Crisi energetica: le donne sole e madri single colpite più duramente

La povertà energetica è un fenomeno che colpisce in modo sproporzionato le donne, evidenziando un divario di genere che si riflette anche nelle difficoltà economiche legate ai costi dell’energia. Secondo uno studio della Camera dei Deputati, le donne, in particolare quelle sole o madri single, sono più esposte al rischio di povertà energetica rispetto agli uomini. Questo fenomeno è aggravato dalla crisi energetica del 2022, che ha visto un aumento significativo dei costi dell’energia.

Uno studio del Parlamento Europeo, commissionato dal dipartimento per le Politiche sui diritti dei cittadini e gli affari costituzionali, ha rilevato che il 31% delle donne single e il 44% delle madri single hanno difficoltà a pagare le bollette energetiche, rispetto al 26% degli uomini single. Questi dati sono confermati anche dal rapporto “Gender and Energy: The effects of the energy transition on women” del Joint Research Centre della Commissione Europea, che sottolinea come le donne siano più esposte alla povertà energetica a causa di redditi inferiori e della loro sovrarappresentazione nelle famiglie monoparentali.

Le Cause della Povertà Energetica tra le Donne

Le ragioni per cui le donne sono più vulnerabili alla povertà energetica sono molteplici e complesse. In primo luogo, le donne tendono ad avere redditi inferiori rispetto agli uomini, il che le rende più suscettibili agli aumenti dei costi energetici. Inoltre, le donne sono spesso le principali responsabili del lavoro domestico e delle attività di cucina, che richiedono fonti di energia. Questo le espone maggiormente agli effetti negativi della povertà energetica, come i rischi per la salute e l’esclusione sociale.

Un altro fattore significativo è la struttura familiare. Le famiglie monoparentali, che sono per l’80% guidate da donne, hanno un rischio più elevato di povertà energetica. Le madri single, in particolare, sono tra le più colpite, con il 44% che ha difficoltà a pagare le bollette energetiche. Anche le donne anziane sono più vulnerabili, a causa di pensioni inferiori e di una maggiore aspettativa di vita rispetto agli uomini.

Le Politiche dell’Unione Europea e le Iniziative per Combattere la Povertà Energetica

Alla luce di queste preoccupanti statistiche, il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha esortato l’Unione Europea ad adottare politiche che tengano conto della dimensione di genere. Durante un dibattito tenutosi a Bruxelles nel novembre 2022, è emerso che la povertà energetica è un problema strutturale che colpisce in modo sproporzionato le donne. Baiba Miltoviča, presidente della sezione TEN del CESE, ha sottolineato l’urgenza della situazione, soprattutto con l’inizio della stagione invernale e l’aumento dei prezzi dell’energia.

Maria Nikolopoulou, presidente del gruppo Parità del CESE, ha evidenziato come la povertà energetica non riguardi solo i prezzi dell’energia, ma anche il reddito, colpendo le persone più vulnerabili, che sono per lo più donne. Katharina Habersbrunner, di Women Engage for a Common Future (WECF), ha spiegato che le donne e le famiglie guidate da donne sono colpite in modo sproporzionato per motivi fisiologici, legati alla salute, economici e socioculturali.

Prospettive Future e Raccomandazioni

Nonostante l’adozione di una risoluzione specifica sull’accesso all’energia da parte del Parlamento Europeo nel 2016, che chiedeva politiche energetiche sensibili al genere, pochi Stati membri hanno adottato definizioni e indicatori che prendano in considerazione il genere. Tuttavia, esistono statistiche che confermano come le donne siano più colpite dalla povertà energetica rispetto agli uomini. Ad esempio, uno studio realizzato a Barcellona nel 2016 ha rilevato che il 70% delle sovvenzioni ai servizi sociali per combattere la povertà energetica è stato concesso a donne.

La sezione TEN del CESE ha annunciato che riunirà tutti questi contributi e li trasformerà in proposte concrete della società civile per affrontare la povertà energetica attraverso una prospettiva di genere. La questione sarà ulteriormente discussa nel prossimo convegno del CESE sulla povertà energetica, previsto per luglio 2023.

Bullet Executive Summary

La povertà energetica è una questione di genere che colpisce in modo sproporzionato le donne, in particolare quelle sole o madri single. Le ragioni sono molteplici, tra cui redditi inferiori, responsabilità domestiche e strutture familiari monoparentali. Le politiche dell’Unione Europea devono tenere conto della dimensione di genere per affrontare efficacemente questo problema.

Nozione base: La difesa dei consumatori è essenziale per garantire che tutti abbiano accesso a servizi energetici a prezzi accessibili, indipendentemente dal genere. Le politiche devono essere inclusive e sensibili alle esigenze specifiche delle donne.

Nozione avanzata: L’economia circolare può offrire soluzioni innovative per ridurre i costi energetici e migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. Investire in tecnologie sostenibili e rinnovabili può contribuire a ridurre la povertà energetica e promuovere l’uguaglianza di genere.