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- Venerdì scorso, i principali indici di borsa hanno subito un calo inaspettato, sollevando timori di una possibile recessione.
- Negli ultimi due anni, la situazione è peggiorata a causa del capitalismo di guerra e del finanziamento del conflitto in Ucraina.
- Il debito pubblico italiano è attorno ai 3 mila miliardi di euro, con un rapporto debito/PIL del 137,3% nel 2023.
Il Crollo delle Borse e il Rischio di Recessione
Il recente crollo delle borse ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra economisti e investitori. Venerdì scorso, i principali indici di borsa hanno subito un calo inaspettato, sollevando timori di una possibile recessione. L’economista Giulio Sapelli, in un’intervista esclusiva, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione economica mondiale, sottolineando che “il rischio di recessione è costante”.
Sapelli ha evidenziato che siamo in una fase di deflazione secolare che dura da diversi anni e che la crisi economica è sempre dietro l’angolo. Negli ultimi due anni, la situazione è peggiorata a causa del “capitalismo di guerra”, con gli Stati Uniti che utilizzano ingenti risorse per finanziare il conflitto in Ucraina e per affrontare la sfida con la Cina. I dati negativi sulla capacità produttiva e sui profitti industriali, insieme al mancato aumento dell’occupazione, sono segnali preoccupanti.
Un altro elemento di preoccupazione è il crollo delle borse giapponesi, che rappresentano un indicatore significativo della ripartenza economica nell’area indo-pacifica. Sapelli ha sottolineato che un abbassamento così radicale degli indici non si era mai visto prima, e che è troppo presto per parlare di recessione, ma il rallentamento costante della capacità produttiva è evidente.
Il crollo delle borse arriva dopo mesi in cui si parlava di una ripresa economica. Tuttavia, Sapelli avverte che non bisogna farsi ingannare dalla proporzionalità dei dati: “Se l’1% non è accompagnato da un valore assoluto, non significa nulla”. Negli ultimi 20 anni, l’economia mondiale ha perso oltre venti punti di PIL, e i numeri registrati sono bassi anche per l’economia globale.
In questo contesto, l’unica economia che sembra viaggiare è quella americana, ma anche qui i dati negativi sono collegati a questioni elettorali e alle dichiarazioni negative di JP Morgan, vicina a Trump. Sapelli conclude che il futuro è complicato e che illudersi che la guerra possa portare sviluppo economico è un grande errore.
I Rischi Dietro i Numeri delle Borse
Le recenti fluttuazioni delle borse hanno sollevato numerosi interrogativi sui rischi possibili dietro i numeri. Gli esperti parlano di un’altra “estate pazza”, con spread che si allargano e borse che cadono, spinte giù dai grandi dell’hi-tech. L’incertezza sul taglio dei tassi, i timori di una nuova recessione negli Stati Uniti e il rallentamento della Cina sono tutti fattori che contribuiscono a questa situazione.
In Italia, gli ultimi dati sul prodotto interno lordo (PIL) sono stati accolti con esultanza, con un aumento acquisito dello 0,7% che potrebbe portare a una crescita dell’1% entro la fine dell’anno. Tuttavia, il rallentamento dell’industria italiana, che registra un calo da 16 mesi, è motivo di preoccupazione. La spinta arriva principalmente dal turismo, con un aumento del 14% delle presenze, ma questo settore deve essere parte di una strategia sostenibile e non basata semplicemente sul patrimonio culturale e storico.
La globalizzazione economica sta cambiando, e la globalizzazione dell’informazione marcia a ritmi forzati grazie ai social media. I dati negativi sui posti di lavoro creati negli Stati Uniti hanno innescato paure sulle borse mondiali, rendendo i mercati volatili e innescando un fuggi fuggi generale. L’aumento dello spread, che ha raggiunto quasi i 150 punti, è un altro segnale preoccupante.
Il debito pubblico italiano veleggia attorno ai 3 mila miliardi di euro, con un rapporto debito/PIL del 137,3% nel 2023. L’azione della Banca Centrale Europea ha fatto capire ai mercati che l’euro e i Paesi dell’eurozona sono ben difesi, ma sarà fondamentale mostrare agli investitori e ai risparmiatori italiani che i nostri titoli e le nostre aziende sono su un chiaro sentiero di crescita sostenibile.
