L’impatto delle accise sulla birra italiana: cosa cambierà con la nuova legge di bilancio

Negli ultimi anni, il settore della birra in Italia ha affrontato sfide significative, principalmente a causa dell’aumento delle accise. Questo fenomeno ha avuto un impatto diretto sulla competitività della produzione nazionale, come evidenziato dai dati degli ultimi 18 mesi. Alfredo Pratolongo, presidente di AssoBirra, ha sollecitato il governo affinché le tasse sulla birra vengano diminuite di 2 centesimi e che vengano reintrodotti i benefici fiscali per i birrifici artigianali fino a 60 mila ettolitri. L’obiettivo è riportare le accise a 2,97 euro per ettolitro grado Plato, il livello precedente all’ultimo aumento. Questa misura è considerata cruciale per dare certezze agli imprenditori e porre fine alle misure provvisorie che hanno caratterizzato il settore negli ultimi anni.

Impatto Economico e Sociale del Settore Birrario

Il settore birrario italiano rappresenta un patrimonio significativo per l’economia del paese, nonostante le difficoltà. Contribuisce alla creazione di ricchezza e occupazione lungo una filiera che coinvolge oltre 100 mila persone. Il comparto genera un valore condiviso di 10,2 miliardi di euro, pari allo 0,54% del PIL, e versa all’Erario oltre 700 milioni di euro in accise annue. Tuttavia, l’aumento delle accise ha ridotto i margini per i produttori e gli esercenti, colpendo anche i consumatori finali. Una birra alla spina, ad esempio, vede circa 80 centesimi del suo prezzo attribuibili all’accisa, mentre su una bottiglia da 0,66 litri in offerta, l’accisa incide per circa il 40% sul prezzo di vendita.

Concorrenza Internazionale e Sfide Future

La concorrenza internazionale rappresenta una sfida crescente per il settore birrario italiano. La Germania, con una tassazione quattro volte inferiore rispetto a quella italiana, è il principale paese di origine delle importazioni di birra in Italia, rappresentando il 41,7% del totale. Questo vantaggio fiscale consente alle aziende tedesche di essere più competitive sul mercato italiano. Nel 2023, il settore ha registrato una flessione della produzione (-5,02%), dei consumi (-5,85%), dell’export (-5,36%) e dell’import (-7,5%). Nonostante ciò, il settore ha continuato a investire in tecnologie avanzate e pratiche sostenibili, valorizzando i territori e il patrimonio culturale italiano.

Un Appello per il Futuro del Settore

In vista dell’approvazione della Legge di Bilancio 2025, AssoBirra ha ribadito la necessità di ridurre le accise per sostenere il settore. La fine delle agevolazioni sulle accise ha avuto un impatto negativo sui consumi, che non sono riusciti a riprendersi nemmeno durante l’estate del 2024. La produzione nazionale e il mercato interno continuano a soffrire, con i consumi alimentati principalmente dall’aumento delle birre importate. Il settore birrario italiano, nonostante le difficoltà, rimane un simbolo di convivialità e un prodotto accessibile e di qualità, integrato nelle abitudini degli italiani.

Riflessioni sul Consumo Consapevole e la Difesa dei Consumatori

Nel contesto attuale, è fondamentale che i consumatori siano consapevoli dell’impatto delle accise sui prezzi dei prodotti che acquistano. Comprendere come le politiche fiscali influenzino il mercato può aiutare a fare scelte più informate e sostenibili. Inoltre, promuovere un consumo consapevole significa anche sostenere le produzioni locali e le pratiche sostenibili, contribuendo così alla crescita economica del paese.

Una nozione avanzata di difesa dei consumatori riguarda la capacità di influenzare le politiche attraverso il potere d’acquisto. I consumatori, uniti, possono esercitare pressione per promuovere cambiamenti legislativi che favoriscano una maggiore equità fiscale e sostegno alle produzioni nazionali. Riflettere su questi aspetti può portare a una maggiore partecipazione attiva nella società, contribuendo a un futuro più equo e sostenibile per tutti.