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- Normativa europea: la Direttiva 2001/112/CE e il Regolamento (UE) n. 1169/2011 mirano a garantire la chiarezza e la trasparenza delle etichette.
- Ambiguità: la dicitura 100% succo di ananas da concentrato può essere fuorviante per i consumatori.
- Quando il succo concentrato viene ricostituito aggiungendo acqua, l'etichetta deve indicare la percentuale di succo di frutta presente nel prodotto finale
Nel panorama della difesa dei consumatori, l’attenzione verso le etichette dei prodotti alimentari è cruciale. Un caso emblematico è rappresentato dalle etichette dei succhi di frutta Del Monte che riportano la dicitura 100% succo di ananas da concentrato. Questa formulazione, pur essendo tecnicamente corretta, è fuorviante per i consumatori e solleva questioni cruciali sulla trasparenza e l’informazione.
La Direttiva Europea sui succhi di frutta
La Direttiva 2001/112/CE del Consiglio Europeo stabilisce norme specifiche riguardanti la composizione, le denominazioni riservate, le caratteristiche di fabbricazione e l’etichettatura dei succhi di frutta. L’obiettivo principale è garantire che i termini utilizzati nel commercio non inducano in errore i consumatori. Tuttavia, sono state adottate regole specifiche per migliorare l’informazione ai consumatori, come l’obbligo di indicare chiaramente se un prodotto è una miscela di diversi frutti o se è stato ottenuto interamente o parzialmente da concentrato.
Dal 2012, con l’adozione della Direttiva 2012/12/UE, l’aggiunta di zuccheri nei succhi di frutta non è più autorizzata. Questo cambiamento ha portato alcuni operatori del settore alimentare a etichettare i propri prodotti con la dicitura senza zuccheri aggiunti per motivi commerciali, una pratica che è stata deprecata dopo un periodo di transizione di 18 mesi. Qualsiasi prodotto che contenga zuccheri aggiunti non può essere etichettato come “succo di frutta” ma deve essere classificato come “nettare” o altre categorie di bevande a base di frutta, a seconda della percentuale di frutta contenuta.
Definizione di Succo di Frutta: La normativa stabilisce che il “succo di frutta” è il prodotto ottenuto dalla spremitura di frutta sana e matura, senza aggiunta di conservanti, dolcificanti o aromi.
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Le etichette ambigue e le implicazioni per i consumatori
Le etichette dei succhi di frutta Del Monte, che riportano la dicitura 100% succo di ananas da concentrato, sollevano questioni importanti sulla chiarezza e la trasparenza delle informazioni fornite ai consumatori. Sebbene la dicitura sia conforme alle normative vigenti, essa induce in errore i consumatori, facendo loro credere che il prodotto sia costituito esclusivamente da succo di ananas fresco, mentre il processo di produzione del succo da concentrato è tutt’altro.
Il Regolamento (UE) n. 1169/2011 richiede che le informazioni sugli alimenti siano chiare, comprensibili e non fuorvianti. Tuttavia, la formulazione 100% succo di ananas da concentrato può essere interpretata in modo ambiguo, specialmente da parte dei consumatori meno informati. Questo solleva una questione etica sulla responsabilità delle aziende nel fornire informazioni trasparenti e accurate.
Come funziona il processo di produzione del succo da concentrato
- Estrazione del Succo: Inizialmente, il succo viene estratto da ananas freschi.
- Rimozione dell’Acqua: Durante la produzione, parte dell’acqua viene rimossa tramite evaporazione o congelamento. Questo riduce il volume del succo a circa un sesto rispetto a quello originale, rendendolo più facile da trasportare e conservare
- Ricostituzione: Al momento del confezionamento, viene aggiunta acqua al concentrato per riportarlo a una consistenza simile a quella del succo fresco. Possono essere reintegrati anche aromi naturali per mantenere il sapore originale
- Dal punto di vista del consumatore: ci aspettiamo che sia indicata la % di acqua aggiunta durante il processo di ricostituzione.
Ricapitolando:
- Il succo concentrato è il prodotto ottenuto eliminando fisicamente una parte dell’acqua dal succo di frutta fresco. Se il prodotto finale è destinato al consumo diretto, l’eliminazione dell’acqua deve essere almeno pari al 50%
- Quando il succo concentrato viene ricostituito aggiungendo acqua, l’etichetta deve indicare la percentuale di succo di frutta presente nel prodotto finale
Differenze dei concentrati con il succo fresco
I succhi “da concentrato” possono essere considerati meno naturali rispetto ai succhi ottenuti direttamente da frutta fresca, poiché il processo di concentrazione e ricostituzione può comportare una perdita di alcune sostanze nutritive, come vitamine e antiossidanti. Tuttavia, i produttori possono aggiungere nuovamente alcuni nutrienti per migliorare il valore nutrizionale del prodotto finale. In sintesi, la dicitura “da concentrato” indica che il succo è stato lavorato per rimuovere l’acqua, permettendo una conservazione più lunga e un trasporto più economico, ma con possibili variazioni nel contenuto nutrizionale rispetto al succo fresco.
