Importante: il fondo di 16,4 milioni per gli esodati del Superbonus è insufficiente

Il governo italiano ha deciso di intervenire a favore dei cosiddetti “esodati del Superbonus” con un fondo di 16,4 milioni di euro. Questa misura è stata ufficializzata tramite un decreto ministeriale firmato dal ministro Giorgetti e inserita nel Salva spese approvato dal Parlamento a fine febbraio. Tuttavia, la copertura finanziaria sembra insufficiente, poiché si stima che solo il 30% degli interessati riuscirà a ottenere un ristoro. Questo articolo esamina in dettaglio le implicazioni di questa decisione, i criteri di accesso al fondo e le previsioni per il settore edilizio.

Chi sono gli esodati del Superbonus

Gli esodati del Superbonus sono le famiglie che avevano iniziato i lavori di ristrutturazione edilizia usufruendo dell’incentivo fiscale, ma che sono state colpite dalla riduzione progressiva dell’incentivo stesso, passato dal 110% al 90% e poi al 70%. Si tratta di circa 1 milione e mezzo di persone. Tra gli esodati si annoverano anche le 500.000 imprese rimaste senza liquidità, anche se queste ultime non beneficeranno del fondo messo a disposizione dall’esecutivo.

Il fondo è destinato principalmente alle famiglie a basso reddito che, nel 2023, non sono riuscite a concludere i lavori edilizi. I criteri di accesso includono:
– Single con reddito inferiore ai 15.000 euro;
– Coppie con reddito inferiore ai 30.000 euro;
– Famiglie con figli, applicando il quoziente familiare: con un figlio il limite reddituale arriva a 37.500 euro, con due figli a 45.000 euro e con tre figli a 60.000 euro.

Il ristoro vale unicamente per i bonifici effettuati dall’1 gennaio al 31 ottobre 2024 da chi ha scelto la cessione del credito o lo sconto in fattura. Inoltre, i lavori devono aver raggiunto, al 31 dicembre 2023, uno stato di avanzamento pari ad almeno il 60%. Non si può chiedere più del 30% delle spese effettuate con i propri soldi.

Misura utile solo per il 30% degli esodati

Secondo le stime, solo il 30% degli esodati del Superbonus riuscirà a ottenere un ristoro. Gli importi dei ristori andranno a coprire solo lo 0,3% dei lavori da completare. L’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, ha evidenziato che con la stretta sul Superbonus, dopo i primi cinque mesi del 2024 con una produzione superiore a quella del 2023, ci sarà un crollo significativo nel settore edilizio da giugno fino a dicembre. Flavio Monosilio, direttore del centro studi dell’Ance, ha dichiarato: “Ogni miliardo di investimenti occupa tra i 13.000 e i 15.000 lavoratori diretti e indiretti. Se calano di 10 miliardi tante ore lavorate vengono meno”.

Dettagli sul fondo e le critiche

Il fondo di 16,4 milioni di euro è stato inserito nel Salva spese e approvato dal Parlamento a fine febbraio. Per accedervi, occorrerà dimostrare di possedere determinati requisiti relativi al reddito familiare e allo stato di avanzamento dei lavori. La domanda potrà essere presentata entro il 31 ottobre 2024. Tuttavia, l’erogazione del contributo sarà garantita solo se le risorse stanziate saranno sufficienti.

La misura è stata criticata per la sua insufficienza. La Repubblica e La Stampa hanno evidenziato che, tenuto conto della platea dei beneficiari e dell’entità del contributo, solo il 30% degli esodati del Superbonus riuscirà a incassare il ristoro. Inoltre, gli importi dei ristori copriranno solo lo 0,3% dei lavori da completare.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il fondo di 16,4 milioni di euro destinato agli esodati del Superbonus rappresenta un tentativo del governo di mitigare gli effetti negativi della riduzione dell’incentivo fiscale. Tuttavia, la misura appare insufficiente per coprire le necessità di tutti gli interessati, lasciando molte famiglie e imprese in difficoltà. Questo scenario evidenzia l’importanza di una pianificazione più accurata e di una maggiore attenzione alle esigenze dei consumatori.

Nozione base: La difesa dei consumatori richiede che le misure governative siano adeguate e sufficienti per coprire le necessità reali della popolazione. In questo caso, il fondo stanziato è insufficiente, lasciando molti esodati senza il supporto necessario.

Nozione avanzata: La consapevolezza dei consumatori è fondamentale per comprendere le implicazioni delle politiche governative. È essenziale che i consumatori siano informati e attivi nel richiedere misure più efficaci e trasparenti, per garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate in modo equo e giusto.

Riflettendo su questi punti, è evidente che una maggiore consapevolezza e partecipazione dei consumatori può portare a politiche più efficaci e inclusive. La difesa dei diritti dei consumatori è un processo continuo che richiede impegno e attenzione da parte di tutti noi.