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Cosa Rivela il Rapporto ISTAT Sulla Crescente Povertà tra gli Stranieri?

L'ultimo Rapporto annuale dell'ISTAT mostra un paradosso economico in Italia: mentre la povertà tra gli italiani diminuisce, quella tra gli stranieri aumenta. Scopri i dettagli e le implicazioni di questi nuovi dati.
  • 8,5% delle famiglie vive in povertà assoluta nel 2023, un aumento rispetto al 6,2% del 2014.
  • Nonostante un aumento di 516 mila nuovi occupati in un anno, il potere d'acquisto è diminuito del 16,9% nel triennio 2022-2024.
  • La deprivazione materiale tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 16 anni è aumentata, con quasi il 67,4% che teme di non poter uscire dalla povertà con il lavoro.

L’Italia si trova di fronte a un paradosso economico e sociale che vede un aumento della povertà tra gli stranieri e una diminuzione tra gli italiani. Questo fenomeno è stato evidenziato da diversi studi e rapporti, tra cui l’ultimo Rapporto annuale dell’Istat. Secondo i dati, l’incidenza della povertà assoluta tra le famiglie è salita quasi ininterrottamente dal 2014, passando dal 6,2% all’8,5% nel 2023. Tra gli individui, l’incidenza è cresciuta dal 6,9% al 9,8% nello stesso periodo. Questo significa che un italiano su dieci vive in condizioni di povertà assoluta.

Il Lavoro Povero e la Paura del Futuro

Nonostante l’aumento dell’occupazione, con 516 mila nuovi occupati in un anno e un tasso di occupazione salito al 62,3%, la realtà del mercato del lavoro italiano è caratterizzata da un aumento del lavoro povero. Il vicepremier Matteo Salvini e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno sottolineato l’aumento dei salari del 3% superiore all’inflazione da ottobre 2023, attribuendo questo risultato alle politiche del governo. Tuttavia, questo aumento non è sufficiente a compensare la perdita di potere d’acquisto subita nel triennio 2022-2024, pari al 16,9% secondo l’Indice dei prezzi al consumo (Ipca) al netto dei beni energetici importati.

La ricerca “Domani (im)possibili” della Caritas con Save The Children ha dimostrato che la deprivazione materiale degli adolescenti tra i 15 e i 16 anni è aumentata. Quasi uno su dieci, ovvero centomila persone, vive in condizioni di povertà, e il 67,4% teme che il lavoro non permetterà loro di uscire dalla povertà. Inoltre, uno su quattro pensa di non concludere la scuola. Le ragazze e le donne sono particolarmente penalizzate, con il 75% dei lavoratori part-time che sono donne, soprattutto nel Mezzogiorno, e che non arrivano a 10mila euro lordi all’anno.

Misurazione della Povertà: Assoluta o Relativa?

La povertà è un fenomeno complesso e multifattoriale, e la sua misurazione può variare notevolmente a seconda degli indicatori utilizzati. L’Istat utilizza sia un indicatore di povertà relativa basato sul reddito, sia un indicatore di povertà assoluta basato sulla spesa. La povertà relativa si definisce in base al reddito disponibile familiare, inferiore al 60% del reddito mediano del paese. La povertà assoluta, invece, si basa sulla spesa della famiglia, inferiore al valore di un paniere di riferimento variabile a seconda del tipo di famiglia, regione e comune di residenza.

Negli ultimi anni, l’indicatore di povertà assoluta basato sulla spesa è diventato il principale punto di riferimento nelle discussioni sulla povertà in Italia. Tuttavia, altri indicatori di disagio economico, come la grave deprivazione materiale e la bassa intensità di lavoro, mostrano una riduzione della povertà. Ad esempio, la percentuale di persone in famiglie con bassa intensità di lavoro è scesa dall’11,2% nel 2015 all’8,9% nel 2023, grazie all’incremento del numero degli occupati.

Il Paradosso tra Economia e Povertà

L’andamento generale dell’economia italiana non è eccezionalmente positivo, ma il numero degli occupati ha raggiunto un massimo storico e la crescita del PIL è leggermente superiore alla media dell’area euro. Tuttavia, il numero di poveri continua ad aumentare. Questo paradosso può essere spiegato dalla divergenza tra la dinamica dell’economia reale e la povertà. Mentre l’economia cresce, la povertà assoluta basata sulla spesa continua a salire, segnalando un aumento del disagio economico tra le famiglie.

L’abbondanza di dati e misure sulla povertà è utile per comprendere un fenomeno così variegato, ma rischia di confondere le idee e rendere difficile capire la reale situazione. Gli indicatori possono fornire argomenti sia a chi sostiene che le cose stanno peggiorando, sia a chi vede il bicchiere mezzo pieno. Questo pone due problemi: uno di tipo metodologico e l’altro riguardante la relazione tra povertà, andamento dell’economia e politiche redistributive.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la situazione della povertà in Italia è complessa e multifattoriale. Nonostante l’aumento dell’occupazione e dei salari, la povertà assoluta continua a crescere, soprattutto tra gli stranieri. Questo fenomeno evidenzia la necessità di politiche più efficaci per la redistribuzione del reddito e il sostegno alle famiglie in difficoltà.

Difesa dei consumatori: È fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei propri diritti e delle risorse disponibili per affrontare situazioni di disagio economico. Le organizzazioni di difesa dei consumatori possono svolgere un ruolo cruciale nel fornire supporto e informazioni utili.

Economia circolare: Promuovere un’economia circolare può contribuire a ridurre la povertà, creando nuove opportunità di lavoro e riducendo i costi per le famiglie. Ad esempio, il riutilizzo e il riciclo dei materiali possono generare risparmi significativi e migliorare la sostenibilità economica.

Incoraggiamo i lettori a riflettere su come le politiche economiche e sociali possano essere migliorate per affrontare efficacemente la povertà e promuovere una società più equa e sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)

2 commenti

  1. Mah, io non mi fido delle statistiche. Ogni volta ne esce una diversa. Un giorno siamo poveri, un altro ricchi. Ormai non credo più a niente.

  2. Ma guardiamo un po’ ai numeri reali! Se Salvini e Meloni dicono che i salari sono aumentati, cosa volete di più? E poi sempre questa storia della povertà tra gli stranieri… basta con la compassione a senso unico!

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