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Artigiani stranieri in Italia: l’evoluzione del settore in dieci anni

Scopri come la crescita degli artigiani stranieri sta trasformando il panorama economico italiano e quali sono le sfide principali che il settore deve affrontare.
  • Il numero di artigiani stranieri è aumentato di oltre 33.847 unità negli ultimi dieci anni, rappresentando oggi il 20% degli imprenditori individuali artigiani in Italia.
  • Nella città metropolitana di Venezia, gli artigiani stranieri costituiscono il 21,8% del totale, rispetto al 13,6% del 2014.
  • Il Veneto prevede l'arrivo di 113.160 nuovi lavoratori immigrati tra il 2024 e il 2028, coprendo il 21,5% delle necessità di assunzione nella regione.

Negli ultimi dieci anni, il panorama dell’artigianato italiano ha subito una trasformazione significativa, caratterizzata da un aumento costante delle imprese artigiane gestite da stranieri. Secondo i dati di Unioncamere e Infocamere, il numero di artigiani stranieri è cresciuto di oltre 33.847 unità, rappresentando oggi il 20% degli imprenditori individuali artigiani in Italia. Tuttavia, questo incremento non è sufficiente a compensare il calo complessivo di quasi 100.000 imprese nel settore artigianale durante lo stesso periodo.

Nella città metropolitana di Venezia, ad esempio, il numero di artigiani stranieri ha raggiunto le 13.520 unità, pari al 21,8% del totale, rispetto al 13,6% del 2014. Questo dato evidenzia una crescita significativa nella partecipazione degli stranieri al settore, ma non riesce a invertire la tendenza negativa complessiva. Il presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel, sottolinea la necessità di politiche di supporto che includano sgravi fiscali e incentivi per rilanciare il settore.

Il Ruolo degli Stranieri nell’Economia Veneta

In Veneto, la presenza di lavoratori e imprenditori stranieri è particolarmente rilevante. Gli occupati stranieri rappresentano il 12,1% del totale, mentre le imprese gestite da stranieri costituiscono l’11,6% del totale regionale. Nell’artigianato, questa quota sale al 16,3%, evidenziando un contributo significativo al settore.

Il Veneto si classifica come la seconda regione italiana per numero previsto di nuovi lavoratori immigrati nel periodo compreso tra il 2024 e il 2028, con una stima di 113.160 ingressi, rappresentando il 21,5% delle assunzioni nella regione. Questo dato riflette la crescente richiesta di manodopera straniera per soddisfare le esigenze occupazionali locali.

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Le Sfide dell’Integrazione e della Formazione

Nonostante la crescita delle imprese gestite da stranieri, il settore artigianale affronta diverse sfide, tra cui il mismatch delle competenze e il basso livello di istruzione degli stranieri. In Italia, il 48,8% degli stranieri ha solo la scuola dell’obbligo, un dato superiore alla media europea del 40,7%. Questo rappresenta un ostacolo significativo per l’integrazione nel mercato del lavoro.

Il presidente di Confartigianato Veneto, Roberto Boschetto, sottolinea l’importanza di un approccio strutturale che includa politiche di integrazione e formazione mirate. È cruciale iniziare percorsi formativi dedicati sia all’interno del territorio italiano sia nei Paesi d’origine per formare persone con abilità in linea con le esigenze di mercato.

Un Futuro di Opportunità e Sfide

La crescente presenza di artigiani stranieri in Italia rappresenta una trasformazione profonda del settore, con implicazioni significative per l’economia nazionale. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, è necessario affrontare le sfide legate all’integrazione e alla formazione.

In un mondo sempre più interconnesso, la difesa dei consumatori e l’economia circolare assumono un ruolo centrale. La consapevolezza dei consumatori moderni è fondamentale per promuovere pratiche sostenibili e responsabili. Un consumatore consapevole è in grado di fare scelte informate che supportano l’economia locale e rispettano l’ambiente.
Inoltre, promuovere misure avanzate di tutela del consumatore implica politiche inclusive che assicurino pari opportunità di sviluppo e avanzamento per tutti i lavoratori, a prescindere dalla loro provenienza. Ciò richiede una collaborazione tra attori del settore pubblico e privato per fornire formazione linguistica e valutare le competenze professionali.

Riflettendo su questi temi, è evidente che il futuro dell’artigianato italiano dipenderà dalla capacità di adattarsi e innovare, abbracciando la diversità come una risorsa preziosa. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile costruire un’economia più inclusiva e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide del mondo moderno.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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