Segnali di recessione: cosa rivela la regola di Sahm sul mercato del lavoro USA

Il rischio di recessione negli Stati Uniti è un tema che ha guadagnato crescente attenzione negli ultimi mesi. Diversi indicatori economici, tra cui il mercato del lavoro e la regola di Sahm, suggeriscono un possibile rallentamento economico. Questo articolo esplora i segnali di allarme, le implicazioni per la politica monetaria della Federal Reserve e le conseguenze per l’economia globale.

Segnali dal Mercato del Lavoro e la Regola di Sahm

Il mercato del lavoro statunitense ha mostrato segni di debolezza negli ultimi mesi. A luglio, sono stati creati solo 114 mila posti di lavoro non agricoli, ben al di sotto delle aspettative di 175 mila e in calo rispetto ai 179 mila di giugno. Il tasso di disoccupazione è salito dal 4,1% al 4,3%, raggiungendo i massimi da ottobre 2021. Anche la dinamica salariale ha subito un rallentamento, con un aumento annuale del 3,6%, in calo rispetto al 3,8% di giugno.

La regola di Sahm, un indicatore precoce di recessione, è particolarmente rilevante in questo contesto. Questa regola prevede che l’economia degli Stati Uniti entri in recessione quando la media trimestrale del tasso di disoccupazione aumenta di almeno mezzo punto percentuale rispetto al tasso minimo registrato negli ultimi dodici mesi. Attualmente, la media del periodo maggio-luglio è del 4,13%, rispetto al tasso minimo del 3,7% registrato nei mesi di novembre, dicembre e gennaio scorsi. La differenza dello 0,43% è vicina alla soglia critica dello 0,50%.

Verso un Taglio dei Tassi della Federal Reserve

La possibilità di una recessione ha spinto molti analisti a prevedere un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Il rendimento dei Treasury a 10 anni è crollato ai minimi dell’anno, scendendo sotto il 3,80%, a causa delle aspettative di un taglio dei tassi a settembre. L’inflazione, sebbene in calo, è ancora al 3%, sopra il target del 2%.

La politica fiscale ultra-espansiva degli ultimi anni, inclusi i generosi sussidi elargiti durante l’era Covid e gli incentivi dell’Inflation Reduction Act (IRA), ha contribuito a sostenere l’economia. Tuttavia, il debito americano è esploso al 130% del PIL, e la spesa per interessi sta viaggiando verso i 1.000 miliardi di dollari all’anno, quadruplicando rispetto all’era dei tassi a zero.

Implicazioni Globali e Reazioni dei Mercati

Il rischio di recessione negli Stati Uniti ha ripercussioni significative anche per l’Europa, in particolare per le economie esportatrici come l’Italia. La bilancia commerciale italiana deve metà del suo avanzo al mercato americano. Un peggioramento della domanda statunitense potrebbe essere compensato solo da un aumento della domanda interna, il che richiederebbe una manovra fiscale espansiva per la quale potrebbero non esserci risorse sufficienti.

Il panic selling ha colpito le borse globali, con forti ribassi in Asia, Europa e America. Il sottoindice tecnologico ha registrato il calo maggiore in due anni, con una perdita del 5%. Londra, Parigi, Francoforte e Milano hanno tutte subito perdite significative. Gli investitori si sono spostati su titoli difensivi, mentre le azioni tecnologiche hanno guidato i ribassi.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il rischio di recessione negli Stati Uniti è un tema di grande rilevanza nel panorama economico globale. La regola di Sahm e i segnali dal mercato del lavoro indicano un possibile rallentamento economico. La Federal Reserve potrebbe essere costretta a tagliare i tassi di interesse per evitare una recessione, ma le implicazioni di una tale mossa sono complesse e di vasta portata.

Nozione base: La difesa dei consumatori è cruciale in tempi di incertezza economica. I consumatori devono essere informati e protetti da politiche che potrebbero influenzare negativamente il loro potere d’acquisto e la loro sicurezza finanziaria.

Nozione avanzata: In un’economia circolare, è essenziale considerare non solo la produzione e il consumo, ma anche il riciclo e la sostenibilità. In tempi di crisi economica, le politiche che promuovono l’economia circolare possono offrire soluzioni resilienti e sostenibili, riducendo la dipendenza da risorse esterne e migliorando la stabilità economica a lungo termine.

La riflessione personale che emerge da questa analisi è la necessità di un equilibrio tra crescita economica e sostenibilità. In un mondo sempre più interconnesso, le decisioni economiche di una nazione possono avere ripercussioni globali. È quindi fondamentale adottare politiche che non solo stimolino la crescita, ma che siano anche sostenibili e inclusive, garantendo un futuro prospero per tutte le generazioni.