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Quali sono le sfide della finanza sostenibile nel 2024?

Un'analisi approfondita sulla frenata dell'economia verde, tra crisi energetiche e politicizzazione delle pratiche ESG.
  • Nel primo trimestre del 2024, i deflussi dai fondi verdi hanno raggiunto 3 miliardi di dollari.
  • Tra aprile e giugno 2024, i flussi globali sono tornati positivi con 4,3 miliardi di dollari in nuovi investimenti.
  • In Europa, il secondo trimestre del 2024 ha visto 11,8 miliardi di nuovi investimenti grazie alle strategie passive e al mercato obbligazionario.

Il panorama della finanza sostenibile ha subito un brusco arresto negli ultimi mesi, evidenziando una serie di sfide che minacciano di allontanare l’obiettivo delle emissioni zero. La raccolta netta globale dei fondi verdi è finita sottozero per la prima volta nella storia tra ottobre e dicembre 2023, con deflussi per 2,5 miliardi di dollari. Il primo trimestre del 2024 ha visto un ulteriore calo di 3 miliardi di dollari. Sebbene da aprile a giugno ci sia stato un lieve miglioramento con flussi globali in positivo per 4,3 miliardi di dollari, i tempi in cui la finanza sostenibile attirava oltre 50 miliardi di nuovi investimenti al mese sembrano lontani.

Il contesto globale e le sfide politiche

Le difficoltà della finanza verde non sono solo una questione di performance scarse, ma anche di politicizzazione delle pratiche ESG (Environmental, Social, and Governance). Negli Stati Uniti, i fondi tematici hanno chiuso il settimo semestre consecutivo in rosso, e la situazione è simile in Giappone, Canada e Australia-Nuova Zelanda. In Europa, tuttavia, si osserva una maggiore resilienza grazie a 11,8 miliardi di nuovi investimenti nel secondo trimestre del 2024. Questo è dovuto in gran parte alle strategie passive e al mercato obbligazionario, che hanno raccolto 14,2 miliardi di euro in nuovi flussi.

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  • 👏 Ottimi segni di ripresa in Europa, grazie a......
  • 🚨 La rielezione di Trump complica ulteriormente......
  • 🔍 Un'economia circolare avanzata potrebbe essere la chiave per......

La crisi energetica e il rallentamento della transizione verde

La crisi energetica ha complicato ulteriormente i piani climatici delle aziende. Le resistenze delle grandi compagnie petrolifere e le pressioni politiche hanno rallentato la transizione verso un’economia verde. La rielezione di Trump negli Stati Uniti ha aggiunto ulteriori incertezze, spostando l’attività economica verso altri Paesi. Nonostante l’energia pulita abbia registrato un’accelerazione con 473 gigawatt di nuova capacità installata nel 2023, per raggiungere gli obiettivi del 2030 sarà necessario raddoppiare questa cifra ogni anno.

Green economy e sviluppo sostenibile: un equilibrio necessario

Negli ultimi decenni, la crescente consapevolezza riguardo ai cambiamenti climatici e all’esaurimento delle risorse naturali ha spinto la società a ripensare il modello di sviluppo. La green economy e lo sviluppo sostenibile mirano a trovare un equilibrio tra progresso economico, salvaguardia dell’ambiente e benessere delle persone. L’industria, grande consumatrice di risorse naturali, energia e acqua, è un attore chiave in questa lotta. La sfida consiste non solo nel ridurre l’impatto ambientale, ma anche nel garantire competitività economica e creare posti di lavoro sostenibili.

Bullet Executive Summary

La frenata dell’economia verde evidenzia le sfide complesse che la finanza sostenibile e la transizione energetica devono affrontare. La raccolta netta dei fondi verdi è crollata, e la crisi energetica ha complicato ulteriormente i piani climatici delle aziende. Tuttavia, la green economy e lo sviluppo sostenibile rappresentano ancora la strada maestra verso un futuro più equilibrato e rispettoso dell’ambiente. La resilienza europea e l’adozione di tecnologie pulite sono segnali positivi in un contesto globale incerto.

La difesa dei consumatori è cruciale in questo scenario. I consumatori devono essere informati e consapevoli delle scelte che fanno, poiché queste hanno un impatto diretto sull’ambiente e sull’economia. Ad esempio, scegliere prodotti e servizi sostenibili può incentivare le aziende a investire maggiormente in pratiche ecologiche.

Un concetto avanzato di economia circolare applicabile a questo contesto è il principio del “design for disassembly”. Questo approccio prevede che i prodotti siano progettati fin dall’inizio per essere facilmente smontati e riciclati, riducendo così i rifiuti e l’uso di risorse naturali. Adottare questo principio può contribuire significativamente a una transizione più efficiente e sostenibile verso un’economia verde.

Riflettendo su questi aspetti, è evidente che il percorso verso un futuro sostenibile richiede sforzi congiunti da parte di governi, aziende e cittadini. Solo attraverso una collaborazione attiva e consapevole possiamo sperare di preservare la bellezza e la ricchezza del nostro mondo per le generazioni future.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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