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- In Italia, le successioni sono tassate 15 volte meno che in Francia e 7,5 volte meno che nel Regno Unito.
- Le proposte di riforma potrebbero generare un gettito di 3,5 miliardi di euro, riducendo il carico fiscale sui redditi medi.
- Il DLgs. n. 139/2024 introduce modifiche ma mantiene l'esenzione dall'imposta di successione per i trasferimenti aziendali, sollevando dubbi sulla giustizia fiscale.
In Italia, il sistema fiscale presenta una significativa discrepanza tra chi lavora e chi eredita. L’imposta sulle successioni, infatti, è notevolmente inferiore rispetto ad altri paesi europei, creando un vantaggio per chi riceve patrimoni senza contribuire attivamente alla loro creazione. Questo squilibrio è particolarmente evidente quando si confronta la situazione italiana con quella di paesi come Francia, Regno Unito e Spagna, dove le successioni sono tassate rispettivamente 15 e 7,5 volte di più. La recente legge di bilancio del governo Meloni non ha affrontato questa ingiustizia, lasciando intatta una tradizione che favorisce la continuità patrimoniale a scapito della meritocrazia.
Proposte di Riforma e Impatto Economico
Gli economisti Marco Leonardi e Leonzio Rizzo hanno proposto una serie di riforme per riallineare la tassazione delle successioni agli standard europei. Secondo le loro analisi, un aumento delle aliquote e una riduzione delle franchigie potrebbero generare un gettito di oltre 3,5 miliardi di euro. Questo denaro potrebbe essere utilizzato per ridurre il carico fiscale sui redditi medi e medio-alti, attualmente gravati dall’Irpef. La proposta include l’adozione di un sistema di tassazione progressiva per le successioni, mantenendo le franchigie attuali o abbassandole a 350 mila euro per i parenti diretti. Tali misure potrebbero portare a un gettito di 10 miliardi di euro, contribuendo a una redistribuzione più equa del carico fiscale.
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Modifiche Legislative Recenti
Il DLgs. n. 139/2024 ha introdotto modifiche significative al DLgs. 346/90, in particolare riguardo al “patto di famiglia”. Questa norma, che regola i trasferimenti di aziende e partecipazioni a discendenti e coniugi, è stata rivisitata per migliorare il suo impianto originario. Nonostante le modifiche, l’esenzione dall’imposta di successione per questi trasferimenti rimane, sottolineando l’importanza di preservare la continuità aziendale all’interno delle famiglie. Tuttavia, queste esenzioni sollevano questioni sulla giustizia fiscale, poiché continuano a favorire chi eredita rispetto a chi lavora.
Verso un Equilibrio Fiscale Sostenibile
In un’Italia moderna, il sogno di un sistema fiscale equo e meritocratico sembra ancora lontano. La tassazione delle successioni non dovrebbe essere vista come una punizione, ma come un meccanismo di bilanciamento che riconosce il valore del lavoro e dell’impresa. Spostare il carico fiscale dalle spalle di chi lavora a chi eredita potrebbe non solo alleviare la pressione sui redditi medi, ma anche promuovere una cultura del merito e dell’equità. Tuttavia, la strada verso questo obiettivo richiede coraggio politico e una visione chiara del futuro economico del paese.
Conclusione: Riflessioni sulla Giustizia Fiscale
Nel contesto della difesa dei consumatori e della consapevolezza economica, è fondamentale comprendere che la giustizia fiscale non è solo una questione di numeri, ma di equità sociale. Un sistema fiscale equo dovrebbe premiare il lavoro e l’innovazione, non la fortuna di nascita. La nozione di economia circolare ci insegna che le risorse devono essere utilizzate in modo sostenibile e redistribuite equamente. In questo contesto, la tassazione delle successioni potrebbe essere vista come un modo per reintegrare nel sistema economico risorse che altrimenti rimarrebbero concentrate nelle mani di pochi.
Per stimolare una riflessione personale, consideriamo che essere consumatori consapevoli significa anche comprendere le dinamiche fiscali che influenzano la nostra società. Un sistema fiscale equo può contribuire a una società più giusta, dove il merito e l’impegno sono riconosciuti e premiati. In un mondo sempre più connesso, la consapevolezza delle politiche fiscali e delle loro implicazioni è un passo essenziale verso una cittadinanza attiva e informata.