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Scopri Perché Sempre Più Italiani Emigrano in Europa: Dati Sorprendenti

Il numero di italiani residenti in altri Paesi UE ha raggiunto 1,5 milioni nel 2023. Scopri le nuove destinazioni preferite e le ragioni dietro questa mobilità.
  • Nel 2023, il numero di italiani residenti in un altro Paese UE ha raggiunto 1,5 milioni, con un incremento di 360.000 unità rispetto al 2016.
  • Tra i giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni, l'incremento è stato del 32,8% e per la fascia tra i 30 e i 34 anni è arrivato al 39,1%.
  • La Spagna è diventata una delle mete più gettonate, con il numero di italiani residenti passato da 191.618 nel 2016 a oltre 300.000 nel 2023.

Nel 2023, il numero di italiani residenti in un altro Paese dell’Unione Europea ha sfiorato 1,5 milioni, con un incremento di quasi 360.000 unità rispetto al 2016, segnando un aumento percentuale del 29%. Questo fenomeno non è stato frenato nemmeno dalla pandemia di Covid-19. Non si tratta solo di anziani che si trasferiscono per godersi la pensione, ma anche di molti giovani ventenni e trentenni che emigrano in cerca di migliori opportunità lavorative.

Tra i giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni, la crescita degli italiani residenti nella UE è stata superiore alla media, con un aumento del 32,8%. Per la fascia di età tra i 30 e i 34 anni, l’incremento è stato ancora più marcato, raggiungendo il 39,1%. Questo fenomeno non può essere attribuito esclusivamente al declino economico che l’Italia ha vissuto negli ultimi tre decenni, ma riflette anche scelte professionali, affettive e di vita.

Le destinazioni preferite dagli italiani non sono più solo le classiche come Germania e Belgio. Negli ultimi sette anni, il numero di italiani in Germania è cresciuto di 20.000 unità, anche se dal 2020 si è registrata una leggera diminuzione. Nel 2016, il 45% degli italiani residenti nell’Unione Europea viveva in Germania, ma questa percentuale è scesa al 38,6% nel 2023. Altre mete sono diventate più gettonate, come la Spagna, dove il numero di italiani è passato da 191.618 nel 2016 a oltre 300.000 nel 2023, rappresentando il 20,2% degli italiani nella UE.

Un Fenomeno Europeo

Non sono solo gli italiani a muoversi. L’incremento del numero di persone che decidono di vivere in un altro Stato membro dell’UE è visibile in tutta Europa, anche se con dimensioni diverse. Per i francesi, l’aumento è stato di circa 96.000 persone, pari al 18%, registrato soprattutto tra il 2016 e il 2021. Anche i tedeschi hanno visto un aumento di 54.000 unità, pari al 7,6%, negli ultimi sei anni. Il fenomeno è particolarmente evidente tra gli spagnoli, con un incremento del 29% tra il 2016 e il 2023.

Secondo i dati Eurostat, l’Unione Europea è diventata una destinazione più popolare per chi emigra rispetto ai Paesi extra-UE, come il Regno Unito. Nel 2013, il 53,1% di chi lasciava il proprio Paese si trasferiva fuori dall’Unione, mentre nel 2022 questa percentuale è scesa al 44,4%. In Italia, un cambiamento simile è visibile soprattutto tra i giovani di età compresa tra i 20 e i 34 anni. Due anni fa, solo il 48% degli italiani si trasferiva in un altro Stato membro, ma tra i più giovani questa percentuale saliva al 50,3%.

Impatto sulla Demografia e Identità Europea

L’identità europea sta diventando sempre più una realtà, anche tra diversi cittadini italiani, francesi e tedeschi nati all’estero che scelgono di trasferirsi in cerca di nuove occasioni. Tra il 2013 e il 2022, il numero di persone che ha acquisito la cittadinanza di un Paese UE avendo precedentemente un passaporto di un altro Stato membro è cresciuto significativamente, passando da 79.000 a 114.000. Metà di questo incremento si è verificato tra il 2020 e il 2022 e ha riguardato principalmente l’Italia, la Spagna e la Francia.

Nonostante la maggiore mobilità, non si è ancora osservato un effetto significativo sulle nascite. Il numero di bambini nati da madri provenienti da un altro Paese UE segue lo stesso trend dei bambini figli di donne nate e vissute nel luogo in cui partoriscono. A livello europeo, questa percentuale è stabile tra il 4,4% e il 4,8% del totale, con cifre simili in Spagna e Germania, dove raggiunge l’8%. In Italia, tra il 2013 e il 2022, questa percentuale è scesa dal 6% al 4,2%.

