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Competenze chiave per l’economia circolare: come il settore AEE/RAEE si sta adattando

Scopri le competenze necessarie per supportare la transizione verso l'economia circolare nel settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dei rifiuti RAEE secondo uno studio recente.
  • Il 92% delle aziende del settore AEE/RAEE è nelle fasi iniziali dell'adozione di pratiche circolari.
  • Solo l'8% delle aziende si considera matura nella circolarità.
  • Il progetto "Training for Circularity ? Borse di studio (WEEE edition)" ha coinvolto 12 giovani in un'esperienza formativa sul campo.

L’economia circolare rappresenta una delle sfide più significative per il settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e per la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Un recente studio condotto nell’ambito del progetto “Training for Circularity – Borse di studio WEEE edition”, promosso da Erion WEEE, CDCA, ENEA e EconomiaCircolare.com, ha cercato di mappare le competenze necessarie per supportare questa transizione. La survey ha coinvolto 25 aziende del settore, fornendo un quadro dettagliato delle esigenze e delle priorità in termini di competenze per l’economia circolare.

Le competenze richieste nel settore AEE/RAEE: visione delle aziende

Le compagnie che hanno partecipato all’indagine operano perlopiù su scala globale e mostrano una varietà dimensionale. La maggior parte di loro consiste in piccole e medie imprese (PMI), seguite da micro-imprese e alcune grandi aziende.

Un dato significativo emerso dalla survey riguarda il livello di maturità delle aziende rispetto all’adozione di pratiche circolari. Il 92% delle aziende si trova ancora nelle fasi iniziali del percorso, con il 20% che dichiara di non sapere cosa sia l’economia circolare, un altro 20% che non sa come applicarla ai propri processi aziendali e un ulteriore 20% che, pur conoscendone l’importanza, non la traduce in operatività. Solo l’8% delle aziende si considera matura e fa della circolarità il fulcro del proprio business.

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Le competenze da sviluppare per la circolarità

Le scarse capacità delle imprese di adottare pratiche circolari sono attribuite principalmente a una mancanza di conoscenze essenziali all’interno delle stesse per implementarle.

Oltre a ciò, alcune aziende evidenziano la necessità di competenze trasversali come la resilienza e la capacità di adattarsi alle sfide poste dall’ambiente e dal mercato.

Nonostante si riconosca l’importanza di tali competenze, la maggior parte delle aziende non è attualmente in cerca di personale con specifiche abilità per le strategie di circolarità e sostenibilità. Le ragioni di questa resistenza sono numerose: dalla carenza di risorse finanziarie, alla difficoltà di bilanciare le attività quotidiane con lo impegno richiesto dalla riprogettazione dei processi, fino a una percezione limitata del ritorno sull’investimento associato a queste competenze.

La doppia transizione: ecologica e digitale

La doppia transizione, ecologica e digitale, è al centro del Green Deal europeo e richiede un mix di investimenti, politiche di sostegno e competenze adeguate. L’Unione Europea ha elaborato due quadri di riferimento per individuare le competenze necessarie per queste transizioni: il GreenComp, che identifica le competenze chiave in tema di sostenibilità ambientale e sociale, e il DigComp, che descrive competenze utili a interagire con gli strumenti digitali.

Il progetto “Training for Circularity – Borse di studio (WEEE edition)” ha cercato di rispondere a queste esigenze, coinvolgendo 12 giovani in un’esperienza di formazione sul campo. I risultati della survey e delle borse di studio sono stati presentati il 20 settembre 2024 a Roma, durante l’evento “The Green Job. Dal tech ai RAEE: le nuove competenze del mercato del lavoro”.

Conclusioni: un futuro sostenibile attraverso la formazione

La chiusura dei cicli nelle filiere produttive richiede anche la formazione di nuove figure professionali.

In particolare, l’annovero nel campo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e il processo di recupero delle Materie Prime Critiche necessitano di expertise tecnologiche avanzate e metodi innovativi.

Il progetto “Training for Circularity – Borse di studio (WEEE edition)” rappresenta un case study virtuoso su come formazione e informazione debbano procedere congiuntamente per affrontare la duplice transizione ecologica e digitale.

Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, ha sottolineato l’importanza di puntare su nuove competenze e professionalità per facilitare il passaggio da un’economia lineare a una circolare. Claudia Brunori, Direttrice del Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali di ENEA, ha evidenziato come la chiusura dei cicli nelle filiere produttive passi anche dalla formazione di nuove figure professionali. Lucie Greyl, Presidente di CDCA, ha dichiarato che il progetto ha risposto al bisogno di una nuova generazione di professionalità in grado di integrare competenze tecniche, sociali e visione sistemica.

In conclusione, la transizione verso un’economia circolare richiede un impegno concreto sul fronte dell’informazione e della formazione. Canalizzare risorse sui giovani si dimostra la soluzione più efficace per avviare un cambiamento concreto e duraturo.

La difesa dei consumatori è un aspetto cruciale nel contesto dell’economia circolare. È fondamentale che i consumatori siano informati e consapevoli delle pratiche sostenibili adottate dalle aziende, in modo da poter fare scelte consapevoli e responsabili. Ad esempio, conoscere l’origine dei materiali utilizzati nei prodotti elettronici e le pratiche di riciclo adottate dalle aziende può influenzare positivamente le decisioni di acquisto.

Inoltre, un aspetto avanzato della difesa dei consumatori riguarda la trasparenza delle informazioni. Le aziende devono essere trasparenti riguardo ai loro processi di produzione e riciclo, fornendo dati chiari e verificabili. Questo non solo aumenta la fiducia dei consumatori, ma stimola anche le aziende a migliorare continuamente le loro pratiche sostenibili. La trasparenza è un elemento chiave per costruire un mercato più equo e sostenibile, dove i consumatori possono realmente contribuire alla transizione verso un’economia circolare.

Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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