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- Nel 2023, solo l'8,6% degli italiani ha usato il trasporto pubblico.
- Il 65% ha preferito l'auto privata, con un tasso di motorizzazione di 69,4 auto ogni 100 abitanti.
- Le auto elettriche costituiscono solo lo 0,54% del parco veicoli.
- Le vendite di auto ibride sono cresciute, rappresentando oltre il 40% delle nuove immatricolazioni nel 2023.
Il 21° Rapporto sulla Mobilità degli Italiani, presentato dall’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti (Isfort), ha messo in luce una situazione complessa e paradossale riguardo all’uso dei mezzi di trasporto nel nostro Paese. Nel 2023, solo l’8,6% dei cittadini ha utilizzato il trasporto pubblico, mentre il 65% ha optato per l’auto privata, spesso non per scelta ma per necessità. Questo dato evidenzia come le famiglie con redditi più bassi siano costrette a utilizzare l’auto, nonostante i costi elevati, a causa della carenza di servizi di trasporto pubblico nelle aree periferiche e interne. Il rapporto sottolinea un divario significativo tra chi guadagna meno di 15.000 euro e chi supera i 25.000 euro, con i primi che utilizzano l’auto nel 72% dei casi, contro il 56,4% dei secondi.
La Sfida della Mobilità Sostenibile
Nonostante piccoli miglioramenti, la mobilità sostenibile in Italia stenta a decollare. Nel 2023, il 65% degli italiani ha continuato a preferire l’auto, con un tasso di motorizzazione di 69,4 auto ogni 100 abitanti, il più alto tra i grandi Paesi europei. Le auto elettriche rappresentano solo lo 0,54% del totale, mentre i motori ibridi sono al 5,4%. Tuttavia, il mercato delle auto ibride è in forte espansione, con oltre il 40% delle vendite nel 2023. Maria Teresa De Benedictis, presidente dell’Isfort, ha sottolineato l’urgenza di accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile per raggiungere gli obiettivi europei del 2050 e del PNRR, che prevede un incremento del 10% dei passeggeri del trasporto pubblico.
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Il Ruolo del Trasporto Pubblico Locale
Giuseppina Gualtieri, Vicepresidente di Asstra, ha evidenziato le sfide e le opportunità del trasporto pubblico locale (Tpl) in Italia. Nonostante una ripresa fisiologica della domanda di Tpl post-Covid, il livello medio nazionale è ancora inferiore del 3% rispetto al 2019. Le differenze tra nord e sud e tra modalità di trasporto sono marcate, con l’auto privata che soddisfa ancora una quota troppo alta di spostamenti. Gualtieri ha sottolineato l’importanza di condizioni abilitanti, come l’adeguamento del fondo nazionale Trasporti e delle tariffe, per migliorare la competitività del Tpl e gestire la trasformazione energetica del settore.
Verso un Futuro di Mobilità Equa e Sostenibile
Il rapporto Isfort evidenzia la necessità di una “scossa” nel settore dei trasporti per promuovere una mobilità più equa e sostenibile. La sfida dell’innovazione deve essere governata per evitare di subire passivamente i cambiamenti in atto. È fondamentale valorizzare strumenti di governo come i Pums e i contratti di servizio, integrando nuovi paradigmi di mobilità con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.
Nel contesto della difesa dei consumatori, è essenziale comprendere che la mobilità non è solo una questione di scelta individuale, ma anche di accesso equo alle risorse. Un consumatore consapevole riconosce l’importanza di sostenere politiche che promuovano un accesso equo ai mezzi di trasporto sostenibili. Inoltre, l’economia circolare offre un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale della mobilità, incoraggiando il riutilizzo e il riciclo dei materiali nei veicoli e nelle infrastrutture di trasporto. Riflettere su queste nozioni può stimolare un cambiamento positivo, sia a livello individuale che collettivo, verso un sistema di trasporti più giusto e sostenibile.