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Allarme: l’indebitamento degli italiani supera i 29 mila euro pro capite

Scopri come il debito medio in Italia è aumentato del 13,6% negli ultimi quattro anni e perché gli italiani sono i più indebitati rispetto a spagnoli e portoghesi.
  • Il debito medio pro capite in Italia ha superato i 29 mila euro, con un incremento del 13,6% rispetto agli ultimi quattro anni.
  • L'età media dei debitori italiani è di 53 anni, con una disparità di genere significativa: 67,9% uomini e 32,1% donne.
  • In Portogallo, il numero medio di debiti è salito da 4 a 4,5, mentre in Italia è aumentato da 2,2 a 2,5.

Nel 2024, il panorama dell’indebitamento personale in Italia ha raggiunto un livello significativo, con un debito medio pro capite che ha superato i 29 mila euro. Questo dato rappresenta un incremento del 13,6% rispetto agli ultimi quattro anni e posiziona l’Italia al primo posto nel confronto con Spagna e Portogallo. L’Osservatorio sull’indebitamento di Bravo, fintech specializzata nella gestione e liquidazione dei debiti privati, ha analizzato lo scenario dell’indebitamento dal 2021 al 2024 su un campione di oltre 160.000 utenti nei tre paesi, rivelando differenze significative nei modelli di indebitamento.

Caratteristiche del Debito in Italia

Il debito medio degli italiani nel primo semestre del 2024 è risultato principalmente maschile (67,9%), con le donne che rappresentano meno di un terzo degli indebitati (32,1%). L’età media dei debitori italiani è di 53 anni, con una fascia di debito compresa tra i 27.987 e i 29.948 euro. Il massimo livello di debito è stato osservato in aprile, mentre il valore più basso è stato registrato a giugno. Questi dati collocano l’Italia al primo posto tra i tre paesi sia per quanto concerne l’età e la disparità tra i sessi, sia per l’ammontare del debito.

Secondo lo studio dell’Osservatorio di Bravo, in Italia il valore medio dei debiti è il più alto, ammontando a 29.099 euro, seguito dal Portogallo con 20.241 euro e dalla Spagna con 17.447 euro. Tuttavia, in termini di numero di debiti contratti, i portoghesi primeggiano con una media di 4,3 debiti, seguiti dagli spagnoli con 3,6 e dagli italiani con 2,5. Questa differenza può essere attribuita al fatto che, in Italia, i prestiti personali non finalizzati sono una delle principali modalità di indebitamento, mentre in Spagna è comune il microcredito, inducendo i cittadini a stipulare un più alto numero di piccoli debiti.

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Confronto con Spagna e Portogallo

Dentro una prospettiva generazionale, in Spagna e Portogallo il debitore tipico ha 46 anni, mentre in Italia l’età media dei debitori si distribuisce tra i 50 e i 55 anni. Nell’ambito dell’equilibrio di genere, in Spagna il debito appare equamente distribuito tra uomini (55,4%) e donne (44,6%), mentre in Portogallo le donne sono predominanti con il 56,3%. In Italia, l’importo medio del debito personale nel primo semestre del 2024 è rimasto nell’intervallo tra 27.987 e 29.948 euro; in Portogallo, invece, ha spaziato tra 17.418 e 21.804 euro; in Spagna, tra 16.895 e 18.076 euro.

Un importante cambiamento segnalato dall’Osservatorio europeo sull’indebitamento mostra che in Spagna c’è stata una riduzione costante del numero medio di debiti contratti, scendendo da 4,7 nel 2021 a 3,6 quest’anno. Invece, sia in Portogallo che in Italia, il numero medio di debiti è aumentato, passando rispettivamente da 4 a 4,5 e da 2,2 a 2,5.

Evoluzione dell’Indebitamento dal 2021 al 2024

L’Osservatorio europeo sull’indebitamento ha studiato l’evoluzione del fenomeno dal 2021 al 2024. In Spagna, si è registrata una costante riduzione del numero medio di debiti per persona, passando da 4,7 nel 2021 a 3,6 nel 2024, con una decrescita complessiva del 23,4%. Questo decremento può indicare una migliorata gestione del debito o un incremento del reddito disponibile. Inversamente, in Portogallo, il numero medio di debiti è cresciuto gradualmente da 4 a 4,5 per persona, segnalando una maggiore esposizione finanziaria delle famiglie. In Italia, questo dato è aumentato in modo moderato, salendo da 2,2 nel 2021 a 2,5 nel 2024, mantenendosi tuttavia su livelli più bassi rispetto a Spagna e Portogallo.

Per quanto riguarda la distribuzione di genere, in Spagna la percentuale di uomini indebitati è leggermente aumentata, passando dal 53,5% del 2021 al 55,4% del 2024, mentre quella delle donne indebitate è salita parallelamente al 44,6%. In Italia, al contrario, il divario è molto più marcato: la percentuale di uomini con debiti è cresciuta dal 61,1% del 2021 al 67,9% del 2024, mentre quella delle donne è scesa dal 38,9% al 32,1%, suggerendo una maggiore propensione maschile all’indebitamento, probabilmente collegata a un reddito medio superiore. In Portogallo, la situazione è differente: le donne continuano a essere la maggioranza fra i debitori, pur se la proporzione è diminuita dal 62% del 2022 al 56,3% del 2024.

Bullet Executive Summary

L’analisi dell’Osservatorio sull’indebitamento di Bravo segnala come l’Italia attualmente presenti caratteristiche economiche e sociali distinte rispetto a Spagna e Portogallo, determinando differenti modalità d’indebitamento. L’Italia si distingue per un debito medio pro capite più elevato, una maggiore disparità di genere e una predominanza del debito tra i cinquant’enni. Questi punti sollevano la necessità di una maggiore consapevolezza finanziaria e di strategie più efficaci per la gestione del debito.

In un contesto di economia circolare, è fondamentale che i consumatori siano consapevoli delle proprie scelte finanziarie e delle loro implicazioni a lungo termine. La difesa dei consumatori passa anche attraverso l’educazione finanziaria e la promozione di comportamenti responsabili. Solo così sarà possibile costruire un futuro sostenibile e inclusivo, in cui ogni individuo possa gestire le proprie risorse in modo efficiente e consapevole.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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