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- Salari in Italia cresciuti del 3,6% a giugno 2024 rispetto all'anno precedente.
- La retribuzione oraria media è aumentata del 3,1% nel periodo gennaio-giugno 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
- Il tasso di inflazione previsto per il 2024 è del +1,1%, inferiore al tasso di crescita dei salari.
Nel giugno del 2024, l’Italia ha registrato un significativo aumento dei salari, con una crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è stato principalmente trainato dal rinnovo dei contratti di lavoro, portando la fiducia dei consumatori ai livelli più alti dal 2022. La combinazione di una riduzione dell’inflazione e un aumento dei salari ha contribuito a migliorare il potere d’acquisto degli italiani, riducendo il divario con il resto d’Europa.
Il Contesto Economico e i Dati Statistici
Secondo l’Istat, nel periodo gennaio-giugno 2024, la retribuzione oraria media è cresciuta del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. A giugno, l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie ha registrato un aumento dell’1,2% rispetto al mese precedente e del 3,6% rispetto a giugno 2023. L’aumento tendenziale è stato più sostenuto per i dipendenti dell’industria (+4,9%) e dei servizi privati (+3,7%).
Questi progressi sono una conseguenza positiva dei rinnovi contrattuali, con i lavoratori con contratto scaduto scesi da uno su due di un anno fa a meno del 15% di oggi. L’Istat prevede che questa fase di recupero delle retribuzioni rispetto all’inflazione dovrebbe consolidarsi nei prossimi mesi, grazie alla chiusura di ulteriori rinnovi nel settore dei servizi.
Confronto con il Resto d’Europa
Le ultime stime dell’Ocse indicano che il trend di crescita dei salari in Italia (+2,7% nel 2024 e +2,5% nel 2025) favorirà la risalita del potere d’acquisto perduto post-Covid. L’inflazione è prevista salire a un ritmo inferiore: +1,1% nel 2024 e +2% l’anno successivo. In Europa, gli ultimi dati di Eurostat al primo trimestre vedono i salari crescere del 5,1% nell’area euro, con una elevata disomogeneità tra i paesi.
La dinamica salariale europea è stata gonfiata da Stati come Croazia, Lettonia e Lituania con progressi a due cifre, mentre paesi come la vicina Francia hanno registrato un aumento del +2,7%. In Italia, il mercato del lavoro ha visto una serie record per numero di occupati, con un saldo di +462mila nell’ultimo anno.
Settori con Maggiori Incrementi e Sfide Future
I settori che hanno registrato gli aumenti più elevati sono stati il legno, carta e stampa (+8,5%), il credito e le assicurazioni (+7,1%) e il settore metalmeccanico (+6,4%). Tuttavia, alcuni settori come le farmacie private, le telecomunicazioni, i ministeri, le forze dell’ordine, le forze armate e i vigili del fuoco non hanno registrato alcun incremento.
Alla fine di giugno 2024, 41 contratti collettivi nazionali riguardavano il 64% dei dipendenti, circa 8,4 milioni di persone, corrispondenti al 62,9% del monte retributivo complessivo. Tuttavia, 34 contratti, coinvolgendo circa 4,7 milioni di dipendenti, erano ancora in attesa di rinnovo. Il tempo medio di attesa per il rinnovo a giugno 2024 era di 27,3 mesi, in calo rispetto ai 29,2 mesi di giugno 2023.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’aumento dei salari in Italia rappresenta un passo significativo verso la riduzione del divario con il resto d’Europa. Questo progresso è stato reso possibile grazie ai rinnovi contrattuali e alla riduzione dell’inflazione, che hanno migliorato il potere d’acquisto degli italiani. Tuttavia, restano sfide significative, come la necessità di ulteriori rinnovi contrattuali e il miglioramento delle retribuzioni in settori ancora stagnanti.
Nozione base di difesa consumatori: La contrattazione collettiva è uno strumento fondamentale per la difesa dei diritti dei lavoratori e per garantire salari equi. È essenziale che i lavoratori siano consapevoli dei loro diritti e partecipino attivamente ai processi di negoziazione.
Nozione avanzata di economia circolare: L’aumento dei salari può avere un impatto positivo sull’economia circolare, poiché un maggiore potere d’acquisto può incentivare i consumatori a investire in prodotti e servizi sostenibili. Questo, a sua volta, può stimolare l’innovazione e la crescita economica sostenibile.
Riflettendo su questi aspetti, è chiaro che la strada verso un’economia più equa e sostenibile passa attraverso il miglioramento delle condizioni lavorative e la promozione di una maggiore consapevolezza tra i consumatori. Solo così sarà possibile costruire un futuro prospero e sostenibile per tutti.