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Affitti in Italia: il tasso di sforzo raggiunge livelli preoccupanti

Nel secondo trimestre del 2024, il tasso di sforzo per affittare una casa in Italia è salito al 30,1% del reddito familiare, con picchi oltre il 40% in alcune città. Scopri come questo fenomeno sta influenzando le famiglie italiane.
  • Il tasso di sforzo per l'affitto è salito dal 27,5% del reddito familiare nel 2023 al 30,1% nel 2024.
  • Le città con i tassi di sforzo più alti includono Massa (46,6%), Venezia (41,8%) e Napoli (41,2%).
  • Il costo medio degli affitti è aumentato da 9,40 euro al metro quadro nel 2018 a 12,74 euro nel 2024.
  • I traslochi sono aumentati del 25% nel 2023, con un ulteriore incremento del 5% nei primi sei mesi del 2024.
  • Gli affitti transitori rappresentano ora il 23% del mercato, con un incremento dell’offerta del 29% rispetto all'anno precedente.

Nel secondo trimestre del 2024, il tasso di sforzo per affittare una casa in Italia è aumentato significativamente, passando dal 27,5% del reddito familiare nel 2023 al 30,1% nello stesso periodo del 2024. Questo dato, emerso da uno studio condotto dal portale immobiliare Idealista, evidenzia come la percentuale di reddito necessaria per l’affitto di un’abitazione con due stanze da letto sia in costante crescita.

Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista, “l’incremento dei canoni di locazione e la crescente domanda di affitti nelle aree metropolitane e nelle principali città universitarie accentua le difficoltà per le fasce più fragili della popolazione, come giovani, donne, famiglie monoreddito e studenti fuori sede”. Le condizioni restrittive per l’accesso ai mutui rendono l’acquisto di una casa un obiettivo sempre più difficile da raggiungere, aggravando le disuguaglianze economiche e sociali.

In alcune città, la percentuale di reddito destinata all’affitto supera di gran lunga la media nazionale. Massa, ad esempio, registra il tasso di sforzo più alto con il 46,6%, seguita da Venezia (41,8%), Napoli (41,2%), Milano (38,9%), Firenze (37,7%) e Roma (37,3%). In queste città, le richieste dei proprietari superano un terzo del reddito familiare. Altri capoluoghi come Como (35,9%), Vicenza (34,1%), Verbania (34%) e Rimini (31,7%) mostrano tassi di sforzo superiori alla media del periodo.

Il Mercato Immobiliare: Affitti in Crescita e Traslochi in Aumento

Il mercato immobiliare italiano ha visto un aumento significativo dei prezzi degli affitti negli ultimi cinque anni. Nel gennaio 2018, il costo medio era di 9,40 euro al metro quadro, mentre oggi è salito a 12,74 euro. Anche il costo medio per l’acquisto di una casa è aumentato, con una spesa media di oltre 1.750 euro al metro quadro. Il tasso di interesse nel primo quadrimestre del 2023 è salito al 4%, il valore più alto dal 2013 e più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questi aumenti hanno portato a un incremento del numero di traslochi, con molte persone che cercano soluzioni più adatte alle loro esigenze lavorative, economiche e di spazio. Milano, con il 14% dei traslochi, è la città italiana dove si trasloca di più, seguita da Roma (9%) e Torino (7%). I servizi più richiesti durante i traslochi includono lo smontaggio e il rimontaggio dei mobili, con quasi un utente su due che rimane entro i confini della città.

Nel 2023, i traslochi in Italia sono aumentati del 25%, con un ulteriore incremento del 5% nei primi sei mesi del 2024. Il terzo trimestre del 2024 si prevede essere particolarmente affollato di richieste, in concomitanza con le ferie estive, la conclusione degli anni accademici universitari e il capodanno morale settembrino.

Affitti Transitori: Una Soluzione in Crescita

Gli affitti transitori stanno guadagnando sempre più importanza nel mercato immobiliare italiano, rappresentando il 23% del mercato nel secondo trimestre del 2024, con un aumento dell’offerta annuale del 29%. Al contrario, l’offerta di affitti permanenti è cresciuta solo del 6% nello stesso periodo.

Venezia è il capoluogo con la maggior percentuale di affitti transitori (45%), seguita da Massa (42%), Livorno (33%), Firenze e Catanzaro (entrambe 31%). Anche in città come Genova, Pisa, Salerno e Verbania, l’offerta di affitti transitori supera la media nazionale del 29%, raggiungendo il 30%. Milano, Napoli, Lucca, Trento e Roma seguono con il 27%.

La forte crescita dell’offerta di locazioni transitorie è particolarmente evidente in mercati come Cagliari e Bologna, con incrementi rispettivamente del 206% e del 186% rispetto all’anno precedente. Anche Milano ha visto un aumento significativo del 96%, seguita da Firenze (51%), Napoli (47%) e Genova (44%).

Bullet Executive Summary

In sintesi, il mercato immobiliare italiano sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi, con un aumento dei canoni di locazione e una crescente difficoltà per le famiglie nel sostenere i costi degli affitti. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle grandi città metropolitane, dove il tasso di sforzo per l’affitto supera spesso il 30% del reddito familiare.

Difesa dei consumatori: È fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei loro diritti e delle opportunità disponibili per ottenere supporto in situazioni di difficoltà economica. Le politiche abitative inclusive e le soluzioni innovative possono fare la differenza per molte famiglie.

Economia circolare: In un contesto di crescente pressione economica, l’adozione di pratiche di economia circolare, come il riutilizzo e la condivisione di risorse, può contribuire a ridurre i costi abitativi e migliorare la sostenibilità del mercato immobiliare.

In conclusione, è essenziale che i lettori riflettano sulle dinamiche del mercato immobiliare e considerino le possibili soluzioni per affrontare le sfide economiche attuali. La consapevolezza e l’azione collettiva possono portare a un futuro più equo e sostenibile per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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