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- Il Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635, impone di esporre la tariffa dei prezzi in un luogo visibile.
- La Legge regionale n. 22 del 6 novembre 2019 nel Lazio obbliga l'esposizione delle tabelle dei prezzi.
- In Lombardia, la L.R. n. 6 del 2 febbraio 2010 richiede l'esposizione dei prezzi sia all'interno che all'esterno del locale.
- Il coperto è legale purché sia chiaramente indicato nel menu.
- Costi aggiuntivi per servizi extra devono essere comunicati chiaramente al cliente prima di procedere.
Quando ci si siede al tavolo di un ristorante, spesso si è sorpresi di trovare voci di spesa aggiuntive come il “coperto” o il “servizio”. Ma sono legali questi costi? La risposta risiede nella trasparenza e nella comunicazione preventiva. Secondo la normativa vigente, i prezzi devono essere esposti chiaramente all’interno del locale. Questo principio di trasparenza è fondamentale per garantire che il consumatore sia informato preventivamente sui costi che dovrà sostenere.
Il Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635, stabilisce che i pubblici esercenti devono esporre la tariffa dei prezzi in un luogo visibile al pubblico. Tuttavia, le normative regionali possono variare. Ad esempio, nel Lazio, la Legge regionale n. 22 del 6 novembre 2019 prevede che i prezzi dei prodotti destinati alla somministrazione devono essere resi noti al pubblico mediante esposizione di apposite tabelle. In Lombardia, la L.R. n. 6 del 2 febbraio 2010 impone l’obbligo di esposizione dei prezzi sia all’interno che all’esterno del locale.
Il coperto: una tradizione italiana
Il “coperto” è una voce di spesa tipicamente italiana, che ha origini storiche risalenti al Medioevo. All’epoca, il coperto rappresentava il contributo che i viandanti pagavano per utilizzare le stoviglie e il riparo offerti dalle locande. Oggi, il coperto include il costo delle stoviglie, delle posate, dei bicchieri, della tovaglia e del tovagliolo, oltre al pane e alla pulizia successiva.
Nonostante le polemiche, il coperto è legale, purché sia chiaramente indicato nel menu. La legge non vieta ai ristoratori di applicare questa voce di spesa, ma impone che sia comunicata in modo trasparente. In alcune regioni, come il Lazio, è vietato applicare costi aggiuntivi per il coperto, ma è consentito addebitare il “servizio”, purché sia indicato nel listino prezzi.
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- 👎 Purtroppo, queste regole non sempre vengono rispettate......
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Costi aggiuntivi per servizi extra
Un altro aspetto controverso riguarda i costi aggiuntivi per servizi extra, come il taglio di una torta portata da casa o la modifica di un piatto. Anche in questo caso, la trasparenza è fondamentale. Se un ristoratore decide di addebitare un costo extra per un servizio non previsto, deve comunicarlo chiaramente al cliente prima di procedere. Ad esempio, se un cliente chiede di aggiungere un ingrediente a un piatto, il sovrapprezzo è legittimo solo se indicato nel menu.
La discrezionalità lasciata ai ristoratori non rappresenta necessariamente un danno per i consumatori. In un regime di libero mercato, la concorrenza tra i ristoratori può portare a una maggiore trasparenza e a un miglioramento della qualità del servizio. Tuttavia, è importante che i consumatori siano consapevoli dei loro diritti e chiedano sempre informazioni sui costi aggiuntivi prima di ordinare.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la questione dei costi aggiuntivi al ristorante è strettamente legata alla trasparenza e alla comunicazione. I ristoratori sono tenuti a esporre chiaramente i prezzi e a informare i clienti di eventuali costi extra prima di procedere con l’ordinazione. Questo principio di trasparenza è fondamentale per garantire che i consumatori possano fare scelte consapevoli e informate.
Nozione base: La trasparenza dei prezzi è un principio fondamentale nella difesa dei consumatori. I ristoratori devono esporre chiaramente i prezzi e informare i clienti di eventuali costi aggiuntivi prima di procedere con l’ordinazione.
Nozione avanzata: La discrezionalità lasciata ai ristoratori può favorire la concorrenza e migliorare la qualità del servizio, ma è essenziale che i consumatori siano consapevoli dei loro diritti e chiedano sempre informazioni sui costi aggiuntivi prima di ordinare. La trasparenza e la comunicazione sono strumenti potenti per promuovere un mercato equo e competitivo.
- Testo del Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635, che stabilisce le norme per l'esposizione dei prezzi nei pubblici esercizi
- Sito ufficiale della Regione Lazio con testo completo della Legge Regionale n. 22 del 06/11/2019, utile per approfondire le norme sulla trasparenza e comunicazione dei prezzi nei ristoranti
- Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere della Lombardia