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La crisi dell’eccesso di offerta in Cina: impatti e prospettive future

Un'analisi dettagliata sulla sfida economica della Cina, con focus sulle previsioni di crescita del PIL e il crollo delle vendite al dettaglio a Shanghai.
  • Le vendite di immobili nelle 30 principali città hanno registrato una contrazione del 20,0% su base annua nel periodo 1-28 luglio.
  • Citi ha rivisto le previsioni di crescita del PIL della Cina per il 2024 al 4,8% annuo, rispetto al precedente 5,0%.
  • Shanghai ha registrato un crollo del 9,4% nelle vendite al dettaglio a giugno, il peggior dato mensile dalla primavera del 2022.

La Cina, una delle maggiori potenze economiche mondiali, sta affrontando una significativa sfida economica. Il problema principale risiede nello smaltimento dell’eccesso di offerta che le sue fabbriche producono. Questo fenomeno ha portato a un rallentamento della crescita economica del Paese, con ripercussioni su vari settori, tra cui il manifatturiero e i servizi.

A luglio, l’indebolimento dell’attività economica è stato evidente, con dati che indicano una decelerazione. Le vendite di immobili nelle 30 principali città hanno registrato una contrazione del 20,0% su base annua nel periodo 1-28 luglio, rispetto al calo del 19,5% di giugno. L’attività industriale ha affrontato difficoltà dovute a eventi atmosferici come inondazioni e tifoni, che hanno interrotto le catene di approvvigionamento e mantenuto bassi i rapporti di produzione per materiali come asfalto e cemento.

Previsioni di crescita del PIL riviste al ribasso

La banca Citi ha rivisto le previsioni di crescita economica della Cina per il 2024, abbassando il tasso di crescita del prodotto interno lordo (PIL) previsto dal 5,0% al 4,8% su base annua. Questo aggiustamento è una risposta ai fattori di rallentamento dello slancio economico del Paese. La banca ha citato una significativa mancanza di crescita nel secondo trimestre del 2024, con una crescita del PIL reale inferiore alle attese, pari al 4,7% annuo.

La sottoperformance, insieme alle politiche di sostegno incrementali, ha indotto la banca a rivedere le previsioni per la debolezza economica osservata. Citi ha sottolineato la natura misurata degli sforzi politici dopo il Terzo Plenum. Il nuovo ciclo di politiche è stato caratterizzato come reattivo e mirato, senza cambiamenti radicali. La banca ha osservato che il ritmo dei tagli dei tassi e dell’allentamento fiscale non ha introdotto nuovi stimoli, ma ha riallocato fondi esistenti, smorzando le aspettative di una spinta economica immediata.

Nel contesto attuale, la ripresa della fiducia, dei consumi e degli investimenti privati rimarrà probabilmente contenuta. Citi prevede che le misure di stimolo potrebbero diventare più importanti nel 2025, con una previsione di potenziali fluttuazioni della domanda esterna in vista delle prossime elezioni presidenziali statunitensi. La banca prevede un potenziale aumento del deficit fiscale nominale al 3,5% del PIL nel 2025 e anticipa tagli del tasso Reverse Repo a 7 giorni l’anno successivo, suggerendo una crescente urgenza di stimoli politici se le condizioni esterne dovessero peggiorare.

La crisi della Cina si mostra a Shanghai

Shanghai, la città più grande della Cina, ha registrato il mese scorso un crollo del 9,4% nelle vendite al dettaglio, il peggior dato mensile dalla primavera del 2022, quando la città fu bloccata per due mesi a causa della pandemia. Questo indicatore mostra che i consumi interni rimangono deboli nel centro finanziario del Paese.

La crescita delle vendite al dettaglio è scesa in tutte le categorie a giugno, con un calo del 13,5% nelle vendite di beni di prima necessità e durevoli, il principale motore del declino, secondo i dati dell’Ufficio di Statistica di Shanghai. Le vendite al dettaglio nella città hanno mostrato una significativa sottoperformance rispetto al livello nazionale, che a giugno ha registrato un aumento del 2%, un rallentamento meno grave rispetto al tasso di crescita del 3,7% di maggio.

A Shanghai, le vendite al dettaglio e i consumi hanno subito un rallentamento quest’anno, dopo un periodo di boom seguito alla rimozione delle restrizioni per la pandemia. La crescita delle vendite al dettaglio è stata negativa da febbraio, con l’eccezione di un aumento dell’1,6% a maggio. Il calo del mese scorso è stato il maggiore dal giugno 2022, quando la città si stava riprendendo dal blocco della Covid-19.

A giugno, i consumi alimentari a Shanghai hanno registrato una lieve flessione dell’1,7% su base annua, mentre le vendite di abbigliamento sono diminuite del 5%. Le vendite di carburante, petrolio e gas sono diminuite del 4,7%. Il calo è stato soprattutto dovuto al crollo delle vendite di beni di lusso. La crisi immobiliare ha congelato la ricchezza di molte famiglie, creando un effetto ricchezza al contrario: tutti si sentono più poveri, risparmiano e spendono meno, soprattutto in beni costosi e di lusso.

Durante i cinque giorni di vacanza per la Festa del Lavoro a maggio, i consumi locali a Shanghai sono aumentati di oltre 53 miliardi di yuan (7,3 miliardi di dollari), secondo il Guangming Daily, rappresentando il 33% delle vendite al dettaglio dell’intero mese. Questo dimostra che eventi particolari e festività possono riportare una ripresa dei consumi, ma non può essere festa tutto l’anno.

Il prodotto interno lordo della città è cresciuto del 4,8% nella prima metà dell’anno, al di sotto del tasso di crescita nazionale del 5%. La capitale nazionale, Pechino, ha superato entrambe con un’espansione del 5,4%. Questo spostamento di ricchezza dalle zone costiere, orientate all’export, alle aree interne, vicine al consumo nazionale, è una politica deliberata.

Bullet Executive Summary

La situazione economica della Cina sta attraversando un periodo di rallentamento significativo, con un eccesso di offerta che le sue fabbriche faticano a smaltire. Questo ha portato a una revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL per il 2024 e a un crollo delle vendite al dettaglio in città chiave come Shanghai. Le politiche di stimolo economico sono state misurate e mirate, ma non sufficienti a invertire immediatamente la tendenza.

Nel contesto della difesa dei consumatori, è fondamentale comprendere come le politiche economiche influenzino direttamente il potere d’acquisto e la fiducia dei consumatori. La consapevolezza di queste dinamiche può aiutare i consumatori a prendere decisioni più informate e a pianificare meglio le proprie finanze.

Un aspetto avanzato della difesa dei consumatori riguarda la capacità di adattarsi a cambiamenti economici imprevisti. In un’economia globale interconnessa, le fluttuazioni economiche in un grande Paese come la Cina possono avere ripercussioni su scala mondiale. Essere preparati a queste fluttuazioni, attraverso una gestione oculata delle risorse e una comprensione approfondita delle tendenze economiche, è essenziale per mantenere la stabilità finanziaria personale e collettiva.

In conclusione, la situazione economica della Cina è un esempio lampante di come le dinamiche globali possano influenzare i mercati locali e internazionali. La consapevolezza e la preparazione sono strumenti chiave per navigare in questi tempi incerti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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