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Importante: la rivoluzione dell’AI potrebbe trasformare le telecomunicazioni in Italia

Durante l'evento 'La Ripartenza' a Bari, esperti discutono come la vendita delle reti e l'intelligenza artificiale possano risolvere problemi finanziari e promuovere l'innovazione tecnologica.
  • La vendita della rete potrebbe aiutare Tim a saldare i debiti e permettere nuovi investimenti.
  • Il Consiglio dei Ministri ha approvato un investimento di 150 milioni di euro per supportare startup e imprese nei settori dell'intelligenza artificiale, cyber security, 5G e quantum computing.
  • Il mercato delle Smart City in Italia ha superato per la prima volta la soglia del miliardo di euro nel 2023, con un incremento dell'11% rispetto al 2022.

Il 14 luglio 2024, al Teatro Petruzzelli di Bari, si è tenuta la settima edizione dell’evento “La Ripartenza, liberi di pensare”, ideato da Nicola Porro. La seconda tavola rotonda, intitolata “Una rete per l’Italia”, ha visto la partecipazione di figure di spicco come Angelica Donati, Guido Grimaldi, Mauro Crippa, Pietro Labriola, Vincenzo Ranieri e Gianluca De Marchi. Il tema centrale dell’incontro è stato l’importanza delle reti e delle connessioni per il futuro del Paese, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale (AI).

Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, ha sottolineato la necessità di vendere la rete per risolvere problemi finanziari e permettere nuovi investimenti. Ha evidenziato come la vendita della rete possa aiutare Tim a saldare i debiti e a non essere bloccata dal pagamento degli interessi, offrendo al sistema Paese l’opportunità di ricreare un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo.

Mauro Crippa, direttore generale informazione e comunicazione di Mediaset, ha espresso un’opinione chiara sull’intelligenza artificiale, affermando che non bisogna averne paura, ma è necessario vigilare. Giuseppe Girgenti ha aggiunto che la relazione con l’AI diventerà strettissima, quotidiana e di massa, paragonando la rete neuronale dell’AI a una rete di cervelli umani.

Gianluca De Marchi, CEO di Urban Vision, ha parlato della trasformazione digitale nel settore della comunicazione pubblicitaria, evidenziando come Urban Vision utilizzi l’AI per raccogliere dati e adattare la pubblicità. Guido Grimaldi ha invece discusso delle reti fisiche e delle sfide di connettività nel settore marittimo, sottolineando i problemi di connessione all’interno delle navi.

Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione, ha rimarcato la necessità di una rete di qualità per accogliere i piccoli produttori di energia elettrica, evidenziando come l’Italia abbia oltre 1,7 milioni di piccoli produttori di energia elettrica. Ha inoltre sottolineato la necessità di semplificare il codice degli appalti per migliorare la competitività del Paese.

Investimenti per l’innovazione tecnologica in Italia

Il recente decreto legge del 26 febbraio, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede un investimento di 150 milioni di euro per supportare startup e imprese nei settori dell’intelligenza artificiale, cyber security, 5G e quantum computing. Questa mossa strategica fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a catalizzare la trasformazione digitale del Paese, migliorando la sicurezza informatica e promuovendo lo sviluppo di infrastrutture tecnologiche all’avanguardia.

I fondi saranno distribuiti attraverso meccanismi di sostegno diretto alle imprese e fondi di venture capital, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo italiano a livello globale. In particolare, 90 milioni di euro saranno destinati all’intelligenza artificiale, quantum computing e cyber security, mentre 44,7 milioni di euro saranno dedicati allo sviluppo delle telecomunicazioni, 5G e tecnologie mobile edge computing.

La Fondazione Fair, finanziata dal PNRR con 115 milioni di euro, ha lanciato bandi nazionali per finanziare progetti di intelligenza artificiale con un budget di 12 milioni di euro. I bandi, rivolti a MPMI e grandi imprese, prevedono un contributo a fondo perduto fino a 300mila euro per progetto, con un costo minimo di 80mila euro.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro delle telecomunicazioni

Le reti di telecomunicazioni, caratterizzate da prestazioni elevate e una copertura capillare, rappresentano un terreno fertile per le tecnologie di intelligenza artificiale. Nel 2023, il settore delle telecomunicazioni ha registrato una crescita significativa nell’adozione dell’IA, con un tasso di crescita e concentrazione della spesa superiore rispetto ad altri settori.

L’IA viene utilizzata per la prevenzione e la diagnosi dei guasti, la previsione dei flussi di traffico e l’ottimizzazione dell’istradamento, oltre che per la profilazione dei clienti e le strategie di prevenzione e riduzione del churn. Un esempio significativo è l’acquisizione di Juniper da parte di HPE per 14 miliardi di dollari, con l’obiettivo di accelerare l’innovazione guidata dall’IA nelle reti di telecomunicazioni.

Le reti di nuova generazione, come quelle software defined (SDN) e a banda ultra-larga (UBB), raggiungeranno un livello di complessità elevato che richiederà un alto livello di automazione e auto-organizzazione. L’IA svolgerà un ruolo fondamentale in questa evoluzione, consentendo l’automazione dei processi di creazione e gestione delle reti.

La sfida delle Smart City in Italia

Il 2023 è stato un anno cruciale per il mercato delle Smart City in Italia, con investimenti che hanno superato per la prima volta la soglia del miliardo di euro, registrando un incremento dell’11% rispetto al 2022. Tuttavia, la crescita è stata inferiore rispetto ad altre nazioni del G20 a causa di ritardi nell’allocazione dei fondi destinati ai comuni dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato come il PNRR rappresenti una “lama a doppio taglio” per le amministrazioni italiane, abilitando molte progettualità ma lasciando poche risorse per sviluppare progetti con un alto livello di “smartness”. Nel 2023, i settori con maggiori investimenti sono stati l’illuminazione pubblica (23%) e la Smart Mobility (21%).

Nonostante le difficoltà, il panorama urbano italiano inizia a delinearsi come promettente per il futuro. Il 78% delle amministrazioni coinvolte in iniziative di Smart City ha riscontrato benefici tangibili, spesso oltre le aspettative iniziali. Guardando al futuro, le Smart City dovranno cogliere le opportunità della digitalizzazione per realizzare l’innovazione digitale urbana, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’Italia si trova di fronte a sfide e opportunità significative nel campo dell’innovazione tecnologica e delle reti di telecomunicazioni. Gli investimenti in intelligenza artificiale, cyber security, 5G e quantum computing rappresentano un passo fondamentale per la trasformazione digitale del Paese. Tuttavia, è essenziale affrontare le difficoltà legate alla carenza di personale qualificato e alla mancanza di risorse economiche, soprattutto per le piccole e medie imprese.

Nozione base: La difesa dei consumatori è cruciale in un contesto di rapida innovazione tecnologica. È importante che le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, siano implementate con trasparenza e responsabilità, garantendo che i benefici siano equamente distribuiti e che i rischi siano gestiti in modo efficace.

Nozione avanzata: L’economia circolare può essere integrata nelle strategie di sviluppo delle Smart City e delle reti di telecomunicazioni. Ad esempio, le infrastrutture tecnologiche possono essere progettate per essere modulari e facilmente aggiornabili, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità a lungo termine.

Riflettendo su questi temi, è evidente che la collaborazione tra pubblico e privato, insieme a una visione strategica e integrata, sarà fondamentale per costruire un futuro tecnologico inclusivo e sostenibile per l’Italia.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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