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Italia leader nella gestione dei crediti deteriorati: scopri i segreti del successo

Scopri come l'Italia sta riducendo i crediti problematici mentre il resto d'Europa fatica, grazie a strategie innovative e sostenibili.
  • Lo stock di Npl delle banche europee è aumentato a 373 miliardi di euro, mentre in Italia è calato di 5,1 miliardi nel primo semestre del 2024.
  • Il mercato secondario dei crediti in Italia ha raggiunto i 204,3 miliardi di euro nel 2023, rispetto ai 201 miliardi dell'anno precedente.
  • Gli importi gestiti in conto terzi sono cresciuti da 160 miliardi di euro nel 2022 a 174 miliardi nel 2023, segnando un aumento dell'8,7%.

Nel panorama europeo dei crediti deteriorati, l’Italia emerge come un esempio di gestione efficace e lungimirante. Mentre lo stock di Npl (crediti problematici) delle banche europee ha segnato un incremento a 373 miliardi di euro, con un aumento di 16 miliardi principalmente attribuibile a Germania e Francia, l’Italia ha registrato un calo di 5,1 miliardi nel primo semestre del 2024. Questo risultato, presentato durante l’Npl Meeting a Cernobbio, è frutto di politiche pubbliche di sostegno alle imprese e di una gestione razionale dei crediti in sofferenza.

Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha sottolineato come il sistema bancario italiano abbia saputo gestire le sofferenze bancarie in modo più efficace rispetto agli altri paesi europei, grazie a processi industriali ben strutturati. Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis, ha evidenziato l’importanza dell’inclusione e della sostenibilità sociale, elementi chiave per favorire la reinclusione finanziaria dei soggetti fragili. La riduzione graduale dei tassi ufficiali, ha aggiunto Fassio, contribuirà a rilanciare la produttività e gli investimenti delle imprese, con effetti positivi anche per le persone, rendendo più sostenibili le spese quotidiane e i piani di rimborso.

La Direttiva Npl e il Mercato Secondario

La direttiva europea sugli Npl, recentemente recepita in Italia, promette di rendere il mercato del credito deteriorato più fluido e aperto alla concorrenza. Marcello Grimaldi, presidente di Unirec, ha rassicurato che ci sarà spazio per tutte le aziende, anche quelle di minori dimensioni, che sono in grado di offrire soluzioni specializzate. La tecnologia avrà un ruolo sempre maggiore in questo scenario, migliorando l’efficienza e la trasparenza del mercato.

Il mercato secondario dei crediti in Italia ha visto un progressivo miglioramento, con lo stock di crediti affidati per il recupero alle imprese associate a Unirec che ha raggiunto i 204,3 miliardi di euro nel 2023. Questo dato rappresenta un incremento rispetto ai 201 miliardi dell’anno precedente. Gli importi gestiti in conto terzi sono passati dai quasi 160 miliardi di euro del 2022 ai circa 174 miliardi del 2023, segnando un aumento dell’8,7%. Gli importi recuperati in conto di terzi hanno toccato la loro cima a miliardi di euro, con un’efficienza di recupero equivalente al 10%.

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Verso il “Social Banking”: Una Nuova Visione per l’Industria del Credito Deteriorato

Durante l’Npl Meeting 2024, il concetto di “sostenibilità sociale” è emerso come un tema centrale. Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, ha evidenziato come l’Italia stia registrando una diminuzione dello stock di Npe (crediti deteriorati) e dell’Npe ratio, in controtendenza rispetto al resto d’Europa. Questo risultato è attribuibile a due fattori principali: una disoccupazione più bassa del previsto e un costo del denaro inferiore alle aspettative.

Geertman ha anche lanciato un appello per una modifica della normativa europea in materia di calendar provisioning, che attualmente obbliga le banche a svalutare i crediti deteriorati in tempi stretti, mettendo pressione sui debitori. Simona Arduini, vicepresidente di Banca Ifis, ha spiegato come la banca stia interpretando la sostenibilità sociale come reinclusione finanziaria del debitore, attraverso un piano pluriennale che include azioni stragiudiziali, digitalizzazione del processo di recupero, supporto alla persona fisica e monitoraggio della rete di recupero.

Conclusioni: Un Futuro di Inclusione e Sostenibilità

Il panorama dei crediti deteriorati in Europa è complesso e in continua evoluzione, ma l’Italia sta dimostrando come una gestione efficace e sostenibile possa fare la differenza. Le politiche pubbliche di sostegno alle imprese, la riduzione graduale dei tassi ufficiali e l’adozione di tecnologie avanzate stanno contribuendo a creare un mercato del credito più fluido e inclusivo. La sostenibilità sociale, interpretata come reinclusione finanziaria del debitore, rappresenta una nuova frontiera per l’industria del credito deteriorato, che mira a rendere il sistema finanziario più equo e accessibile per tutti.

In un contesto di difesa dei consumatori, è fondamentale comprendere i meccanismi che regolano il mercato del credito deteriorato. La trasparenza e l’efficienza nella gestione dei crediti problematici non solo proteggono gli interessi dei consumatori, ma contribuiscono anche a stabilizzare il sistema finanziario nel suo complesso.

Una nozione avanzata di economia circolare applicabile al tema dei crediti deteriorati riguarda la valorizzazione dei portafogli esistenti attraverso l’ottimizzazione delle risorse. Questo approccio non solo riduce gli sprechi, ma crea anche nuove opportunità di investimento e crescita, promuovendo un sistema finanziario più sostenibile e resiliente.

Riflettendo su questi temi, è evidente come l’adozione di pratiche sostenibili e inclusive possa trasformare il panorama finanziario, rendendolo più equo e accessibile per tutti. La sfida per il futuro sarà quella di continuare a innovare e migliorare, mantenendo sempre al centro l’interesse dei consumatori e la sostenibilità del sistema.

Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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