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Scopri come la crisi dei lavori estivi sta cambiando la Lombardia nel 2024

Un'analisi dettagliata rivela una riduzione di 26mila assunzioni e un aumento dei contratti precari, con Milano, Brescia e Bergamo tra le province più colpite.
  • Riduzione delle assunzioni di 26mila unità rispetto allo stesso periodo del 2023.
  • Previsione di 260mila nuove assunzioni in Lombardia tra luglio e settembre 2024, con una diminuzione del 6,5% rispetto al trimestre precedente.
  • 60% delle nuove assunzioni con contratti a tempo determinato, solo il 30% a tempo indeterminato.

L’occupazione estiva in Lombardia ha subito un drastico calo, con una riduzione di 26mila assunzioni rispetto allo stesso periodo del 2023. Le previsioni di assunzione per il terzo trimestre del 2024 indicano una diminuzione del 6,5% rispetto al trimestre precedente, e del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo l’indagine Excelsior, gli imprenditori lombardi prevedono di reclutare 260mila dipendenti da luglio a settembre, con Milano che rappresenta quasi la metà delle assunzioni previste, seguita da Brescia e Bergamo.

Le Province Lombarde: Un Confronto Dettagliato

Nessuna provincia lombarda è stata risparmiata dal calo delle assunzioni. Milano, Brescia e Bergamo hanno registrato le performance peggiori, con diminuzioni rispettivamente di 8.060, 4.060 e 1.600 unità. Anche Como ha visto una significativa riduzione del 11,7% nelle assunzioni previste, mentre Lecco ha registrato un calo più contenuto del 3,5%.

Nel complesso, le previsioni occupazionali per le province lombarde sono migliori rispetto alla media italiana, che prevede un calo del 13% nelle assunzioni trimestrali e dell’11% rispetto al terzo trimestre del 2023. Tuttavia, il settore dei servizi continua a dominare, rappresentando il 69% delle nuove assunzioni, seguito dal turismo (15%) e dal commercio (13%).

Profili Introvabili e Contratti Precari

Un altro problema significativo è il mismatching tra domanda e offerta di lavoro. Le aziende faticano a trovare lavoratori qualificati, con un lavoratore su due considerato “introvabile”. Questo disequilibrio è particolarmente evidente nei settori della manifattura e del turismo, dove le assunzioni sono tradizionalmente più difficili durante i mesi estivi.

Inoltre, la tipologia di contratto offerta è prevalentemente a tempo determinato, rappresentando il 60% delle nuove assunzioni, mentre solo il 30% dei contratti è a tempo indeterminato. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante per le fasce più deboli della popolazione, come le donne, che sono spesso costrette ad accettare contratti part-time e precari.

Lecco e Como: Un Focus Specifico

Lecco e Como rappresentano due casi emblematici della crisi occupazionale estiva in Lombardia. Lecco prevede 6.420 nuove assunzioni per il terzo trimestre del 2024, con una diminuzione del 3,5% rispetto al trimestre precedente. Le figure più ricercate includono “esercenti e addetti alle attività di ristorazione” e “addetti alle vendite”, ma la difficoltà di reperimento rimane alta, con il 54,7% delle nuove assunzioni considerate difficili da trovare.

Como, d’altra parte, prevede 12.060 nuove assunzioni, con una diminuzione del 11,7% rispetto al trimestre precedente. Anche qui, le figure più ricercate sono nel settore della ristorazione e delle vendite, ma la difficoltà di reperimento è leggermente inferiore rispetto a Lecco, attestandosi al 46,7%.

Bullet Executive Summary

La crisi dei lavori estivi in Lombardia rappresenta un campanello d’allarme per l’intero sistema economico regionale. La riduzione delle assunzioni e l’aumento dei contratti precari sono sintomi di un mercato del lavoro in difficoltà, che fatica a trovare un equilibrio tra domanda e offerta. Questa situazione è particolarmente preoccupante per le fasce più deboli della popolazione, come le donne, che sono spesso costrette ad accettare contratti part-time e precari.

Una nozione base di difesa dei consumatori è l’importanza di conoscere i propri diritti lavorativi e contrattuali. In un mercato del lavoro sempre più precario, è fondamentale che i lavoratori siano consapevoli delle loro tutele legali e delle opportunità di formazione continua.

Una nozione avanzata di economia circolare applicabile al tema dell’articolo è la necessità di sviluppare politiche attive del lavoro che promuovano la formazione e la riqualificazione professionale. Solo attraverso un investimento significativo in capitale umano sarà possibile creare un mercato del lavoro più stabile e sostenibile, capace di rispondere alle sfide del futuro.

In conclusione, la crisi dei lavori estivi in Lombardia ci invita a riflettere sulla necessità di un cambiamento radicale nelle politiche del lavoro. È tempo di abbandonare le vecchie logiche e di abbracciare un approccio più innovativo e sostenibile, che metta al centro le persone e le loro competenze. Solo così potremo costruire un futuro più equo e prospero per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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