Come la Cina sta esportando deflazione nei paesi emergenti: ecco cosa devi sapere

La Cina e la Deflazione nei Paesi Emergenti

La Cina, con la sua imponente capacità produttiva e le politiche economiche aggressive, sta esportando deflazione nei paesi emergenti. Questo fenomeno è stato osservato in vari settori, dall’edilizia all’industria automobilistica, dove la sovraccapacità e la concorrenza hanno spinto i prezzi al ribasso. La debolezza della domanda interna ha costretto le aziende cinesi a cercare mercati esterni, aumentando la quota di importazioni dalla Cina nei principali paesi emergenti dal 2018.

Nei settori legati all’edilizia abitativa, la correzione immobiliare ha portato a una significativa sovraccapacità, facendo scendere i prezzi. Il settore dell’acciaio è emblematico di questa dinamica. Inoltre, gli incentivi governativi per l’innovazione tecnologica e l’accesa competizione fra le aziende hanno contribuito alla riduzione dei prezzi nei comparti automobilistici.

Un’idea comune è che i prezzi più bassi delle esportazioni cinesi siano direttamente connessi alle sovvenzioni statali. Tuttavia, uno studio del Fondo Monetario Internazionale (FMI) mostra che le prove a sostegno di questa tesi sono deboli. A livello settoriale, le sovvenzioni hanno effettivamente portato a una riduzione dei prezzi di esportazione e a un aumento delle quantità esportate nei settori dei prodotti metallici, dei mobili e dell’industria automobilistica. In altri settori, come i macchinari elettrici, le sovvenzioni hanno migliorato la qualità senza ridurre i prezzi di esportazione.

Reazioni dei Paesi Emergenti

I governi dei paesi emergenti hanno risposto in maniera diversificata all’aumento delle importazioni dalla Cina. Mentre il Brasile e il Messico hanno introdotto dazi, nazioni come il Vietnam e la Corea del Sud hanno mostrato una maggiore lentezza nel reagire. Ad esempio, il Vietnam ha avviato un’indagine antidumping a giugno, ma non ha ancora preso misure concrete. La Corea del Sud, invece, sta ancora riflettendo sulla questione.

Parte dell’incremento delle importazioni cinesi può essere spiegato dall’espansione delle filiere produttive globali e dal riascestamento degli scambi commerciali dovuto ai conflitti tariffari tra Stati Uniti e Cina iniziati nel 2018. Tuttavia, la maggiore penetrazione delle importazioni non si limita solo a materie prime e prodotti intermedi, ma include anche beni di consumo. Le importazioni di autovetture dalla Cina sono salite, comprese sia quelle a combustione interna sia i veicoli a nuova energia (NEV).

Il Brasile ha registrato un rallentamento dell’inflazione dei prezzi delle importazioni di beni di consumo durevoli nel 2023. Sebbene le importazioni di autovetture siano aumentate rapidamente, la loro influenza sul paniere di consumo rimane marginale. Tuttavia, la penetrazione delle importazioni di beni come le apparecchiature elettriche è cresciuta nel tempo, incidendo sulla dinamica inflazionistica del Brasile.

La Politica Economica di Xi Jinping

Il regime cinese, guidato da Xi Jinping, ha adottato una politica economica che privilegia la produzione industriale e le esportazioni rispetto al consumo interno. Questo approccio ha portato a un eccesso di capacità produttiva e a pressioni deflazionistiche. Nonostante le misure di stimolo, come la riduzione dei tassi di interesse, la fiducia delle famiglie e delle imprese rimane bassa, limitando la domanda di credito.

La Cina ha da tempo favorito la produzione industriale e gli investimenti anziché incoraggiare un incremento diretto della domanda dei consumatori. Questo ha determinato un surplus produttivo e un aumento della potenziale deflazione. La Cina ha esportato deflazione nel resto del mondo, contribuendo a mantenere bassi i prezzi delle importazioni per gli altri paesi.

La politica economica di Xi Jinping riflette la tradizionale visione economica del Partito Comunista, che considera il consumo una distrazione individualistica che minaccia di sottrarre risorse alla base industriale del paese. Questo sistema garantisce la stabilità politica, poiché le imprese dipendono dai finanziamenti a basso costo assicurati dalla politica.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la Cina sta esportando deflazione nei paesi emergenti attraverso la sua imponente capacità produttiva e le politiche economiche aggressive. Questo fenomeno ha portato a una riduzione dei prezzi in vari settori, dall’edilizia all’industria automobilistica. I governi dei paesi emergenti hanno reagito in modo diverso all’aumento delle importazioni dalla Cina, con alcuni che hanno imposto dazi e altri che sono stati più lenti a rispondere.

Nozione base: La difesa dei consumatori è essenziale per garantire che i beni importati rispettino gli standard di qualità e sicurezza. I governi devono adottare misure per proteggere i consumatori dalle pratiche commerciali sleali e garantire che i prodotti importati siano sicuri e di alta qualità.

Nozione avanzata: L’economia circolare può essere una risposta efficace alla deflazione esportata dalla Cina. Promuovendo il riciclo, il riutilizzo e la riduzione dei rifiuti, i paesi emergenti possono ridurre la dipendenza dalle importazioni e stimolare la produzione locale. Questo approccio può contribuire a creare un’economia più sostenibile e resiliente, riducendo l’impatto delle dinamiche globali sui mercati locali.

La riflessione finale è che, in un mondo sempre più interconnesso, le politiche economiche di un singolo paese possono avere ripercussioni globali. È essenziale che i governi e le istituzioni internazionali collaborino per affrontare le sfide economiche e promuovere un’economia globale più equa e sostenibile.