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- Saudi Aramco ha distribuito dividendi per 93,2 miliardi di dollari nell'ultimo anno, nonostante l'aumento del debito.
- Il debito netto della Saudi Aramco nel terzo trimestre del 2024 ha raggiunto 8,9 miliardi di dollari, in peggioramento rispetto all'anno precedente.
- La produzione statunitense nel bacino Permiano ha superato del 48% quella saudita, con 13,3 milioni di barili al giorno.
- Il prezzo medio del barile nel terzo trimestre del 2024 si è attestato a 79,3 dollari, insufficiente per i progetti Vision 2030.
L’Arabia Saudita, un tempo sinonimo di opulenza petrolifera, si trova oggi in una situazione economica complessa. La Saudi Aramco, il colosso petrolifero di stato, ha distribuito dividendi per 93,2 miliardi di dollari nell’ultimo anno, nonostante un aumento significativo dei debiti e una riduzione delle entrate a causa dei bassi prezzi del greggio. Questo scenario ha portato il governo saudita a prendere in prestito oltre cento milioni di dollari al giorno per sostenere le proprie finanze. Nel terzo trimestre del 2024, la Saudi Aramco ha registrato un debito netto di 8,9 miliardi di dollari, un netto peggioramento rispetto ai 27,4 miliardi di liquidità netta dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il Programma Vision 2030 e le Sfide Economiche
L’ambizioso programma Vision 2030, lanciato nel 2016, rappresenta un pilastro fondamentale per il futuro dell’Arabia Saudita. Questo piano prevede progetti faraonici come la costruzione di Neom, una città futuristica dal costo stimato di cinquecento miliardi di dollari. Tuttavia, il finanziamento di tali iniziative si è rivelato più arduo del previsto, con il prezzo del greggio che si è mantenuto al di sotto delle aspettative. Nel terzo trimestre del 2024, il prezzo medio del barile era di 79,3 dollari, ben al di sotto della soglia necessaria per sostenere i progetti di Vision 2030. Di fronte a queste difficoltà, il governo saudita ha adottato misure di austerità, riducendo le spese per le consulenze e ridimensionando alcuni progetti.
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La Competizione con la Produzione Statunitense
Un ulteriore elemento di pressione per l’Arabia Saudita è rappresentato dalla crescente produzione di petrolio negli Stati Uniti, in particolare nel bacino Permiano. Grazie alla tecnica del fracking, le aziende statunitensi hanno raggiunto una produzione record di 13,3 milioni di barili al giorno, superando del 48% quella saudita. Questo ha ridotto la capacità dell’OPEC+ di influenzare i prezzi del petrolio, un tempo un potente strumento di politica economica per Riyadh. La produttività statunitense ha raggiunto livelli tali che le aziende del bacino Permiano possono ora operare con profitti anche a prezzi del petrolio di soli quaranta dollari al barile, una soglia impensabile dieci anni fa.
Un Futuro di Sfide e Opportunità
L’Arabia Saudita si trova a un bivio cruciale. La necessità di diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal petrolio è più pressante che mai. Il Public Investment Fund, il fondo sovrano saudita, ha già iniziato a ridurre gli investimenti all’estero per concentrarsi sull’economia nazionale. Tuttavia, le risorse non sono illimitate e la sfida sarà trovare un equilibrio tra investimenti interni e la necessità di mantenere una presenza globale.
In un contesto di difesa dei consumatori, è fondamentale comprendere come le fluttuazioni del mercato petrolifero possano influenzare non solo le economie nazionali, ma anche i consumatori a livello globale. La consapevolezza dei consumatori è un elemento chiave per navigare in un’economia globale interconnessa. In un mondo sempre più digitale, i consumatori connessi hanno accesso a una vasta gamma di informazioni che possono guidare le loro decisioni di acquisto in modo più informato e responsabile.
Un concetto avanzato di economia circolare può offrire soluzioni innovative per affrontare le sfide economiche dell’Arabia Saudita. Promuovere modelli di business sostenibili e ridurre gli sprechi può contribuire a creare un’economia più resiliente e meno dipendente dalle risorse naturali. Riflettere su come le economie possano evolversi verso modelli più sostenibili è una sfida che richiede creatività e visione, qualità che possono guidare il cambiamento verso un futuro più equo e sostenibile.