Settimana Negativa per i Mercati Finanziari
La settimana appena trascorsa è stata pesantemente negativa per i mercati finanziari. L’indice principale ha lasciato sul terreno il 5,3%, mentre il FTSE Italia Star ha perso il 3,8%. Le micro caps hanno reagito meglio, con il FTSE Italia Growth che ha registrato una flessione dello 0,8%. I dati macroeconomici negativi provenienti dall’Europa, con il PIL della Germania in calo dello 0,1% e l’inflazione salita al 2,3%, indicano un forte rallentamento.
Negli Stati Uniti, nonostante una crescita del PIL del 2,8% nel secondo trimestre del 2024, i consumi stanno frenando e la disoccupazione è salita al 4,3% a luglio. Il PMI manifatturiero è sceso a 49,5 punti, indicando una recessione in arrivo. La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse, ma ha aperto la porta a una possibile flessione di 25 punti base a settembre.
Il quadro complessivo è caratterizzato da notevoli rischi, tra cui l’escalation della guerra in Medio Oriente e l’invasione dell’Ucraina, oltre alle elezioni americane. L’aumento del rischio comporta un aumento del rendimento richiesto dagli investitori, che può essere soddisfatto solo a prezzi inferiori.
Tra i titoli con la migliore performance, Ferrari ha registrato un aumento del 3,6%, grazie ai positivi risultati del secondo trimestre del 2024. Snam ha guadagnato il 2,6%, nonostante un calo dei ricavi del 6,1% nei primi sei mesi dell’anno. Erg ha registrato una crescita dell’1%, con ricavi adjusted pari a 386 milioni di euro nel primo semestre del 2024.
Tra i titoli con la peggiore performance, Tenaris ha perso il 10,6%, mentre Unicredit ha registrato una flessione del 10,3%. Saipem ha chiuso la settimana con un calo del 9,9%, nonostante una pipeline di ordini vicina ai massimi storici.
Il settore finanziario ha mostrato rendimenti totali mediani negativi, ma negli ultimi giorni è diventato positivo, enfatizzando l’ampliamento tra settori e la possibilità di trovare rendimenti costruttivi al di fuori delle aree legate alla tecnologia.
Bullet Executive Summary
La recente volatilità dei mercati finanziari e il crollo delle borse sono segnali preoccupanti per l’economia mondiale. Gli esperti avvertono che il rischio di recessione è costante e che la situazione economica globale è caratterizzata da numerosi fattori di incertezza. È fondamentale adottare strategie sostenibili e mostrare agli investitori che le nostre aziende e i nostri titoli sono su un chiaro sentiero di crescita.
Nozione base di difesa consumatori: È importante che i consumatori siano consapevoli dei rischi associati agli investimenti finanziari e che adottino strategie di diversificazione per proteggere i propri risparmi. La volatilità dei mercati può avere un impatto significativo sui piccoli risparmiatori, che devono essere informati e preparati a gestire le fluttuazioni dei mercati.
Nozione avanzata di economia circolare: In un contesto di incertezza economica, l’adozione di pratiche di economia circolare può rappresentare una strategia vincente per le aziende. Ridurre gli sprechi, riutilizzare le risorse e adottare modelli di produzione sostenibili non solo contribuisce a proteggere l’ambiente, ma può anche migliorare la resilienza delle aziende di fronte alle fluttuazioni dei mercati.
In conclusione, la recente volatilità dei mercati finanziari ci ricorda l’importanza di essere consumatori consapevoli e di adottare strategie sostenibili per proteggere i nostri investimenti e promuovere una crescita economica duratura.
- Sito ufficiale dell'Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Economia, Agraria e Studi Ambientali, pagina personale del Prof. Giulio Sapelli
- Approfondimento sulle previsioni economiche e di mercato di J.P. Morgan, utile per capire il contesto economico globale
- Dati sulla crescita economica globale e nazionale, tra cui quelli sulla recessione e sulla produzione industriale, per approfondire le tendenze economiche