2023: l’anno dei record climatici negativi che scuotono il mondo

Il 2023 è stato un anno caratterizzato da eventi climatici estremi, con una serie di record negativi che hanno sollevato preoccupazioni a livello globale. Secondo il rapporto “State of the Climate in 2023” dei National Centers for Environmental Information (NCEI) e l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), il pianeta ha vissuto un riscaldamento senza precedenti. Le concentrazioni di gas serra hanno raggiunto livelli record, con la CO2 a 419,3 parti per milione, un aumento significativo rispetto ai livelli preindustriali. La crescita è stata essenzialmente spinta dall’impiego di energie derivanti da fonti fossili, dal disboscamento e da pratiche agricole intensificate.

La temperatura superficiale globale ha superato i record precedenti, rendendo il 2023 l’anno più caldo mai registrato. Gli ultimi nove anni, dal 2015 al 2023, sono stati i più caldi mai documentati, con un aumento medio della temperatura di 0,08-0,09 gradi Celsius per decennio dal 1880, e un tasso più che doppio dal 1981. Anche il livello del mare e il calore degli oceani hanno raggiunto nuovi massimi, con gli oceani che hanno immagazzinato oltre il 90% dell’energia in eccesso intrappolata nel sistema terrestre.

Impatto degli Eventi Climatici Estremi

Il 2023 ha visto un aumento significativo degli eventi climatici estremi, tra cui incendi, ondate di calore e siccità. In Canada, circa 37 milioni di acri sono stati devastati dagli incendi, un’area più del doppio dell’Irlanda. Questi incendi hanno costretto all’evacuazione di 232.000 persone e il fumo ha raggiunto città densamente popolate come New York e Chicago, oltre a parti dell’Europa occidentale. In Australia, il periodo da agosto a ottobre è stato il più secco mai registrato dal 1900, con milioni di acri bruciati nel Territorio del Nord.

L’Artico ha registrato il quarto anno più caldo degli ultimi 124 anni, con un’estate da record. Il disgelo del permafrost ha sollevato preoccupazioni per il rilascio di gas serra nell’atmosfera, accelerando il riscaldamento globale. Anche l’Antartide ha visto minimi storici nell’estensione del ghiaccio marino per otto mesi consecutivi, con il 21 febbraio che ha segnato il record minimo.

Conseguenze Socioeconomiche e Ambientali

Le conseguenze degli eventi climatici del 2023 sono state devastanti non solo per l’ambiente ma anche per le società umane. L’aumento delle temperature ha avuto un impatto negativo sulla salute pubblica, con un incremento della mortalità legata al caldo del 94% nelle regioni europee monitorate. Gli eventi estremi hanno causato la morte di oltre 150 persone in Europa e hanno colpito circa 1,6 milioni di persone con inondazioni. La crisi climatica ha aggravato l’insicurezza alimentare e le migrazioni, con il numero di persone soggette ad acuta insicurezza alimentare che è più che raddoppiato rispetto a prima della pandemia.

L’anno ha visto anche un aumento delle emissioni globali di CO2, raggiungendo 36,8 miliardi di tonnellate, un incremento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Questo trend mette a rischio l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi Celsius.

Un Futuro Incerto: Sfide e Soluzioni

Le sfide poste dal cambiamento climatico richiedono azioni urgenti e coordinate a livello globale. Gli scienziati sottolineano la necessità di eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili, aumentare la protezione forestale e adottare diete a base vegetale nei Paesi ricchi. Inoltre, è indispensabile favorire patti globali che mirino a cessare lancia di nuovi progetti di estrazione del carbone e a contenere l’uso di combustibili fossili come petrolio e gas. Tuttavia, nonostante le raccomandazioni, i progressi sono stati limitati e molti governi non hanno ancora attuato misure concrete.

La consapevolezza del pubblico è essenziale per affrontare la crisi climatica. È importante comprendere che ogni azione individuale può contribuire a un cambiamento positivo. Ad esempio, ridurre il consumo di energia, scegliere mezzi di trasporto sostenibili e supportare politiche ambientali possono fare la differenza. Inoltre, è cruciale promuovere l’educazione ambientale per aumentare la consapevolezza delle generazioni future.

In conclusione, il 2023 ha evidenziato l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico con determinazione e impegno. La strada da percorrere è lunga, ma con azioni concrete e una maggiore consapevolezza, possiamo sperare in un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.