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Cina in difficoltà: la corsa globale per le materie prime critiche minaccia il suo dominio

La crescente concorrenza internazionale mette in discussione la posizione dominante della Cina nella produzione di minerali essenziali come cobalto, litio e terre rare.
  • La produzione globale di cobalto, grafite e litio potrebbe aumentare di quasi sei volte entro il 2050.
  • Gli Stati Uniti e l'Australia hanno incrementato la produzione di terre rare dal 2010, sfidando la supremazia cinese.
  • L'Unione Europea stima che la domanda di terre rare potrebbe aumentare di dieci volte entro il 2050.

La Cina, storicamente dominante nel settore delle materie critiche, sta affrontando una crescente concorrenza internazionale. La domanda di minerali critici come rame, cobalto, litio e nichel è in aumento, alimentata dalle nuove tecnologie e dalla transizione verde globale. Queste materie prime sono essenziali per la produzione di auto elettriche e turbine eoliche, rendendole fondamentali per il futuro energetico sostenibile.

Secondo la Banca Mondiale, la produzione globale di cobalto, grafite e litio potrebbe aumentare di quasi sei volte entro il 2050. Attualmente, la Cina rappresenta due terzi della capacità mondiale di lavorazione e raffinazione dei minerali critici. Tuttavia, la sua posizione dominante è messa in discussione da paesi come gli Stati Uniti e l’Australia, che hanno aumentato la produzione di terre rare dal 2010. Anche Myanmar e Thailandia hanno iniziato a estrarre più minerali rispetto al passato.

La transizione energetica e le materie prime sullo scacchiere globale

Nel 2021, l’impresa mineraria anglo-australiana Rio Tinto ha annunciato un investimento di 6 milioni di dollari in un impianto per la produzione di ossido di scandio in Québec, Canada. Questo progetto è stato accolto con entusiasmo dal governo locale, che ha sottolineato la sua rilevanza strategica. L’ossido di scandio è un elemento del gruppo delle terre rare, essenziale per settori strategici come la difesa, l’alta tecnologia e l’energia.

La transizione verso sistemi energetici puliti aumenterà la domanda di terre rare, necessarie per la produzione di turbine eoliche, veicoli elettrici e celle a combustibile. L’Unione Europea stima che la domanda di terre rare potrebbe aumentare di dieci volte entro il 2050, con il 98% della fornitura attualmente proveniente dalla Cina. Gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Biden, hanno adottato misure per ridurre la dipendenza da fornitori esteri potenzialmente ostili, come la Cina.

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La difficile rincorsa dell’UE al primato della Cina

La Cina detiene il primato nella produzione di terre rare, essenziali per la realizzazione di prodotti ad alta tecnologia. Questi diciassette elementi chimici, tra cui cerio, disprosio e neodimio, sono utilizzati in prodotti di largo consumo come televisori, batterie, cellulari e auto elettriche. La Cina domina non solo l’estrazione, ma anche la raffinazione e la forgiatura in leghe di questi elementi.

L’Unione Europea sta cercando di ridurre la sua dipendenza dalla Cina, ma la strada è lunga e complessa. Secondo Project Blue, il mercato globale delle terre rare ammonterà a 9 miliardi di dollari nel 2023 e potrebbe raddoppiare entro dieci anni. Tuttavia, l’Europa non dispone di riserve significative e la tecnologia di riciclaggio è ancora in fase di implementazione. L’Europa sta cercando alternative valide, come la miniera di Mount Weld in Australia e l’impianto di separazione in Estonia.

L’ambigua influenza della Cina sull’energia latinoamericana

La competizione tra Stati Uniti e Cina si estende anche all’America Latina, dove Pechino ha investito massicciamente in tecnologie pulite e materie prime. Dal 2021 al 2023, le esportazioni cinesi di pannelli solari, batterie al litio e veicoli elettrici in America Latina sono quasi raddoppiate, superando i nove miliardi di dollari. La Cina controlla anche importanti miniere di litio in Cile, Argentina e Bolivia, e ha una presenza significativa nel settore della trasmissione dell’energia elettrica.

La presenza cinese in America Latina è vista con preoccupazione dagli Stati Uniti, che temono che Pechino possa sfruttare la sua dominanza economica per ottenere concessioni dai governi locali. Tuttavia, i dispositivi cinesi economici possono ridurre i costi della decarbonizzazione, permettendo alla regione di sfruttare il suo potenziale rinnovabile.

Bullet Executive Summary

In un mondo sempre più interconnesso e orientato verso la sostenibilità, la competizione per le materie prime critiche è diventata una questione di sicurezza nazionale e strategica. La Cina, pur mantenendo una posizione dominante, sta affrontando una crescente concorrenza internazionale. L’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno adottando misure per ridurre la loro dipendenza da Pechino, ma la strada è lunga e complessa.

Nozione base di difesa consumatori: La consapevolezza dei consumatori riguardo alla provenienza e all’impatto ambientale delle materie prime è fondamentale per promuovere pratiche di consumo sostenibili. Informarsi su dove e come vengono estratti e lavorati i materiali che utilizziamo quotidianamente può fare la differenza.

Nozione avanzata di economia circolare: L’economia circolare offre una soluzione per ridurre la dipendenza dalle materie prime critiche. Promuovere il riciclo e il riutilizzo dei materiali, come i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), può limitare la necessità di nuove estrazioni, riducendo l’impatto ambientale e creando un sistema più sostenibile.

In conclusione, la competizione per le materie prime critiche è una sfida globale che richiede cooperazione internazionale e innovazione tecnologica. Solo attraverso un impegno condiviso possiamo garantire un futuro sostenibile e sicuro per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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