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La consapevolezza degli italiani sul mercato del lavoro: ecco cosa rivela l’indagine Piepoli

Scopri come quasi sette italiani su dieci vedono l'aumento del tasso di occupazione, ma percepiscono un peggioramento della qualità del lavoro. I dettagli della fiducia nelle politiche del governo e del fenomeno del caporalato.
  • 67% del campione è consapevole che il tasso di occupazione è aumentato.
  • Il 46% prevede che l'occupazione rimarrà la stessa nei prossimi sei mesi, mentre il 34% prevede un aumento.
  • Il 38% degli intervistati ritiene che la qualità del lavoro stia peggiorando, con punte del 43% tra gli over 54 e nel Nord Ovest.
  • Il 80% del campione conosce il fenomeno del caporalato, con l'86% che supporta le iniziative del governo contro di esso.

Quasi sette italiani su dieci sono consapevoli che il tasso di occupazione è aumentato negli ultimi mesi, ma una buona fetta di loro, quasi quattro su dieci, lamenta un peggioramento della qualità dell’occupazione. Questo è il quadro articolato che emerge dall’indagine “Tableau de Bord, la Condizione dell’Occupazione e del Lavoro in Italia”, condotta dall’Istituto Piepoli attraverso 500 interviste tra un campione rappresentativo della popolazione italiana in età da lavoro.

Il 67% del campione è consapevole che il tasso di occupazione è aumentato, una percentuale che scende al 59% tra le donne. Le previsioni sull’andamento dell’occupazione per i prossimi sei mesi sono variegate: il 46% ritiene che il numero delle persone occupate rimarrà lo stesso, il 34% prevede un aumento (28% leggermente, 6% molto), mentre il 16% pensa che diminuirà (13% leggermente, 3% molto).

Alla domanda sulla qualità del lavoro in Italia, il 46% degli intervistati ha adottato una posizione neutrale (“né meglio, né peggio”), seguito dal 38% che ritiene che stia peggiorando, mentre solo il 13% pensa che stia migliorando. Il peggioramento è più sentito nella fascia senior oltre i 54 anni (43%) e nella fascia centrale tra i 35 e i 45 anni (42%), con una maggiore incidenza nel Nord Ovest (43%).

Fiducia nelle Politiche del Lavoro del Governo

La fiducia nelle politiche del lavoro del governo è ai minimi storici. Alla domanda “quanta fiducia hai nelle politiche attuali del governo per l’incremento dell’occupazione”, una quota maggioritaria degli intervistati ha risposto “poco” (35%), seguita da “per nulla” (29%). Le risposte positive si attestano al 30% (27% “abbastanza” e 3% “molto”).

Il campione rappresentativo di diversi macrosettori del mercato del lavoro ha anche risposto se negli ultimi mesi ha notato un aumento delle opportunità di lavoro nel proprio settore: il 56% ha risposto “no”, contro il 35% che ha risposto “sì” e il 9% che ha dichiarato di non sapere.

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  • 📈 Ottima notizia per il mercato del lavoro, finalmente si vede un aumento......
  • 👎 Nonostante l'aumento dell'occupazione, la qualità del lavoro sembra peggiorare......
  • 🔍 Interessante vedere come il caporalato sia percepito diversamente nelle varie regioni......

Il Fenomeno del Caporalato

Una parte significativa dell’indagine riguarda il fenomeno del caporalato. L’80% del campione ha risposto di conoscere il fenomeno, con punte alte tra gli uomini (85%) e gli over 54 anni (92%). Tra i giovani under 34 anni, il 68% conosce il fenomeno. Il 60% ha una conoscenza delle operazioni in Italia contro il caporalato e l’86% è d’accordo con le iniziative del governo (il 49% molto e il 37% abbastanza). I controlli a sorpresa sono ritenuti efficaci dal 68% del campione.

Il caporalato non è percepito come un problema distante: oltre metà degli intervistati ritiene che il fenomeno sia diffuso nella propria area. Il 35% lo considera “abbastanza” presente, mentre il 16% lo percepisce “molto” diffuso. La percezione è particolarmente accentuata nel Sud e nelle Isole, dove il 75% degli intervistati riconosce la diffusione del caporalato, evidenziando la necessità di interventi mirati. Tra i 35 e i 54 anni, il 55% degli italiani vede il caporalato come una realtà con cui fare i conti quotidianamente.

Iniziative per le Competenze sul Lavoro

La strategia per allineare la domanda e l’offerta di competenze passa per iniziative coordinate: il rafforzamento dell’orientamento, la promozione degli istituti tecnici come gli ITS e i corsi di laurea con maggiori sbocchi occupazionali. Le regioni stanno formando con il programma GOL 600mila disoccupati per un rapido reinserimento nel lavoro. È stato definito un sistema nazionale per la certificazione delle attività formative e aziendali, tutto collegato all’impatto cruciale dell’AI.

Secondo i dati Istat di giugno, emerge una crescita di occupati e disoccupati, con un calo degli inattivi. Questo calo degli inattivi mostra una rinnovata fiducia nella ripresa del mercato del lavoro. La nuova edizione del fondo nuove competenze si rivolgerà sia agli occupati che ai disoccupati che un’azienda intende formare per l’assunzione. Sull’occupazione femminile, la partecipazione delle donne è cresciuta, ma ha margini di miglioramento soprattutto al Sud, come percepito nell’indagine.

Bullet Executive Summary

La consapevolezza degli italiani riguardo all’occupazione è in crescita, ma la fiducia nelle politiche del lavoro e nella qualità dell’occupazione rimane bassa. Il fenomeno del caporalato è ben conosciuto e le iniziative del governo per contrastarlo godono di ampio consenso. Le iniziative per allineare domanda e offerta di competenze sono cruciali per il futuro del mercato del lavoro.

In un mondo sempre più connesso e interdipendente, è fondamentale che i consumatori siano consapevoli delle dinamiche del mercato del lavoro e delle politiche che lo influenzano. La consapevolezza è il primo passo verso un cambiamento positivo e sostenibile. La difesa dei consumatori passa anche attraverso la conoscenza e la partecipazione attiva alle decisioni che riguardano il loro futuro lavorativo.

Nel contesto dell’economia circolare, è essenziale promuovere politiche che favoriscano la formazione e l’aggiornamento continuo delle competenze, per garantire che i lavoratori possano adattarsi alle nuove esigenze del mercato e contribuire a un sistema economico più sostenibile e resiliente. La consapevolezza e l’impegno individuale sono fondamentali per costruire un futuro migliore per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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