Il rapporto Draghi svela la strategia per il futuro competitivo dell’Europa

Il 9 settembre 2024, Mario Draghi ha presentato a Bruxelles il suo atteso rapporto “Il futuro della competitività europea”. Questo documento, lungo oltre 400 pagine, rappresenta una pietra miliare per l’Unione Europea, delineando una strategia complessa e articolata per affrontare le sfide economiche, tecnologiche e geopolitiche del nostro tempo. Il rapporto è stato commissionato dalla Commissione Europea circa un anno fa e ha attirato l’attenzione delle più alte cariche degli Stati membri e degli investitori.

Una Sfida Esistenziale

Il rapporto di Draghi non lascia spazio a dubbi: l’Europa si trova di fronte a una “sfida esistenziale”. Le fondamenta su cui abbiamo costruito stanno vacillando. L’era del vivace ampliamento del commercio mondiale sembra essersi conclusa, e le imprese dell’UE devono affrontare un incremento della concorrenza internazionale e una diminuzione nell’accesso ai mercati globali. La perdita del principale fornitore di energia, la Russia, ha accentuato la vulnerabilità dell’Europa, mentre la stabilità geopolitica è in declino.

Draghi sottolinea che l’Europa ha perso ampiamente la rivoluzione digitale guidata da Internet, con un divario di produttività significativo rispetto agli Stati Uniti. Appena quattro delle attività tecnologiche più influenti a livello mondiale sono di origine europea. Questo divario tecnologico è un ostacolo che l’Europa deve superare per rimanere competitiva.

Tre Aree di Intervento

Il rapporto individua tre aree principali di intervento per rilanciare la crescita sostenibile dell’Europa: la fornitura energetica, la competitività tecnologica e la sicurezza.

Colmare il divario di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina: Le aziende dell’UE spendono meno in ricerca e innovazione rispetto alle loro controparti statunitensi. L’innovazione è bloccata nella fase di commercializzazione, e le normative incoerenti ostacolano la crescita delle aziende innovative.

Un piano congiunto per la decarbonizzazione e la competitività: I prezzi dell’energia in Europa sono significativamente più alti rispetto agli Stati Uniti, a causa della mancanza di risorse naturali e di problemi fondamentali del mercato energetico comune. Riorientare la produzione energetica verso fonti pulite, sicure e a basso costo mediante la decarbonizzazione, è ritenuta una risoluzione efficace.

Aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze: L’Europa dipende enormemente dalle importazioni di tecnologia digitale e dalla produzione di chip, con il 75-90% della capacità globale di fabbricazione di wafer situata in Asia. Draghi propone una “politica economica estera” dell’UE per mantenere la libertà e garantire la catena di approvvigionamento di tecnologie chiave.

Ostacoli da Superare

Nonostante le ambizioni delineate nel rapporto, Draghi evidenzia diversi ostacoli che l’Europa deve superare. La frammentazione del Mercato Unico è causa della migrazione delle aziende ad alta crescita all’estero, riducendo così le opportunità di finanziamento e ostacolando la crescita dei mercati dei capitali europei. Il processo decisionale dell’UE è lento e disaggregato, con un tempo medio di 19 mesi per approvare nuove leggi.

Draghi propone una revisione della politica di concorrenza per evitare che diventi un ostacolo agli obiettivi industriali. Suggerisce anche la creazione di un fondo condiviso per la ricerca e lo sviluppo nel settore difensivo, concentrandosi in particolare su droni, missili ipersonici e armi a energia diretta.

Bullet Executive Summary

Il rapporto di Mario Draghi rappresenta una chiamata all’azione per l’Europa. La sfida è chiara: senza un’azione decisa, l’Europa rischia di compromettere il suo benessere, il suo ambiente e la sua libertà. I cambiamenti possono essere sia altamente ambiziosi che sostenibili solo se sostenuti dal consenso democratico. È necessario rimuovere gli ostacoli, armonizzare le regole e le leggi e coordinare le politiche.

In termini di difesa dei consumatori, è fondamentale che l’Europa garantisca la sicurezza energetica e tecnologica per proteggere i cittadini dalle fluttuazioni dei prezzi e dalle vulnerabilità geopolitiche. La consapevolezza dei consumatori è cruciale in questo contesto: i cittadini devono essere informati e coinvolti nelle decisioni che riguardano il loro futuro energetico e tecnologico.

A livello avanzato, l’Europa deve sviluppare una politica industriale coordinata e investire massicciamente in ricerca e innovazione per competere con le altre potenze economiche. Solo attraverso una visione condivisa e un’azione concertata, l’Europa può sperare di mantenere la sua posizione di leader globale e garantire un futuro prospero e sostenibile per tutti i suoi cittadini.