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Rallentamento shock nel mercato del lavoro USA: cosa significa per i tassi della Fed?

Il mercato del lavoro statunitense ha mostrato segni di rallentamento con un aumento delle buste paga non agricole inferiore alle aspettative. Scopri le implicazioni per le future decisioni sui tassi della Federal Reserve.
  • Aumento delle buste paga non agricole di soli 114.000 posti di lavoro a luglio 2024, rispetto ai 179.000 di giugno.
  • Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, segnalando possibili rischi di recessione.
  • Reazione del mercato: l'S&P 500 E-minis è sceso dell'1,69%, con rendimenti dei titoli di riferimento a 10 anni scesi al 3,835%.

Il mercato del lavoro degli Stati Uniti ha mostrato segni di rallentamento nel mese di luglio 2024, con un aumento delle buste paga non agricole di soli 114.000 posti di lavoro, rispetto ai 179.000 di giugno, che erano già stati rivisti al ribasso. Questo dato è inferiore alle aspettative degli economisti di Reuters, che avevano previsto un aumento di 175.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, un incremento che potrebbe alimentare i timori di un deterioramento del mercato del lavoro e rendere l’economia vulnerabile a una recessione.

L’uragano Beryl, che ha colpito il Texas e parti della Louisiana, ha probabilmente contribuito a questo aumento inferiore alle aspettative. La reazione del mercato è stata immediata: l’indice S&P 500 E-minis ha esteso le perdite, scendendo dell’1,69%, mentre i rendimenti dei titoli di riferimento a 10 anni degli Stati Uniti sono scesi al 3,835% e quelli a due anni al 3,945%. Anche l’indice del dollaro ha registrato una perdita dello 0,7%.

Brian Jacobsen, capo economista di Annex Wealth Management, ha osservato che se il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, avesse saputo di questi dati, probabilmente avrebbe già tagliato i tassi. Jacobsen ha sottolineato che il calo delle ore lavorative settimanali nel settore manifatturiero non è un buon segno e che la Fed non può contare sullo slancio economico per salvarsi da un riconoscimento troppo lento dei cambiamenti rapidi.

Le Prospettive per un Taglio dei Tassi a Settembre

Secondo gli analisti, il mercato potrebbe essere troppo ottimista riguardo alla futura traiettoria dei tassi USA. Un taglio dei tassi a settembre sembra vicino, ma nulla è scritto, soprattutto dopo settembre. Questa è l’interpretazione dominante tra i gestori, dopo che la Federal Reserve ha lasciato i tassi invariati, aprendo però a un possibile allentamento dopo l’estate.

Jeffrey Cleveland, chief economist di Payden & Rygel, ha osservato che le parole di Powell non spingono oltre settembre e che è impossibile conoscere in anticipo il percorso del tasso dei Fed Funds. Cleveland ha evidenziato che la situazione attuale ricorda quella dello scorso dicembre, quando il mercato del lavoro ha visto un rovesciamento e la Fed ha dovuto rompere gli indugi. L’esperto vede possibile un taglio a settembre, ma resta meno fiducioso del mercato, che prezza una riduzione di 25 punti base al 106% e tre tagli entro gennaio.

Martina Daga, macroeconomist di AcomeA SGR, ha sottolineato che per la prima volta nel comunicato stampa della Fed è stato dato uguale peso ai due mandati dell’istituto centrale: stabilità dei prezzi e piena occupazione. Questo ha evidenziato una divisione tra chi vede il recente indebolimento del mercato del lavoro come una normalizzazione post-pandemia e chi lo interpreta come un primo segnale di possibile recessione.

La Dipendenza dai Dati e le Proiezioni Future

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, non è pronto a impegnarsi per un taglio dei tassi d’interesse a settembre, sebbene sembri quasi certo se i dati sull’inflazione miglioreranno. Durante la riunione di luglio, la banca centrale americana ha mantenuto invariato l’intervallo obiettivo del tasso sui fed-funds al 5,25%-5,50%. Alcuni osservatori avevano espresso favore per un taglio dei tassi già a luglio, ma Powell ha ammesso che il comitato di politica monetaria della Fed ha discusso i meriti di una mossa durante la riunione, concludendo però che mantenere i tassi invariati fosse la scelta migliore.

La Fed ha utilizzato in passato la “forward guidance” come strumento di politica monetaria per plasmare le aspettative del mercato sul futuro percorso del tasso dei fed-funds. Ad esempio, nella primavera del 2022, la Fed aveva chiarito che erano in arrivo massicci aumenti dei tassi di interesse, provocando un aumento dei rendimenti obbligazionari e anticipando l’inasprimento della politica monetaria. Tuttavia, dalla metà del 2023, la Fed ha terminato il percorso di rialzo dei tassi e Powell è stato reticente sulle future decisioni politiche, adottando un mantra di “dipendenza dai dati” e un processo decisionale “riunione per riunione”.

Le proiezioni trimestrali della Fed sul tasso dei fed-funds, pubblicate dal FOMC, sono previsioni provvisorie e non impegni. Per i mercati, i tagli dei tassi a settembre sembrano quasi certi, con la dichiarazione ufficiale della riunione che afferma che “la commissione è attenta ai rischi per entrambi i lati del suo duplice mandato”. Secondo il CME FedWatch, i mercati assegnano una probabilità vicina al 100% di un taglio dei tassi a settembre.

Bullet Executive Summary

Il mercato del lavoro statunitense ha mostrato segni di rallentamento, con un aumento delle buste paga non agricole inferiore alle aspettative e un tasso di disoccupazione in aumento. Questo ha alimentato le speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre. Gli analisti sono divisi sulle prospettive future, con alcuni che vedono un taglio imminente e altri che predicano cautela. La Fed ha adottato un approccio di “dipendenza dai dati” e le prossime decisioni saranno influenzate dai dati sull’inflazione e sul mercato del lavoro.

Nel contesto della difesa dei consumatori, è fondamentale comprendere come le decisioni di politica monetaria influenzino l’economia reale. Un taglio dei tassi può stimolare la crescita economica, ma può anche comportare rischi se non gestito correttamente. I consumatori consapevoli devono essere informati su come le politiche della Fed possano influenzare i tassi di interesse sui prestiti, i mutui e i risparmi.

Una nozione avanzata di economia circolare applicabile a questo contesto è l’importanza di un sistema finanziario resiliente che possa adattarsi ai cambiamenti economici senza compromettere la stabilità a lungo termine. La capacità della Fed di bilanciare i suoi mandati di stabilità dei prezzi e piena occupazione è cruciale per garantire un’economia sostenibile e inclusiva. In questo modo, i consumatori possono essere protetti da shock economici e avere fiducia nel sistema finanziario.

In conclusione, riflettere su come le decisioni della Fed influenzino la nostra vita quotidiana ci permette di essere consumatori più informati e responsabili. La comprensione delle dinamiche economiche e delle politiche monetarie è essenziale per navigare in un mondo sempre più complesso e interconnesso.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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