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- Nel 2024, sono state chiuse 508 filiali bancarie in Italia, accelerando la desertificazione bancaria.
- Quasi 11 milioni di italiani vivono in comuni senza accesso a una rete bancaria fisica, un aumento di mezzo milione rispetto all'anno precedente.
- Dal 1980, il numero di banche in Italia è diminuito da 296 a 127 istituti, con una riduzione marcata nel Centro-Sud.
Il fenomeno della desertificazione bancaria in Italia ha raggiunto livelli allarmanti, con un impatto significativo sulle comunità locali e sull’economia nazionale. Nel 2024, sono state chiuse 508 filiali bancarie, un numero che rappresenta una preoccupante accelerazione rispetto agli anni precedenti. Questo trend ha portato alla scomparsa di sportelli bancari anche in comuni di dimensioni considerevoli, come Trentola Ducenta in provincia di Caserta, che conta oltre 20.000 abitanti. Altri centri urbani, come Mugnano di Napoli e Rivalta di Torino, sono rimasti con un solo sportello, evidenziando una tendenza che potrebbe portare a ulteriori chiusure in futuro.
La riduzione della presenza fisica delle banche è stata accompagnata da un aumento delle operazioni di concentrazione nel settore, con l’obiettivo di ridurre i costi. Tuttavia, questo processo ha avuto conseguenze negative per le comunità locali, in particolare per le persone più vulnerabili che dipendono dai servizi bancari fisici. Attualmente, quasi 11 milioni di italiani vivono in comuni senza accesso a una rete bancaria fisica, un aumento di mezzo milione rispetto all’anno precedente. Tra questi, oltre 4,6 milioni risiedono in comuni completamente privi di servizi bancari, mentre approssimativamente 6,3 milioni vivono in zone dove esiste un solo sportello.
L’Impatto Sociale ed Economico della Chiusura delle Filiali
La chiusura delle filiali bancarie ha un impatto profondo non solo sull’accesso ai servizi finanziari, ma anche sulla vitalità economica e sociale delle comunità. Un’indagine condotta nelle Marche ha rivelato un elevato grado di insoddisfazione tra i cittadini per la chiusura degli sportelli bancari nelle loro aree, infatti, ben nove su dieci si sono dichiarati delusi. La mancanza di un rapporto umano diretto con il personale bancario è percepita come un ostacolo significativo, e molti ritengono che il bancomat non possa sostituire il contatto personale. Inoltre, l’assenza di una banca influisce negativamente sulla propensione a investire e sulla decisione di risiedere in un determinato territorio, contribuendo allo spopolamento dei piccoli centri.
L’indagine, che ha coinvolto 2.400 persone in diverse regioni italiane, ha evidenziato che la chiusura delle filiali bancarie è percepita come un problema reale e pressante. La riduzione della presenza bancaria non solo limita l’accesso ai servizi finanziari, ma riduce anche la propensione agli investimenti e influisce sulla scelta di vivere o meno in un territorio. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle regioni del Centro-Sud, dove la diminuzione del numero di banche è stata più marcata.
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Un Sistema Bancario in Evoluzione: Tra Concentrazione e Innovazione
Negli ultimi trent’anni, il sistema bancario italiano ha subito una trasformazione radicale, passando da una “foresta disboscata” a una realtà caratterizzata da un elevato grado di concentrazione. Dal 1980, il numero di banche in Italia è diminuito drasticamente, passando da 296 a 127 istituti, con una riduzione particolarmente significativa nelle regioni del Centro-Sud. Questo processo di concentrazione ha portato alla nascita di grandi gruppi bancari competitivi a livello internazionale, ma ha anche ridotto la copertura territoriale delle banche.
La diminuzione del numero di sportelli è stata particolarmente accentuata dopo la crisi finanziaria del 2008, con un calo del 46% rispetto al picco del 2008. Questo ha portato alla desertificazione bancaria di quasi un migliaio di comuni, che nel 1995 avevano almeno uno sportello bancario. La concentrazione del sistema bancario ha creato un divario geografico tra il Nord e il Centro-Sud del Paese, con la maggior parte delle banche sistemiche situate nel Nord.
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Conclusioni e Riflessioni Future
La desertificazione bancaria rappresenta una sfida complessa per l’Italia, richiedendo un approccio equilibrato che consideri sia la necessità di ridurre i costi che l’importanza di mantenere un legame con le comunità locali. Un modello organizzativo che potrebbe rivelarsi efficace è quello di una holding di controllo di banche di prossimità, che permetta alle singole controllate di mantenere il proprio marchio e la propria rete, beneficiando al contempo delle sinergie di un gruppo più ampio.
In un mondo sempre più connesso, la difesa dei consumatori assume un ruolo cruciale nel garantire che i servizi finanziari siano accessibili a tutti, indipendentemente dalla loro posizione geografica. La crescente digitalizzazione offre opportunità significative, ma è fondamentale che le banche non trascurino le esigenze delle fasce di popolazione meno avvezze alla tecnologia, come gli anziani. La consapevolezza dei consumatori è un altro aspetto fondamentale, poiché un consumatore informato è in grado di prendere decisioni più consapevoli e di adattarsi meglio ai cambiamenti del mercato.
Infine, l’economia circolare può offrire soluzioni innovative per sostenere le comunità locali, promuovendo modelli di business che valorizzino le risorse locali e riducano la dipendenza da strutture centralizzate. In un contesto in cui le banche stanno riducendo la loro presenza fisica, è essenziale esplorare nuove modalità di erogazione del credito che siano sostenibili e inclusive, per garantire che nessuna comunità venga lasciata indietro.