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- Le tariffe aeree sono cali fino al 21% su molte rotte, con Ryanair che riduce i prezzi fino al 49% per Olbia.
- Prezzi dei voli per la Grecia in calo fino al 67% da Malpensa, mentre alcune destinazioni nazionali come la Puglia vedono aumenti fino al 10%.
- L'olio d'oliva registra un rincaro del 35,4% su base annua, mentre i prezzi di arance e pomodori calano rispettivamente del 14,5% e 12,8%.
L’estate 2024 si presenta come un periodo di contrasti e sorprese per i consumatori italiani. Da un lato, assistiamo a una significativa riduzione dei prezzi dei voli aerei, dall’altro, alcuni beni di prima necessità come l’olio d’oliva registrano rincari record. Questo scenario variegato offre uno spaccato interessante e complesso del panorama economico attuale, con implicazioni rilevanti per la difesa dei consumatori e l’economia circolare.
Il Crollo delle Tariffe Aeree
Dopo un 2023 caratterizzato da rincari record, l’estate 2024 offre una piacevole sorpresa ai viaggiatori in partenza dagli aeroporti lombardi: le tariffe aeree sono in calo su molte rotte da Linate, Malpensa e Bergamo-Orio al Serio. Un’analisi condotta basata sui dati delle piattaforme specializzate ha evidenziato una diminuzione significativa dei prezzi dei biglietti per numerose destinazioni nazionali ed europee nei mesi di agosto e settembre.
Nel bimestre estivo, la tariffa media sui voli nazionali in classe Economy è diminuita dell’1% da Bergamo, del 4% da Linate e del 10% da Malpensa. Ancora più marcato il calo sui voli verso Spagna, Francia, Regno Unito e Grecia, con riduzioni che vanno dal 12% al 21%. Diversi fattori hanno contribuito a questa inversione di tendenza. L’ingresso di Ryanair in Costa Smeralda ha avuto un impatto significativo sulle tariffe per Olbia, con riduzioni fino al 49% da Bergamo. Ma a pesare è soprattutto il cosiddetto “effetto Ryanair”, ovvero il fatto che i viaggiatori sono meno disposti a spendere cifre eccessive per voli di breve durata, costringendo le compagnie aeree a rivedere le proprie politiche di prezzo.
Michael O’Leary, Ceo di Ryanair, ha spiegato che “è probabile che siamo stati vittime del nostro stesso successo”. Il riferimento è all’impennata dei prezzi post-Covid e al boom di prenotazioni che ne è seguito. O’Leary chiariva infatti che i consumatori sembrano essere meno disposti a spendere come prima, forse a causa della pressione economica generale: “Vogliono pagare di meno per i voli”, ha detto parlando della difficoltà nel vendere i biglietti più costosi, soprattutto quelli last minute.
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Destinazioni Nazionali ed Europee: Un Quadro Variegato
L’analisi delle destinazioni nazionali mostra un quadro variegato. La Puglia, ad esempio, risulta più economica da Malpensa e Linate, ma non da Bergamo, dove i prezzi sono addirittura aumentati del 9-10%. In Sicilia, Catania è più conveniente da tutti e tre gli aeroporti lombardi, mentre Palermo presenta un calo del 37% da Linate, ma un aumento del 3% da Bergamo. Per quanto riguarda le isole minori, Lampedusa e Pantelleria sono più accessibili, mentre Trapani mostra un andamento altalenante a seconda dell’aeroporto di partenza.
Sui voli diretti verso alcune città europee, si registra un calo delle tariffe per Londra da tutti gli aeroporti lombardi. La Spagna offre un panorama più articolato, con riduzioni significative per Ibiza (fino al 30% da Bergamo) e Palma di Maiorca (fino al 44% da Malpensa), ma aumenti per Madrid da Linate e Malpensa. La Grecia, dopo il boom dell’estate 2023, vede un raffreddamento dei prezzi, soprattutto per Rodi (fino al 67% in meno da Malpensa) e Corfù (fino al 43% in meno da Malpensa). Altre destinazioni europee, come Parigi e Amsterdam, mostrano andamenti contraddittori a seconda dell’aeroporto di partenza.
Prezzi Alimentari: Tra Rincari e Riduzioni
L’analisi dei dati Istat sull’inflazione di luglio, elaborata da Assoutenti, ha evidenziato rincari per molluschi freschi, cacao, gelati, patate e prezzi in calo per arance, pomodori e zucchero. Tra gli alimentari, l’olio d’oliva risulta il prodotto più rincarato a luglio, con prezzi in aumento in media del 35,4% su base annua, andamento del tutto opposto a quello dell’olio di semi, i cui listini al dettaglio scendono del 12,5%.
Le arance, non proprio il frutto estivo per eccellenza, registrano un calo del 14,5% sul 2023, i pomodori del 12,8%, gli altri agrumi del 10,1%. Per lo zucchero, anche in questo caso uno dei prodotti che più ha avvertito i rialzi degli scorsi anni, la contrazione è invece del 9,7%, per il riso del 4,9%, per la pasta del 4,3%. Scendono poi di circa il 3% i prezzi di verdura fresca, formaggi, farina, cereali e latte conservato.
A fronte di questi andamenti risultano invece in netta ascesa i listini dell’insalata (+8,6% sul 2023), del caffè (+6%) e della carne ovina e caprina (+4%). I molluschi freschi rincarano del 3,9%, cacao e cioccolato in polvere del 3,8%, i prodotti di gelateria e pasticceria del 3,7%, le patate del 3,3%.
Bullet Executive Summary
L’estate 2024 si configura come un periodo di contrasti economici, con significative riduzioni nei prezzi dei voli aerei e aumenti vertiginosi in alcuni settori alimentari. Questo scenario riflette una complessità che va oltre la semplice stagionalità, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e attenzione da parte dei consumatori.
Nozione base: La difesa dei consumatori è essenziale in un contesto economico così variegato. Conoscere i propri diritti e le dinamiche di mercato può aiutare a fare scelte più informate e vantaggiose.
Nozione avanzata: L’economia circolare e la sostenibilità sono temi cruciali. Ridurre gli sprechi e fare scelte consapevoli non solo aiuta l’ambiente, ma può anche avere un impatto positivo sul portafoglio. Ad esempio, optare per prodotti locali e di stagione può ridurre i costi e supportare l’economia locale.
In conclusione, l’estate 2024 ci offre un’opportunità unica per riflettere sulle nostre abitudini di consumo e fare scelte più consapevoli e sostenibili.