese nei sussidi di disoccupazione.
- I lavoratori continueranno a ricevere una parte della disoccupazione, pari all'80% dell'Iprem, ovvero 480 euro al mese.
- Dal 2018, il salario minimo interprofessionale in Spagna è aumentato del 54%, raggiungendo 1.134 euro.
In un contesto europeo dove il divario tra stipendi e costo della vita si fa sempre più marcato, la Spagna ha introdotto una misura innovativa per sostenere i lavoratori con redditi bassi. L’ente pubblico per l’impiego della Spagna ha stabilito di ampliare l’accesso ai sussidi di disoccupazione, includendo coloro che sono occupati ma percepiscono meno di 1.350 euro al mese. Questa iniziativa, resa possibile dal Real Decreto-ley n. 2/2024, mira a fornire un’integrazione economica significativa a chi si trova in difficoltà, incentivando al contempo l’occupazione.
Il ministro del Lavoro e dell’Economia sociale, Yolanda Diaz, ha spiegato che i lavoratori che hanno percepito il sussidio per un anno e poi trovato un’occupazione con uno stipendio inferiore a 18.900 euro annui (1.350 euro al mese) continueranno a ricevere una parte della disoccupazione. Questa integrazione sarà pari all’80% dell’Iprem, l’indice di riferimento per i sussidi in Spagna, corrispondente a 480 euro al mese per i lavoratori a tempo pieno. Per chi lavora part-time, l’importo sarà proporzionato tra il 50% e il 60% dell’indicatore. La misura, che entrerà in vigore nel 2025, avrà una durata di sei mesi.
Il Confronto con l’Italia: Differenze e Prospettive
In Italia, l’indennità di disoccupazione (Naspi) è riservata a chi ha perso il lavoro in modo involontario, con alcune eccezioni come le dimissioni protette per maternità. Chi trova un nuovo lavoro durante la Naspi vede sospesa l’indennità e rischia sanzioni se non comunica l’occupazione o lavora in nero. Le possibilità di combinare lavoro e Naspi sono limitate e con redditi inferiori rispetto alla nuova misura spagnola. La manovra finanziaria italiana non prevede cambiamenti significativi in questo ambito, concentrandosi piuttosto su altre priorità come il sostegno alla natalità e la riduzione delle tasse per il ceto medio.
- 🔍 Innovativa e giusta misura per sostenere i lavoratori spagnoli......
- ⚠️ Misure inefficaci, solo un palliativo temporaneo......
- 🤔 E se adottassimo questa politica in altri paesi?......
Il Salario Minimo: Un Motore di Crescita Economica
Dal 2018, sotto la presidenza di Pedro Sánchez, il salario minimo interprofessionale (Sim) in Spagna è aumentato del 54%, passando da 736 a 1.134 euro. Questo incremento ha avuto un impatto positivo sull’economia, riducendo la precarietà e aumentando i salari. Il ministro del Turismo, Jordi Hereu, ha sottolineato come l’aumento del salario minimo abbia contribuito alla prosperità economica e alla creazione di posti di lavoro, con il settore turistico che ha raggiunto livelli pre-Covid con 80 milioni di turisti e oltre 132.000 nuovi posti di lavoro a dicembre 2023.
Il dibattito sugli effetti del salario minimo è stato acceso, con critiche da parte di politici, imprenditori ed economisti. Tuttavia, studi recenti, come quelli dell’Ocse, hanno dimostrato che l’aumento del salario minimo ha avuto un impatto positivo sui salari più bassi e un effetto limitato sull’occupazione. La Banca di Spagna aveva ipotizzato la perdita di 180.000 posti di lavoro, ma i dati reali hanno smentito queste stime, mostrando una contrazione minima dell’occupazione.
Busta Paga Spagnola: Struttura e Tassazione
Comprendere la struttura della busta paga spagnola è fondamentale per chi vuole assumere lavoratori in Spagna. La busta paga include il salario lordo, da cui vengono dedotti contributi per contingenze ordinarie (4,70%), disoccupazione (1,55%) e formazione professionale (0,10%). L’imposta sul reddito (IRPF) è progressiva, variando dal 19% al 47% a seconda del reddito annuo. La convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Spagna evita la tassazione dello stesso reddito in entrambi i paesi, facilitando la gestione fiscale per i contribuenti transfrontalieri.
Bullet Executive Summary
La misura spagnola di estendere l’indennità di disoccupazione ai lavoratori con stipendi bassi rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità sociale e un incentivo all’occupazione. Questo approccio innovativo potrebbe ispirare altri paesi a rivedere le proprie politiche di welfare per meglio rispondere alle esigenze dei lavoratori in difficoltà.
Difesa dei consumatori: È essenziale che i consumatori siano consapevoli dei propri diritti e delle misure di sostegno disponibili. La trasparenza e l’accesso alle informazioni sono fondamentali per garantire che tutti possano beneficiare delle politiche sociali.
Economia circolare: Le politiche di sostegno economico, come quelle adottate in Spagna, possono contribuire a una redistribuzione più equa delle risorse, promuovendo un’economia più sostenibile e inclusiva. Riflettere su queste tematiche ci aiuta a comprendere l’importanza di politiche innovative per il benessere collettivo.
- Sito ufficiale dell'Ente Pubblico per l'Impiego della Spagna (SEPE) con notizie e informazioni sulla convalida del Real Decreto-ley per la semplificazione e miglioramento del livello assistenziale di protezione contro la disoccupazione
- Sito ufficiale del Ministero del Lavoro e dell’Economia sociale della Spagna, per informazioni sulla nuova misura di sostegno lavorativo e sul salario minimo interprofessionale
- Sito ufficiale del Ministero del Lavoro e dell'Economia sociale della Spagna, utile per approfondire le misure di sostegno lavorativo e le politiche del governo spagnolo