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Sfide del Gioco d’Azzardo in Italia: Dati Allarmanti e Coinvolgimento delle Regioni

Un'analisi dettagliata del fenomeno del gioco d'azzardo nel 2023, con focus su Emilia-Romagna, Castel San Giorgio ed Empoli.
  • Nel 2023, la spesa nel gioco d'azzardo in Italia ha raggiunto 150 miliardi di euro, con un aumento del 10,2% rispetto al 2022.
  • Ravenna ha registrato una spesa media annua per il gioco d’azzardo pari al 100% di uno stipendio intero.
  • Castel San Giorgio ha visto il numero di giocate online pro-capite triplicare, raggiungendo una media annua di quasi 12.000 euro per abitante.

Nel 2023, l’Italia ha registrato una spesa nel gioco d’azzardo che ha raggiunto cifre impressionanti, pari al 90% della spesa alimentare dell’intero Paese. Questo dato emerge dalla nuova edizione del “Libro nero dell’azzardo” presentato da CGIL e Federconsumatori, che offre una mappa dettagliata della raccolta nell’azzardo per Regioni, Province e Comuni d’Italia. La situazione è particolarmente critica in Emilia-Romagna, dove Ravenna si distingue negativamente con una spesa media annua per il gioco d’azzardo che equivale a uno stipendio intero.

Il Fenomeno del Gioco d’Azzardo in Italia

Nel 2023, il volume lordo del gioco d’azzardo in Italia ha raggiunto i 150 miliardi di euro, segnando un aumento del 10,2% rispetto al 2022. Questo nuovo record supera i 136 miliardi del precedente anno. Negli ultimi dieci anni, la raccolta è cresciuta del 78%, con il denaro perso dagli italiani che ha raggiunto quasi 22 miliardi di euro, un incremento del 30%. Il valore complessivo delle giocate rappresenta oltre il 7% del PIL nazionale. La raccolta del gioco su rete fisica è stata pari a 67,9 miliardi di euro (+7,8% rispetto al 2022), mentre quella online ha raggiunto gli 82,08 miliardi di euro (+12,3% rispetto al 2022).

Il Caso di Ravenna e l’Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, nel 2023, uomini e donne hanno speso complessivamente 4,477 miliardi di euro nel gioco d’azzardo online, perdendo 231 milioni di euro. La raccolta è cresciuta del 25,7% rispetto al 2021 e del 12% rispetto al 2022. Nella regione sono presenti 888.575 conti online, di cui 269.999 attivati nel 2023. Ogni 1000 residenti nella fascia 18-74 anni, ci sono 269 conti attivi. La provincia di Ravenna ha registrato una raccolta pro-capite delle giocate online di 1454,46 euro, con un aumento rispetto ai 1238,23 euro del 2022. La città si posiziona al 62° posto in Italia, prima in Romagna, con una raccolta del gioco d’azzardo online nella provincia che ha raggiunto i 401 milioni di euro nel 2023, contro i 340 milioni del 2022 (+18%).

Il Caso di Castel San Giorgio

Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, ha registrato nel 2023 il più alto numero di giocate online pro-capite in Italia, con una media annua di quasi 12.000 euro per abitante. Questo dato è triplicato rispetto all’anno precedente, suscitando preoccupazione nella sindaca Paola Lanzara, che teme che dietro queste cifre si nascondano fenomeni di riciclaggio o usura. Il reddito pro-capite medio lordo a Castel San Giorgio nel 2022 era pari a 17.289 euro, rendendo improbabile che i cittadini possano permettersi tali spese nel gioco d’azzardo. La sindaca ha deciso di aprire un centro di ascolto dedicato alla ludopatia all’interno della Casa Famiglia inaugurata a settembre.

Il Fenomeno a Empoli

Nel comune di Empoli, nel 2023, sono stati spesi oltre cento milioni di euro nel gioco d’azzardo, con una media di 2.040 euro per abitante. Questa cifra rappresenta un aumento di 16 milioni di euro rispetto al 2022. Il gioco d’azzardo legale ha sottratto risorse all’economia reale, con un impatto significativo sulle famiglie in condizione di povertà assoluta, che rappresentano almeno il 5% del totale. Le giocate digitali nell’empolese hanno superato quelle fisiche di 13 milioni di euro, con oltre 56 milioni di euro spesi in giocate telematiche e 43 milioni di euro incassati dalle classiche videolottery, slot machine, lotto e superenalotto.

Bullet Executive Summary

Il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia ha raggiunto livelli allarmanti, con cifre che superano l’89% della spesa alimentare nazionale e rappresentano una minaccia crescente per l’economia e la salute pubblica. La situazione è particolarmente critica in Emilia-Romagna e in comuni come Castel San Giorgio ed Empoli, dove le spese pro-capite sono aumentate drasticamente. Questo fenomeno non solo sottrae risorse all’economia reale, ma alimenta anche fenomeni di riciclaggio e usura, richiedendo un’attenzione urgente da parte delle autorità.

Difesa dei Consumatori: È fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei rischi associati al gioco d’azzardo e che le autorità implementino misure di protezione efficaci. La trasparenza e la regolamentazione del settore sono essenziali per prevenire abusi e proteggere i cittadini.

Economia Circolare: Il denaro speso nel gioco d’azzardo rappresenta una perdita significativa per l’economia reale. Promuovere un’economia circolare significa anche ridurre le spese non produttive e reinvestire le risorse in settori che generano valore e benessere per la comunità.

In conclusione, il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia richiede un intervento deciso e coordinato per proteggere i consumatori e garantire un uso più responsabile delle risorse economiche. La consapevolezza e l’educazione sono strumenti chiave per affrontare questa sfida e costruire una società più sana e sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)

4 commenti

  1. Franco: Forse dovremmo considerare legalizzare e regolamentare il gioco d’azzardo come hanno fatto in altri paesi. Ognuno è libero di spendere i propri soldi come vuole.

  2. Carla: E poi dicono che l’Italia è in crisi economica. Ma se tutti questi soldi fossero reinvestiti in settori produttivi? Pazzesco!

  3. Luca: Ma non è colpa delle persone, c’è una mancanza di regolamentazione adeguata! È una trappola costruita ad arte per trarre profitto dalle debolezze umane.

  4. Giorgio: Non posso credere che gli italiani spendano così tanti soldi nel gioco d’azzardo. È uno spreco assurdo di denaro che potrebbe essere utilizzato per cose ben più utili!

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