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Abbiamo analizzato il calo di presenze negli agriturismi italiani: ecco perché

Un'estate deludente per gli agriturismi italiani con un calo delle presenze e soggiorni più brevi. Scopri i dettagli e le nuove tendenze del settore.
  • Giugno e luglio hanno visto un calo delle presenze in oltre il 55% delle strutture agrituristiche rispetto agli anni precedenti.
  • La Toscana emerge come la regione con il maggior numero di strutture agrituristiche, con 5.634 aziende e oltre 87.000 posti letto.
  • Nonostante il calo del 10% rispetto allo scorso anno, l'agriturismo rimane una scelta popolare tra i vacanzieri grazie al turismo esperienziale e sostenibile.

Un’estate che registra un calo di presenze negli agriturismi, questa del 2024. Le richieste vanno a rilento, sono soprattutto per soggiorni brevi e le prenotazioni last-minute rendono difficile fare previsioni. Questo l’andamento, un po’ a sorpresa in un anno che sembra poter battere (quasi) tutti i record di arrivi e presenze, della stagione agrituristica, sintetizzato da Augusto Congionti, presidente di Agriturist.

Giugno e luglio hanno rilevato una discreta presenza di turisti, ma anche una diminuzione della durata dei soggiorni e un certo calo in quasi tutte le regioni. Oltre il 55% delle strutture registra una minore affluenza rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, mentre solo il 20% conferma gli stessi dati delle scorse annate.

Tra le regioni più richieste ci sono Puglia, Toscana e Calabria, seguite da Sicilia, Piemonte, Lazio e Liguria. Gli italiani sono circa il 48%, mentre gli stranieri provengono soprattutto dal Centro e Nord Europa. Germania, Svizzera, Inghilterra, Polonia, Bielorussia, Austria, Francia e Olanda: questi i Paesi i cui turisti prediligono la vacanza in un agriturismo italiano, a contatto con la natura, con la tradizione enogastronomica e spesso con l’arte. Non mancano però anche turisti provenienti da Israele, Stati Uniti, Canada e Australia.

Cambia il trend, con una diminuzione delle presenze e con soggiorni brevi, a discapito di permanenze più lunghe e con prenotazioni sempre più sotto data, ma cambia anche la tipologia di clientela: se prima ad affollare gli agriturismi erano le famiglie con bambini, adesso i principali ospiti sono le coppie.

Le cifre dell’agriturismo in Italia

Le nostre aziende agrituristiche, capaci di valorizzare la cultura e le tradizioni dei territori, stanno investendo sempre più per migliorare ulteriormente la qualità e la quantità dei servizi offerti, rimarca il presidente Congionti. Ci aspettano sfide importanti, percorsi da valorizzare, primi fra tutti il turismo esperienziale e il cicloturismo, al quale stiamo dedicando una grande attenzione, anche attraverso l’accordo recentemente siglato con la Federazione Ciclistica Italiana per valorizzare un tipo di ospitalità capace di rivitalizzare, anche dal punto di vista economico, le aree rurali e i borghi.

In Italia le aziende agrituristiche sono più di 25.000, per l’84% in aree collinari e montane. Oltre il 60% dei Comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da una donna. Pur nell’incertezza del momento, conclude Congionti, l’agriturismo italiano è sicuramente, e lo sarà sempre di più, un fattore di sviluppo e di crescita dei territori.

Cosa ne pensi?
  • L'agriturismo in Italia è una scelta eccellente... 🌻✨...
  • Il calo di presenze è preoccupante... 😞📉...
  • Interessante come il cicloturismo possa rivitalizzare... 🚴‍♂️🌱...

Coldiretti: l’agriturismo tra le scelte preferite dai vacanzieri

Un terzo dei cittadini rimarrà nella propria regione, cioè la Toscana, per trascorrere le ferie scegliendo tra località di mare, montagna e campagna. Primo weekend da bollino nero per chi ha scelto agosto per andare in vacanza, in calo del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto di una redistribuzione delle ferie che ha visto aumentare i vacanzieri sia a giugno che a luglio. È quanto emerge da una indagine Coldiretti Toscana e Ixe’ diffusa in occasione del grande esodo di agosto.

Nelle scelte di alloggio, alberghi e bed and breakfast risultano le più gettonate, anche se crescono gli appartamenti in affitto secondo Coldiretti. Un 13% sfrutta la seconda casa di proprietà e un altro 19% si affida all’ospitalità di parenti e amici. L’agriturismo si conferma tra le scelte preferite dai vacanzieri che, secondo Terranostra e Campagna Amica, sono alla ricerca di un turismo più esperienziale, enogastronomico e sostenibile garantito dalle aziende agricole. Una tipologia, quella dell’agriturismo, di cui la Toscana è assoluta leader a livello nazionale, che sta per vivere un’altra estate da tutto esaurito anche grazie al costante aumento delle attività ricreative, didattiche e sportive proposte ai turisti, a fianco di pernottamento e ristorazione, che lo scorso anno hanno contribuito al record di oltre 5 milioni di presenze.

Un comparto in forte espansione

Un comparto in forte espansione come confermato dal recente rapporto dell’Irpet secondo cui il numero di strutture è cresciuto del 70% dal 2008 spingendo, come diretta conseguenza, le presenze verso campagne, borghi, montagne e località più remote dove i turisti, soprattutto stranieri, vanno alla ricerca dell’autenticità della Toscana tra relax, esperienzialità, enogastronomia e natura. Campagna e parchi naturali si piazzano al secondo posto tra le località gettonate dietro il mare e davanti a montagna e città d’arte e il cibo sarà la voce più importante del budget della vacanza in Italia, assorbendo circa un terzo della spesa complessiva dei turisti.

La Toscana è la regione con il maggior numero di strutture (5.634) e posti letto d’Italia (oltre 87mila). Il 98% dei comuni ospita almeno un’azienda. 24 ogni 100 chilometri. Sette dei dieci comuni italiani con il maggiore numero di agriturismi si trovano in Toscana. Grosseto è il comune italiano con la più alta concentrazione (239) mentre tra le province Siena con 1.625 strutture.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’agriturismo italiano sta affrontando un periodo di sfide e cambiamenti significativi. Nonostante il calo delle presenze e la riduzione della durata dei soggiorni, il settore continua a rappresentare un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e culturale delle aree rurali. La crescente attenzione verso il turismo esperienziale e il cicloturismo, supportata da investimenti e accordi strategici, promette di rivitalizzare ulteriormente questo comparto.

Per i consumatori consapevoli, è essenziale comprendere l’importanza di sostenere le realtà locali che promuovono la sostenibilità e la valorizzazione del territorio. Scegliere un agriturismo non significa solo godere di una vacanza autentica e rilassante, ma anche contribuire attivamente alla preservazione delle tradizioni e delle risorse naturali.

Inoltre, in un’ottica di economia circolare, il turismo rurale offre un’opportunità unica per ridurre l’impatto ambientale, promuovendo pratiche agricole sostenibili e favorendo il consumo di prodotti a chilometro zero. Riflettiamo quindi su come le nostre scelte di viaggio possano influenzare positivamente l’ambiente e le comunità locali, rendendo ogni vacanza un’occasione per fare la differenza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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