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Quali sfide affronta la transizione verso un’economia circolare?

Scopri come la necessità di formare 100 milioni di nuovi lavoratori e le criticità nella gestione dei rifiuti elettronici influenzano la transizione energetica.
  • Necessità di formare 100 milioni di nuovi lavoratori a livello globale per supportare la transizione energetica.
  • Perdita prevista di 78 milioni di posti di lavoro nei settori ad alta intensità di risorse naturali.
  • Nel 2023, l'Italia ha raccolto solo il 30,2% dei rifiuti elettronici stabiliti dall'UE.

La Sfida della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare

La transizione energetica e il passaggio a un’economia circolare rappresentano una delle sfide più significative del nostro tempo. Secondo una recente indagine, per affrontare questo cambiamento epocale sarà necessario formare circa 100 milioni di nuovi lavoratori a livello globale. Questi professionisti dovranno essere in grado di adottare pratiche sostenibili, sviluppare veicoli elettrici e migliorare l’efficienza energetica. Tuttavia, questa transizione non sarà priva di difficoltà: si stima che la trasformazione verde possa comportare la perdita di 78 milioni di posti di lavoro nei settori ad alta intensità di risorse naturali e basati sui combustibili fossili. Ad esempio, negli Stati Uniti, il settore energetico potrebbe perdere 1,7 milioni di posti di lavoro, mentre in Europa, la graduale eliminazione delle centrali a carbone potrebbe portare alla perdita di 54.000 a 112.000 posti di lavoro diretti.

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Il Ruolo Cruciale della Formazione

Per mitigare gli effetti sociali della transizione, la riqualificazione dei lavoratori sarà essenziale. Tuttavia, le aziende sembrano riluttanti a investire in nuove assunzioni, principalmente a causa della mancanza di fondi e incentivi. L’evento “The Green Job”, tenutosi a Roma, ha messo in luce l’importanza di investire nella formazione di nuove figure professionali, in particolare nel settore dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il progetto “Training for Circularity”, promosso da Erion WEEE e altri enti, ha permesso a giovani laureati di acquisire competenze nel campo dell’economia circolare, dallo studio dell’ecodesign allo sviluppo di strumenti eco-innovativi. Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, ha sottolineato l’importanza di puntare su nuove competenze per facilitare il passaggio da un’economia lineare a una circolare, definendo la formazione dei giovani come la strategia più efficace per promuovere un cambiamento concreto.

Le Criticità della Filiera dei RAEE

Nonostante gli sforzi, la gestione dei rifiuti elettronici in Italia presenta ancora notevoli criticità. Un’inchiesta condotta da Greenpeace Italia e la trasmissione televisiva Presa Diretta ha rivelato che su 21 dispositivi tracciati, solo 8 hanno raggiunto gli impianti di gestione. Questo dato evidenzia le lacune nella filiera di raccolta e riciclo, che rischiano di favorire pratiche di smaltimento illegale. Nel 2023, il nostro Paese ha raccolto meno del 50% dei rifiuti elettronici stabiliti dall’Unione Europea, realizzando solamente il 30,2% dell’obiettivo prefissato. Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia ha avvertito che, piuttosto che colmare queste lacune, le politiche attuali potrebbero portare a nuove attività estrattive, in contrasto con i principi di un’economia circolare.

Un Futuro Sostenibile: Sfide e Opportunità

La transizione verso un’economia circolare e sostenibile è una sfida complessa ma necessaria. Richiede un impegno collettivo per formare una nuova generazione di lavoratori qualificati e per migliorare le infrastrutture di raccolta e riciclo. Tuttavia, rappresenta anche un’opportunità per innovare e creare un sistema economico più giusto e sostenibile.

In un mondo sempre più connesso, la difesa dei consumatori assume un ruolo centrale. Essere consumatori consapevoli significa comprendere l’impatto delle proprie scelte e sostenere pratiche che promuovono la sostenibilità. L’economia circolare non è solo una questione di riciclo, ma di ripensare l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla progettazione alla produzione, fino al consumo e al riutilizzo.

Per chi è già consapevole, è fondamentale approfondire la conoscenza delle politiche di sostenibilità e partecipare attivamente al cambiamento. Questo può significare sostenere aziende che adottano pratiche ecologiche, partecipare a programmi di formazione o semplicemente diffondere la consapevolezza tra amici e familiari. Ogni piccolo passo contribuisce a costruire un futuro più sostenibile e giusto per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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