Al contrario, è in crescita la percentuale di nati da madri con origini extra-europee, che nel 2022 ha raggiunto il 17,2%, con un incremento del 3,8% rispetto al 2013. In Italia, questa cifra è simile, mentre in Spagna e Germania raggiunge rispettivamente il 25% e il 21,7%. Questi bambini sono destinati a diventare più europei, abituati a pensare a identità e appartenenze multiple.

Interesse Crescente per le Elezioni Europee

Un sondaggio Eurobarometro pubblicato il 17 aprile 2024 ha mostrato un crescente interesse dell’elettorato per le prossime elezioni europee. Il 60% delle persone interpellate si è detto interessato al voto di giugno, con un aumento di 11 punti rispetto alle consultazioni del 2019. Anche tra gli italiani si registra una crescente attenzione per le prossime consultazioni, con il 59% degli interpellati che esprime interesse, un aumento di otto punti rispetto a cinque anni fa.

Il sondaggio rivela che il 71% degli europei e il 70% degli italiani prevede di votare tra il 6 e il 9 giugno. Nel 2019, il tasso di partecipazione superò il 50%, con casi estremi come la Slovacchia, dove votò appena il 22% dell’elettorato. In Italia, il 54% degli intervistati ritiene che le elezioni nazionali siano più importanti di quelle europee, rispetto a una media comunitaria del 69%.

Le questioni socio-economiche restano prioritarie per l’elettorato europeo, ma il tema della difesa è diventato più importante sulla scia della guerra russa in Ucraina. Gli italiani sono meno segnati dalla recente inflazione rispetto alla media europea, con il 45% degli europei che ritiene di aver subito un calo degli standard di vita rispetto al 29% degli italiani. Tuttavia, il 49% degli europei e il 48% degli italiani ritengono che l’Unione Europea stia andando “nella direzione sbagliata”.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’aumento della mobilità all’interno dell’Unione Europea è un fenomeno che riflette non solo le dinamiche economiche, ma anche le scelte di vita e le percezioni di opportunità migliori in altri Paesi. Questo trend è visibile non solo tra gli italiani, ma anche tra altri cittadini europei. L’interesse crescente per le elezioni europee indica una maggiore consapevolezza dell’importanza delle decisioni prese a livello comunitario.

Nozione base di difesa consumatori: La mobilità all’interno dell’Unione Europea offre ai consumatori la possibilità di scegliere tra una gamma più ampia di prodotti e servizi, aumentando la concorrenza e potenzialmente migliorando la qualità e riducendo i prezzi.

Nozione avanzata di economia circolare: La crescente mobilità e l’interconnessione tra i Paesi europei possono favorire la diffusione di pratiche di economia circolare, promuovendo la condivisione di risorse e la riduzione degli sprechi attraverso una collaborazione transnazionale.

Incoraggiamo i lettori a riflettere su come la loro identità europea possa influenzare le loro scelte quotidiane e a considerare le opportunità offerte dalla mobilità all’interno dell’Unione Europea per migliorare la loro qualità della vita e contribuire a un futuro più sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

5 commenti

  1. Ok ma non tutti possono permettersi di vivere all’estero. Non è facile come sembra, ci sono barriere linguistiche e culturali. Questo fenomeno è riservato a chi ha già delle risorse o delle competenze superiori.

  2. Quelli che parlano di crisi economica renderanno le cose peggiori di quanto sono. La verità è che queste migrazioni rafforzano l’identità europea e promuovono una crescita comune tra i paesi. Viva la mobilità!

  3. Sicuramente l’articolo è ben fatto, ma non possiamo ignorare che la situazione economica dell’Italia ha una forte influenza su queste migrazioni. Non è solo una questione di scelta personale, è una necessità!

  4. Non mi sembra così positivo. Certo, per qualcuno potrà esserci qualche vantaggio, ma la verità è che si emigra perché in Italia non c’è futuro. La politica e l’economia stanno portando via i nostri giovani.

  5. Questo articolo è molto interessante! Finalmente viene fatta luce su un fenomeno che ormai coinvolge tante famiglie italiane. E poi, se guardiamo bene, vivere in altri Paesi europei può aprire davvero tante opportunità professionali e di vita.

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