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- Il potere d'acquisto delle famiglie trentine è diminuito di 124 milioni di euro tra il 2020 e il 2023.
- L'inflazione ha raggiunto il 15,6%, causando una perdita media di 2.000 euro per famiglia.
- Le famiglie monoreddito con figli hanno perso 1.000 euro annui, mentre i divorziati e single con figli hanno perso fino a sette carrelli della spesa all'anno.
Negli ultimi anni, le famiglie trentine hanno subito una significativa riduzione del potere d’acquisto. Secondo i dati forniti dal CAF ACLI Trentino in collaborazione con l’IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative), il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito di ben 124 milioni di euro a causa di un’inflazione che ha raggiunto il 15,6% tra il 2020 e il 2023. Questo ha comportato una perdita media di reddito di circa 2.000 euro per famiglia, con punte di 3.000 euro per le famiglie bireddito senza carichi di spesa.
Le famiglie monoreddito con figli hanno visto una diminuzione del reddito di circa 1.000 euro annui, mentre i divorziati, separati e single con figli hanno perso fino a sette carrelli della spesa all’anno. In media, ogni famiglia ha perso sei carrelli della spesa all’anno, evidenziando un calo significativo del potere d’acquisto.
Le Crescenti Disuguaglianze Economiche
L’analisi dei dati ha rivelato un aumento delle disuguaglianze economiche tra le diverse aree del Trentino. I redditi mediani nelle aree urbane si assestano sui 26.000 euro, mentre nelle aree interne sono di circa 24.100 euro, con una differenza di 2.800 euro. La flessione reddituale ha colpito il 77,8% delle famiglie, ampliando la forbice tra una piccola percentuale di ricchi e una moltitudine di famiglie esposte al caro vita.
Le donne risultano essere particolarmente svantaggiate, con un numero tre volte superiore rispetto agli uomini che vive sotto la soglia di povertà relativa. Inoltre, l’aumento dei costi dei mutui e delle spese sanitarie ha aggravato ulteriormente la situazione economica delle famiglie trentine.
La Carenza di Manodopera e le Sfide del Mercato del Lavoro
La carenza di manodopera è un altro problema significativo che affligge il Trentino. Nelle località turistiche del lago di Garda, la stagione estiva 2024 è iniziata con molte vetrine locali piene di cartelli con la scritta “cercasi personale”. La mancanza di lavoratori è attribuita alla scarsa motivazione e alla poca disponibilità a lavorare di sera e nei weekend.
La CGIL ha proposto diverse soluzioni per affrontare questo problema, tra cui l’integrazione degli immigrati, l’aumento delle retribuzioni e il coinvolgimento dei giovani. Tuttavia, queste proposte richiedono un cambiamento di mentalità e una risposta concreta da parte delle istituzioni e delle imprese.
Le Proposte delle ACLI per Affrontare la Crisi
Le ACLI trentine hanno avanzato diverse proposte per affrontare la crisi economica e sociale che sta colpendo la regione. Tra queste, vi sono politiche sociali mirate a sostenere le famiglie in difficoltà, con particolare attenzione alle famiglie monoreddito con figli. Inoltre, è stato proposto il rilancio delle politiche per la montagna e misure per ridurre le disuguaglianze di genere.
Un altro punto cruciale è l’intervento per contenere l’aumento dei costi dei mutui e delle spese sanitarie, che stanno mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie trentine. Il presidente delle ACLI trentine, Luca Oliver, ha sottolineato come il Trentino stia perdendo la sua specificità, allineandosi al resto d’Italia in termini di livelli di ricchezza. È necessaria una risposta decisa da parte della classe politica per affrontare i problemi delle famiglie e dei territori.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il calo del potere d’acquisto delle famiglie trentine e l’aumento delle disuguaglianze economiche rappresentano una sfida significativa per la regione. Le proposte delle ACLI, mirate a sostenere le famiglie in difficoltà e a ridurre le disuguaglianze, richiedono un intervento deciso da parte delle istituzioni. La carenza di manodopera e le sfide del mercato del lavoro necessitano di soluzioni innovative e di un cambiamento di mentalità.
Nozione base di difesa consumatori: È fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei propri diritti e delle risorse disponibili per affrontare le difficoltà economiche. Informarsi e utilizzare i servizi di supporto può fare la differenza.
Nozione avanzata di economia circolare: Adottare pratiche di economia circolare può aiutare le famiglie a ridurre i costi e a gestire meglio le risorse. Riciclare, riutilizzare e ridurre gli sprechi sono strategie efficaci per affrontare le sfide economiche attuali.
Il futuro del Trentino dipende dalla capacità di adattarsi e di trovare soluzioni innovative per sostenere le famiglie e promuovere un’economia più equa e sostenibile.
- Sito ufficiale del CAF ACLI Trentino, per approfondire sulla consulenza e assistenza fiscale
- Pagina dell'IREF sul sito delle ACLI, fornisce informazioni sulla loro attività di ricerca e progettazione
- Sito ufficiale della CGIL del Trentino, sindacato rappresentativo in provincia, per approfondire sul ruolo della CGIL nella crisi economica e sociale del Trentino
- Sito ufficiale delle ACLI trentine, associazione che ha realizzato l'indagine sul calo del potere d'acquisto delle famiglie trentine