Earth Overshoot Day: come il nostro consumo insostenibile minaccia il futuro

Il 1° agosto 2024 segna l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse naturali che il pianeta può rigenerare in un anno. Questo evento, calcolato annualmente dal Global Footprint Network, rappresenta un allarme significativo nel panorama della difesa dei consumatori, dei consumatori connessi, dell’economia circolare e dei consumatori consapevoli. In soli sette mesi, il modello economico ispirato dall’Occidente e copiato da tutto il mondo ha esaurito le risorse che la Terra impiega un intero anno per rigenerare. Questo modello, identificato con il “modello lineare” (preleva, consuma, butta), ha allargato la forbice tra i prelievi di risorse naturali e i tempi necessari per rigenerare i beni prelevati.

Secondo i calcoli del Global Footprint Network, se tutti consumassimo come gli Stati Uniti, avremmo bisogno di quattro pianeti. Lo stesso vale per Canada e Australia, mentre l’Europa richiederebbe circa due pianeti e mezzo. Paesi come India, Cina, Indonesia e Brasile, adottando il “modello occidentale” su scala globale, coinvolgono miliardi di esseri umani in un consumo insostenibile.

Disaggregazione dei Dati: Un Quadro Globale

La data dell’Earth Overshoot Day rappresenta una media per l’intera Terra, ma disaggregando i dati emergono differenze significative tra i vari Paesi. Ad esempio, il Qatar è entrato in regime di “debito ambientale” già dall’11 febbraio, mentre l’Italia ha attraversato questa linea il 19 maggio scorso. In Europa, Paesi come Danimarca, Belgio e Olanda sono in debito dal 16 marzo, mentre la Svezia fa “meno peggio” con una data del 21 aprile. Germania e Francia hanno superato la soglia rispettivamente il 2 e il 7 maggio, facendo peggio dell’Italia.

A livello globale, la Cina ha varcato la linea rossa il 1° giugno, mentre l’Australia lo ha fatto già dal 5 aprile. Paesi come il Brasile (4 agosto), il Vietnam (14 agosto) e l’Indonesia (24 novembre) sono sotto la media globale. Iraq e Giamaica faranno il loro ingresso in debito ecologico rispettivamente il 15 e il 12 novembre.

Conseguenze e Prospettive Future

Le conseguenze di questo sovrasfruttamento sono devastanti: cambiamento climatico, disastri naturali più frequenti, disuguaglianze sociali e crisi alimentari. Ogni anno, la data dell’Earth Overshoot Day si avvicina sempre di più, percorrendo una strada pericolosa. Nel 1974, l’Overshoot Day cadeva il 30 novembre, mentre nel 2014 era già anticipato al 5 agosto. In più di cinquant’anni, il giorno in cui l’umanità va a debito con il pianeta si è anticipato di quasi centocinquanta giorni.

Le prospettive future non sono migliori: si stima che nel 2030 arriveremo a consumare l’equivalente di due pianeti. Per raggiungere l’obiettivo del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (IPCC) di ridurre del 43% le emissioni di gas serra mondiali entro il 2030 rispetto al 2010, è necessario posticipare l’Earth Overshoot Day di 19 giorni all’anno per i prossimi sei anni.

Strategie per il Futuro

Il WWF suggerisce due strategie principali per appianare il debito con la Terra. La prima è generare energia elettrica per almeno il 75% da fonti rinnovabili, attualmente al 39%, guadagnando così 26 giorni. La seconda strategia punta sul risparmio energetico e sull’uso di tecnologie di efficienza energetica per edifici, processi industriali e produzione di energia elettrica, recuperando altri 21 giorni. Inoltre, dimezzare il consumo di carne potrebbe guadagnare 17 giorni, mentre eliminare perdite e sprechi alimentari aggiungerebbe altri 13 giorni.

Eva Alessi, responsabile Sostenibilità di WWF Italia, sottolinea che le opportunità esistono in tutti i settori della società. È indispensabile agire ora per non perdere più tempo prezioso. Le imprese devono bilanciare sostenibilità e tutela dei cittadini, mentre i governi devono eliminare i sussidi alle fonti fossili e accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’Earth Overshoot Day rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Ogni anno, questa data si avvicina sempre di più, indicando che stiamo consumando le risorse del pianeta a un ritmo insostenibile. La difesa dei consumatori, l’economia circolare e la consapevolezza ambientale sono temi cruciali per affrontare questa crisi. È necessario un cambiamento radicale e partecipato, che coinvolga non solo le istituzioni ma anche le comunità locali.

Una nozione base di difesa dei consumatori è che ogni individuo ha il diritto di vivere in un ambiente sano e sostenibile. Questo include l’accesso a risorse naturali che non siano sovrasfruttate e la possibilità di fare scelte consapevoli che non danneggino il pianeta.

Una nozione avanzata di economia circolare implica la riduzione del sovrasfruttamento delle risorse naturali attraverso pratiche sostenibili come il riciclo, il riuso e la rigenerazione. Questo modello non solo riduce l’impatto ambientale ma promuove anche un’economia più resiliente e sostenibile.

Riflettiamo insieme su come possiamo contribuire a posticipare l’Earth Overshoot Day, adottando stili di vita più sostenibili e promuovendo politiche che proteggano il nostro pianeta per le generazioni future.