Rarissime le etichette sulla sicurezza alimentare
La sicurezza alimentare è regolata da una serie di normative europee, tra cui il Regolamento Generale sulla Sicurezza Alimentare, che ha istituito l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Questa autorità è responsabile dello sviluppo di specifiche normative sulla sicurezza alimentare e della creazione di quadri per i controlli ufficiali degli alimenti. Ogni operatore del settore alimentare deve implementare il sistema di Analisi dei Pericoli e dei Punti Critici di Controllo (HACCP) nelle proprie operazioni quotidiane.
Nel 2022, il Sistema di Allerta Rapida per Alimenti e Mangimi (RASFF) ha riportato 4.361 casi di non conformità durante le ispezioni ufficiali. Nella categoria della frutta trasformata, la maggior parte dei problemi era legata ai residui di pesticidi e ai conservanti. Questi dati evidenziano l’importanza di rigorosi controlli e della trasparenza nelle etichette dei prodotti alimentari. Ad oggi pochissime etichette testimoniano un controllo attivo e responsabile da parte delle aziende rispetto a monitoraggi a campione proattivi (senza aspettare cioè che arrivi un ente esterno a fare controlli).
L’importanza delle etichettature nei prodotti alimentari, in particolare nei succhi di frutta, è cruciale per garantire che i consumatori possano fare scelte informate. Nonostante la crescente attenzione verso la salute e la nutrizione, molti consumatori rimangono ignari delle tecnicalità e dei significati delle parole utilizzate nelle etichette, come “concentrato”, “naturale” o “senza zuccheri aggiunti”. Questi termini, che possono sembrare semplici e diretti, in realtà nascondono processi produttivi complessi e, talvolta, ingannevoli.
Ignoranza e rischi per i consumatori
Che succede se i consumatori non sono a conoscenza delle differenze tra i vari tipi di succhi? Potrebbero non comprendere appieno cosa significhi “da concentrato”. Questa mancanza di conoscenza può portare a scelte alimentari errate e a una percezione distorta della qualità e del valore nutrizionale dei prodotti. Ad esempio, un succo etichettato come “100% succo da concentrato” potrebbe sembrare naturale, ma in realtà potrebbe contenere meno nutrienti rispetto a un succo fresco al 100%.
Responsabilità dei produttori
La responsabilità principale nella comunicazione è spesso attribuita a chi emette il messaggio. È fondamentale che il mittente si impegni a trasmettere informazioni in modo chiaro e comprensibile. Quando un messaggio non viene compreso, è un errore comune pensare che la colpa ricada esclusivamente sul ricevente. In realtà, chi comunica deve adattare il proprio messaggio alle esigenze e alla comprensione dell’interlocutore, utilizzando un linguaggio appropriato e evitando ambiguità. Oggi più che mai è importante che le aziende produttrici non diano per scontata la cultura e la consapevolezza dei consumatori
Ruolo del consumatore
D’altra parte, anche il ricevente del messaggio promozionale ha una sua responsabilità. È essenziale che chi ascolta si impegni attivamente a comprendere il messaggio, mettendo in discussione la propria idea di comprensione. La comunicazione è un processo bidirezionale: se il ricevente non ascolta attentamente o non cerca di comprendere il punto di vista dell’azienda, possono sorgere malintesi… e chi ne paga le maggiori conseguenze è proprio chi compra.
Interazione e Feedback
Un aspetto cruciale della comunicazione efficace è il feedback. Se un messaggio non è chiaro, il ricevente dovrebbe sentirsi libero di chiedere chiarimenti. Allo stesso modo, il mittente deve essere aperto a riformulare il messaggio se necessario, per garantire che venga compreso correttamente. Da parte nostra ci aspettiamo che Del Monte (e aziende che usano la stessa etichettatura) possa proporre nuove versioni dell’etichetta meno ambigue.
Investire nell’educazione dei consumatori è essenziale. Campagne informative e risorse facilmente accessibili possono aiutare le persone a comprendere meglio i termini utilizzati nelle etichette, i processi produttivi e le implicazioni nutrizionali. Solo così i consumatori potranno fare scelte più consapevoli e salutari, evitando di cadere nella trappola di prodotti che, sebbene presentati come “naturali” o “sani”, potrebbero non rispecchiare le loro aspettative.
Bullet Executive Summary
Le etichette ambigue dei succhi di frutta, come quelle dei prodotti Del Monte, sollevano importanti questioni sulla trasparenza e l’informazione ai consumatori. La normativa europea impone che le informazioni sugli alimenti siano chiare e non fuorvianti, ma la formulazione 100% succo di ananas da concentrato può indurre in errore. È essenziale che le aziende adottino pratiche etiche e trasparenti per garantire che i consumatori possano fare scelte informate, indipendentemente dal loro livello di cultura sulla tecnica industriale.
In conclusione, è cruciale che i consumatori siano sempre vigili e critici nei confronti delle informazioni presenti sulle etichette dei prodotti alimentari. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e una rigorosa applicazione delle normative possiamo garantire un mercato alimentare trasparente e sicuro.