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- Il 60% degli intervistati desidera cambiare vita per incrementare la felicità.
- Il 28% degli intervistati è molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro.
- Le città marittime sono le mete preferite per il 59% degli intervistati.
Un’analisi condotta da Hays Italia e Serenis ha rivelato che un italiano su dieci, l’8%, è pronto a mollare tutto e cambiare vita entro un anno. Questo dato emerge da un campione di quasi mille persone intervistate. Il 25% degli intervistati confida di farlo “sicuramente più avanti”, mentre uno su due lo considera ancora un sogno nel cassetto. Solo il 9% dei connazionali ammette di trovarsi bene nella situazione attuale, delineando uno scenario di grande insoddisfazione professionale.
Secondo l’analisi, il 28% degli intervistati si dichiara “molto o abbastanza” soddisfatto del proprio lavoro, mentre il 38% risponde “poco o per nulla” e il restante 34% si colloca in una posizione “mediamente” soddisfatta. Tra le principali ragioni per voltare pagina, il 60% degli intervistati indica l’incremento della felicità, il 57% il miglioramento della qualità della vita, il 54% avere più tempo e ritmi meno frenetici, e il 44% la riduzione dello stress.
Le mete preferite per un nuovo inizio sono le città marittime (59%), le isole (31%), la montagna (29%), la campagna (23%) e le città d’arte (21%). Le metropoli si attestano al 20%, con un evidente desiderio di lasciarsi alle spalle smog e cemento. Tra gli obiettivi più frequenti, il 32% degli intervistati sogna di avviare un’attività in un settore nuovo, il 28% di aprire un B&B o un agriturismo, e il 26% di lavorare in campagna o montagna.
Il desiderio di mollare tutto e trasferirsi in Sardegna
La Sardegna emerge come la meta preferita per chi desidera un cambiamento radicale di vita. La ricerca di Hays Italia e Serenis mostra che l’8% degli intervistati ha intenzione di trasferirsi entro un anno. La Sardegna è seguita dalla Sicilia e da Minorca. Altre destinazioni popolari includono Ibiza, Santorini, Creta, Bali, le Azzorre, le Maldive e Bora Bora.
L’identikit del lavoratore che desidera cambiare vita include uomini e donne tra i 50 e i 64 anni, con un profilo tendenzialmente alto (C-level) in grandi imprese. Tuttavia, anche i giovani mostrano una crescente voglia di mollare tutto. Le principali motivazioni per questo cambiamento sono la ricerca della felicità (60%), il miglioramento della qualità della vita (57%), avere più tempo e ritmi meno frenetici (54%) e la riduzione dello stress (44%).
La centralità dell’ascolto in azienda
I dati raccolti evidenziano la necessità per le aziende di creare punti di ascolto con i dipendenti per individuare le cause di insoddisfazione, che non dipendono solo dal lavoro ma anche da fattori personali o esterni. Alessio Campi, People & Culture Director di Hays Italia, sottolinea l’importanza di investire nella qualità della vita dei dipendenti attraverso politiche per ridurre lo stress, offrire flessibilità e supporto in momenti particolari della vita, come la nascita di un figlio o esigenze di salute.
I numeri mostrano un senso di infelicità diffuso tra i lavoratori, con quasi quattro su dieci insoddisfatti del proprio lavoro e solo il 28% pienamente appagato. Le motivazioni per cambiare vita toccano più sfere, non solo quella lavorativa ma anche quella privata. Migliorare la qualità della vita, avere più tempo e ritmi meno frenetici, e ridurre lo stress sono tra le principali ragioni.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la ricerca di Hays Italia e Serenis mette in luce un fenomeno significativo: un lavoratore su dieci è pronto a cambiare vita entro un anno, spinto da un forte desiderio di felicità e miglioramento della qualità della vita. Questo dato riflette una crescente insoddisfazione professionale e un bisogno di ritrovare sé stessi, spesso soffocati dai ritmi frenetici e dalle pressioni del lavoro.
Per le aziende, è fondamentale riconoscere e affrontare le cause del malcontento, offrendo flessibilità, supporto e un equilibrio sano tra lavoro e vita privata. Questo non solo aiuta a trattenere i talenti ma contribuisce anche al benessere collettivo. La pianificazione accurata, il sostegno di amici e familiari, e la consapevolezza delle sfide emotive sono elementi chiave per trasformare il sogno di una nuova vita in una realtà sostenibile e appagante.
La riflessione personale che emerge è che, nonostante le paure e le incertezze, il coraggio di perseguire i propri sogni, unito a una preparazione solida e a un robusto sistema di sostegno, può portare a grandi soddisfazioni e realizzazioni personali. La strada verso una vita felice è spesso accidentata, ma affrontarla con determinazione e ottimismo può portare a un futuro migliore.