Bonus energia 2023: scopri come l’Italia ha supportato milioni di famiglie

Nel corso del 2023, l’Italia ha visto un significativo incremento nell’erogazione dei bonus sociali per l’energia elettrica e il gas, con un totale di 7,6 milioni di bonus distribuiti. Questo risultato, che ha coinvolto un importo stimato di oltre 2,4 miliardi di euro, è stato reso possibile grazie a una serie di interventi governativi mirati ad ampliare la platea dei beneficiari. Tuttavia, con l’inizio del 2024, il ritorno alle soglie ISEE pre-crisi ha sollevato preoccupazioni tra le famiglie economicamente più vulnerabili.

Il Contesto del 2023

Nel 2023, il governo italiano ha implementato una serie di misure per contrastare l’emergenza del rialzo dei prezzi energetici. La legge 29 dicembre 2022, n. 197, ha innalzato la soglia ISEE per l’accesso ai bonus energetici, portandola a 15.000 euro per le famiglie con un massimo di tre figli a carico e a 30.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli. Questo innalzamento ha permesso di includere circa 1,5 milioni di clienti elettrici e 1 milione di clienti gas in più rispetto all’anno precedente.

Il meccanismo dei bonus energetici si è dimostrato efficace, con un incremento medio del 22% nel numero dei beneficiari (+21,5% per l’elettrico e +23,1% per il gas). In particolare, sono stati erogati circa 4,576 milioni di bonus elettrici per disagio economico e poco più di 3 milioni di bonus gas. Inoltre, 64.828 bonus elettrici sono stati assegnati per il disagio fisico, destinati a famiglie che utilizzano apparecchiature elettromedicali per il supporto vitale.

Distribuzione Geografica e Impatti Regionali

La distribuzione dei bonus ha mostrato un incremento diffuso in tutte le aree del Paese, con una maggiore concentrazione nelle regioni del Sud. Il 32,67% dei bonus elettrici è stato riconosciuto nelle regioni meridionali, mentre il 28,8% dei bonus gas è stato assegnato nelle stesse aree. La Lombardia si è distinta come la regione con il maggior numero di beneficiari, rappresentando il 12% delle forniture domestiche della regione.

Le regioni Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise hanno registrato incrementi percentuali significativi, intorno al 25%. In Campania, quasi il 29% delle forniture domestiche ha beneficiato dei bonus, mentre in Puglia, Sicilia, Calabria e Basilicata, i valori sono aumentati di circa il 25% rispetto all’anno precedente.

Il Ritorno alle Soglie ISEE Pre-Crisi

Nonostante i successi del 2023, l’inizio del 2024 ha visto un ritorno alle soglie ISEE pre-crisi, con limiti rispettivamente di 9.530 euro e 20.000 euro per le famiglie numerose. Questo cambiamento ha escluso molte famiglie che, pur non essendo considerate vulnerabili, non possono beneficiare dei prezzi vantaggiosi offerti dal servizio di mercato libero.

Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha definito questo ritorno alle vecchie soglie come uno “schiaffo in faccia” a chi fatica ad arrivare a fine mese. La riduzione delle soglie ISEE ha ridotto significativamente la platea dei beneficiari, esponendo molte famiglie a rischi economici in caso di nuovi aumenti dei prezzi dell’energia.

Bullet Executive Summary

Il 2023 ha rappresentato un anno cruciale per l’erogazione dei bonus sociali per l’energia in Italia, con un significativo aumento del numero di beneficiari grazie all’innalzamento delle soglie ISEE. Tuttavia, il ritorno alle soglie pre-crisi nel 2024 ha sollevato preoccupazioni tra le famiglie economicamente più vulnerabili, evidenziando la necessità di un approccio più sostenibile e inclusivo per affrontare la povertà energetica.

*Nozione Base: La difesa dei consumatori è fondamentale per garantire che tutte le famiglie abbiano accesso a servizi essenziali come l’energia, soprattutto in periodi di crisi economica. L’innalzamento delle soglie ISEE nel 2023 ha dimostrato come interventi mirati possano fare la differenza per milioni di famiglie.

Nozione Avanzata:* Un approccio più integrato, che preveda il passaggio degli oneri generali di sistema in bolletta alla fiscalità generale, potrebbe permettere di incrociare gli effettivi livelli di reddito e intervenire in modo più efficace sulla povertà energetica. Questo modello potrebbe garantire una maggiore equità e sostenibilità nel lungo termine, proteggendo le famiglie dalle fluttuazioni dei prezzi energetici.

In conclusione, è essenziale che le politiche energetiche tengano conto delle esigenze delle famiglie più vulnerabili, adottando misure che possano garantire un accesso equo e sostenibile all’energia. Solo così sarà possibile costruire un futuro più giusto e inclusivo per tutti i consumatori.