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- La nuova Commissione ha ricevuto 370 voti favorevoli, 282 contrari e 36 astenuti, segnando la maggioranza più risicata della storia recente.
- Il Partito Popolare Europeo detiene 188 deputati su 720, consolidando la sua influenza con 13 commissari.
- L'Europa spende il 1,9% del PIL per la difesa, mentre la Russia potrebbe arrivare al 9%, ma in termini assoluti l'UE spende il doppio della Russia.
La recente approvazione della seconda Commissione guidata da Ursula von der Leyen ha segnato un momento cruciale nel panorama politico europeo. Con 370 voti favorevoli, 282 contrari e 36 astenuti, la Commissione ha ottenuto il via libera, sebbene con la maggioranza più risicata della storia recente. Questo risultato, inferiore ai 401 voti ottenuti a luglio, riflette un cambiamento significativo negli equilibri politici all’interno del Parlamento Europeo. La nuova maggioranza, composta da popolari, socialisti, liberali e una parte dei Verdi, ha visto una significativa defezione da parte dei socialisti francesi e dei popolari spagnoli, mentre Fratelli d’Italia ha giocato un ruolo chiave nel sostenere la nuova formazione.
Il voto ha evidenziato una spaccatura profonda tra le forze politiche tradizionali e un crescente spostamento verso destra. Questo cambiamento è stato ulteriormente sottolineato dalla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo con delega ai fondi di Coesione, un risultato significativo per il governo Meloni e un chiaro segnale del crescente peso politico dell’Italia in Europa. Tuttavia, la sinistra europea si trova ora in una posizione di debolezza, avendo perso il ruolo di interlocutore privilegiato con i popolari.
Il Trionfo del Partito Popolare Europeo
Il Partito Popolare Europeo (PPE), con 188 deputati su 720, si è affermato come il gruppo politico più influente nella nuova Commissione. Con 13 commissari, oltre alla presidenza della Commissione e del Parlamento, il PPE ha dimostrato una notevole capacità di negoziazione e adattamento. La conferma di Raffaele Fitto come commissario e vicepresidente è stata una delle vittorie più significative per il PPE, che ha saputo navigare abilmente tra le opposizioni dei Socialdemocratici e dei Verdi.
La strategia del PPE di collaborare con il gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) ha segnato un cambiamento di paradigma, rompendo il “cordone sanitario” che tradizionalmente separava i partiti europeisti dall’estrema destra. Questo spostamento a destra è stato evidente anche nelle votazioni su temi ambientali, dove il PPE ha spesso votato insieme ai gruppi di destra ed estrema destra.
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La Spesa Militare Europea: Un Confronto con la Russia
La questione della spesa militare è emersa come un tema centrale nel discorso di Ursula von der Leyen. La presidente ha sottolineato la necessità di aumentare la spesa per la difesa, evidenziando che l’Europa spende in media l’1,9% del suo PIL, mentre la Russia potrebbe arrivare fino al 9%. Tuttavia, un’analisi più attenta rivela che, in termini assoluti, l’Unione Europea spende già il doppio della Russia in armamenti, con una spesa totale di circa 350 miliardi di euro.
La mancanza di coordinamento tra gli stati membri dell’UE rappresenta una sfida significativa, limitando l’efficacia della spesa militare. La proposta di von der Leyen di creare un mercato unico della difesa potrebbe migliorare l’efficienza, ma richiede un impegno politico e finanziario considerevole da parte degli stati membri.
Un Futuro Incerto per l’Europa
La nuova Commissione von der Leyen si trova di fronte a sfide significative, con una maggioranza fragile e un panorama politico in evoluzione. La crescente influenza della destra e la necessità di affrontare questioni complesse come la spesa militare e la cooperazione internazionale richiedono un approccio innovativo e coraggioso.
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