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Tassazione globale: la ribellione del sud del mondo per una giustizia fiscale

Il voto ONU segna un passo cruciale verso una tassazione equa e trasparente, con implicazioni globali per lo sviluppo sostenibile.
  • 110 voti a favore, 8 contrari e 44 astensioni per la convenzione ONU sulla tassazione globale.
  • Nuovo comitato che si riunirà almeno 3 volte all'anno per i prossimi tre anni.
  • Perdita stimata di quasi 5.000 miliardi di dollari di gettito nel prossimo decennio a causa dei paradisi fiscali.
  • La proposta OCSE di un'imposta minima del 15% ridimensionata a causa della mancata ratifica degli Stati Uniti.

Il 18 agosto 2024 segna una data cruciale per la giustizia fiscale globale. Con 110 voti a favore, otto contrari e 44 astensioni, le Nazioni Unite hanno approvato il primo passo verso una convenzione quadro sulla tassazione globale, una misura fortemente voluta dai Paesi del Sud del mondo. Questo voto arriva dopo tre settimane di intensi negoziati, seguiti a una prima sessione tra aprile e maggio. La convenzione mira a creare un sistema fiscale internazionale che sia inclusivo, giusto, trasparente, efficiente, equo ed efficace per lo sviluppo sostenibile.

Il Contesto e le Implicazioni della Convenzione

La convenzione prevede la creazione di un nuovo comitato, guidato da uno Stato membro, che si riunirà almeno tre volte all’anno per i prossimi tre anni. Questo comitato avrà il compito di produrre un documento che delinei i principi e i paletti della nuova tassazione globale. Due protocolli aggiuntivi saranno sviluppati in parallelo: uno sulla tassazione dei redditi derivanti dall’offerta di servizi sovranazionali e un altro su un argomento ancora da definire, che potrebbe includere la tassazione dell’economia digitale, misure contro i flussi finanziari illeciti, prevenzione e risoluzione delle dispute fiscali, e riduzione dell’evasione ed elusione fiscale.

Secondo le organizzazioni della società civile e le ONG impegnate nella giustizia fiscale, una governance negoziata a livello ONU è essenziale per evitare che le economie mondiali perdano quasi 5.000 miliardi di dollari di gettito nel prossimo decennio a causa dei paradisi fiscali. Questo approccio garantirebbe anche che i Paesi poveri e in via di sviluppo abbiano una voce significativa nel processo decisionale.

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Le Critiche alla Riforma OCSE e il Ruolo degli Stati Uniti

A differenza delle discussioni in sede OCSE, che hanno visto un depotenziamento significativo delle proposte di tassazione minima delle multinazionali, la convenzione ONU rappresenta una speranza per una riforma fiscale più equa. Il secondo pilastro della riforma OCSE, che prevedeva un’imposta minima del 15%, è stato fortemente ridimensionato, mentre il primo pilastro, che dava agli Stati il diritto di tassare parte delle entrate generate dai grandissimi gruppi, è rimasto lettera morta a causa della mancata ratifica da parte degli Stati Uniti.

Secondo il Tax Justice Network, la convenzione ONU è una delle sei soluzioni chiave per riprogrammare i sistemi fiscali e dare priorità all’uguaglianza. Questa dovrebbe essere accompagnata da misure come lo scambio automatico di informazioni tra Paesi sui patrimoni detenuti dai contribuenti, un registro completo e verificato dei titolari effettivi di società, trust e fondazioni, e report pubblici sulle tasse pagate dalle multinazionali nei vari Paesi.

Il Futuro della Cooperazione Fiscale Internazionale

La presidenza brasiliana del G20 ha auspicato che la convenzione ONU includa misure per assicurare una tassazione efficace nei “rilevanti Stati membri”. Questo è visto come un passo avanti rispetto alle soluzioni proposte dall’OCSE, che non hanno trovato un consenso globale. La convenzione ONU potrebbe rappresentare una svolta nella lotta contro l’evasione e l’elusione fiscale, garantendo che anche i Paesi meno sviluppati possano beneficiare di un sistema fiscale più equo.

Fratelli d’Italia ha celebrato i successi nella lotta all’evasione fiscale, sottolineando che l’evasione è drasticamente diminuita negli ultimi cinque anni. Tuttavia, i dati si riferiscono al periodo 2016-2021, e non riflettono necessariamente gli sviluppi più recenti.

Bullet Executive Summary

La convenzione ONU sulla tassazione globale rappresenta un passo significativo verso un sistema fiscale più giusto e inclusivo. È essenziale che i Paesi del Sud del mondo abbiano una voce nel processo decisionale per garantire che le riforme fiscali siano equamente distribuite. La cooperazione internazionale è fondamentale per prevenire la perdita di gettito fiscale e promuovere lo sviluppo sostenibile.

In conclusione, la difesa dei consumatori e la promozione di un’economia circolare richiedono un impegno globale. La trasparenza fiscale e la giustizia economica sono pilastri fondamentali per un futuro sostenibile. Riflettiamo su come possiamo contribuire a un sistema fiscale più equo e inclusivo, e ricordiamo che ogni azione, per quanto piccola, può fare la differenza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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