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- La Banca Popolare Cinese ha tagliato i tassi di interesse a 10 anni per famiglie e imprese di 10 punti base.
- Il tasso a 5 anni per il mercato immobiliare è sceso dal 3,45% al 3,35%.
- I mercati asiatici hanno reagito in modo misto: Tokyo ha perso l'1,16%, mentre Hong Kong è salita dello 0,58%.
La Banca Popolare Cinese ha annunciato un netto taglio dei tassi di interesse per rilanciare l’economia del Paese. La banca centrale ha abbassato l’indice di riferimento per famiglie e imprese a 10 anni e quello per il mercato immobiliare a 5 anni di 10 punti base. Questa mossa inaspettata è stata giustificata dalla situazione economica cinese, che non è riuscita a riprendersi ai ritmi precedenti alla pandemia, incontrando difficoltà nel stimolare la domanda interna.
Il maggiore accesso al credito dovrebbe permettere investimenti massicci e facilitare il funzionamento dell’export. La strategia dovrebbe rimanere incentrata sull’esportazione di grandi volumi di prodotti a basso prezzo. Nella mattinata del 22 luglio, la Banca Popolare Cinese, che controlla la valuta, ha annunciato il taglio di 10 punti base agli indici che regolano i tassi di interesse. Quello a 5 anni, riferito ai finanziamenti di aziende e famiglie, è passato dal 3,45% al 3,35%, mentre quello a 10 anni, concentrato sui mutui e sul mercato immobiliare, è sceso dal 3,95% al 3,85%. L’obiettivo è di rafforzare la fragile ripresa economica della Cina.
Questo è il secondo taglio dei tassi da febbraio, ma diversi analisti sono incerti sulla sua efficacia. I mercati asiatici non hanno reagito positivamente alla decisione, con la Borsa giapponese di Tokyo che ha aperto in perdita di più di un punto percentuale.
Impatto sui Mercati Asiatici
Il taglio a sorpresa dei tassi in Cina ha avuto effetti sulle borse dell’Asia Pacifico, che si aspettavano misure di stimolo più consistenti per contrastare la frenata dell’economia del Celeste Impero. Tokyo ha ceduto l’1,16%, Taiwan il 2,68%, Seul lo 0,14% e Sidney lo 0,5%. Le borse di Hong Kong (+0,58%), Shanghai (-0,89%) e Singapore (-0,18%) hanno mostrato reazioni miste, mentre Mumbai è rimasta invariata.
Il dollaro è rimasto stabile a 0,91 euro e 0,77 sterline, mentre lo yen si è rafforzato a 156,51 contro il dollaro. I future sull’Europa e i listini USA sono rimasti positivi, nonostante l’addio di Joe Biden alla corsa presidenziale di novembre e i dati macroeconomici che hanno riunito l’Eurogruppo. Il prezzo del greggio è aumentato del 4,5%, raggiungendo 80,49 dollari al barile, mentre il gas è sceso del 2,86% a 31,25 euro al MWh. Anche l’oro ha ceduto lo 0,35%, scendendo a 2.403,79 dollari l’oncia.
A Tokyo, i produttori di semiconduttori come Disco (-5,29%), Tokyo Electron (-2,57%) e Advantest (-3,53%) sono stati sotto pressione, così come i produttori automobilistici Toyota (-1,37%) e Mazda (-1,74%), a causa del rafforzamento dello yen sul dollaro.
La Crisi Economica e le Misure di Stimolo
I recenti dati economici hanno mostrato che l’attività cinese sta rallentando. Il PIL del secondo trimestre è stato inferiore all’obiettivo del 5%, e altre metriche legate all’economia, come i consumi e il settore immobiliare, hanno mostrato dati non solo sotto le attese, ma, nel caso dei consumi, ai minimi da diversi anni. Il piano di salvataggio varato dal governo per il settore immobiliare non ha dato i risultati sperati, e i dati hanno mostrato un rallentamento dell’economia cinese, alimentando voci di ulteriori interventi a sostegno dell’economia.
La Banca centrale cinese ha deciso di entrare in azione, sorprendendo i mercati con una mossa non attesa: ha tagliato i tassi di interesse di riferimento per la politica monetaria. Il tasso privilegiato ad un anno, riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie, è stato tagliato dal 3,45% al 3,35%, mentre il tasso primario sui prestiti a 5 anni è stato ridotto dal 3,95% al 3,85%. Per entrambi i tassi, le attese erano per un livello invariato.
Si tratta di un taglio dello 0,1%, e l’impatto sui prestiti e sull’economia potrà essere limitato. Nel 2024, la Banca centrale cinese è stata parsimoniosa nell’utilizzo del tasso di interesse per stimolare l’economia, interessata a non indebolire lo yuan. Con la Fed che manteneva tassi di interesse più elevati per un periodo prolungato durante il 2024, un taglio eccessivo dei tassi di interesse cinesi avrebbe pesato sulla valuta. In quest’ottica, la Banca centrale è intervenuta con una mossa a sorpresa, con un taglio contenuto: un compromesso tra la volontà di dare stimolo all’economia e la protezione della valuta cinese.
Effetti a Lungo Termine e Prospettive Future
La Banca centrale cinese (Pboc) ha annunciato inaspettati tagli sui tassi di riferimento a breve termine per incentivare la ripresa economica nazionale. Il tasso di pronti contro termine a sette giorni passerà dall’1,8% all’1,7%, mentre il tasso di interesse primario a un anno (Lpr) è passato dal 3,45% al 3,35% e quello a cinque anni è sceso dal 3,95% al 3,85%. La Banca ha anche anticipato una riduzione dei requisiti di garanzia per i prestiti a medio termine a partire da questo mese.
Questi interventi sono stati comunicati dopo la pubblicazione dei dati sulla performance economica nel secondo trimestre, che è risultata più debole, e dopo la terza sessione plenaria del comitato centrale del Partito Comunista, focalizzata su riforme e questioni economiche. Il Paese è sull’orlo della deflazione, preda di una prolungata crisi immobiliare, aumento del debito e indebolimento della fiducia di consumatori e imprese. Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e l’Unione Europea sono in aumento, a causa dell’accresciuta diffidenza verso le politiche dei produttori cinesi.
Bullet Executive Summary
La decisione della Banca Popolare Cinese di tagliare i tassi di interesse è una mossa significativa nel contesto della difesa dei consumatori e dell’economia circolare. Questo intervento mira a stimolare la domanda interna e a facilitare l’accesso al credito per famiglie e imprese, in un momento in cui la Cina sta affrontando una crisi economica prolungata e tensioni commerciali internazionali. La riduzione dei tassi di interesse rappresenta un tentativo di rafforzare la fragile ripresa economica del Paese, ma la sua efficacia rimane incerta.
*Nozione Base: La difesa dei consumatori implica la protezione dei diritti dei consumatori e la promozione di pratiche commerciali eque. In questo contesto, il taglio dei tassi di interesse può essere visto come una misura per alleviare il carico finanziario su famiglie e imprese, rendendo più accessibile il credito e stimolando la crescita economica.
Nozione Avanzata:* L’economia circolare si basa su un sistema di produzione e consumo sostenibile che riduce al minimo gli sprechi e valorizza le risorse. In un’economia in crisi, come quella cinese, l’adozione di politiche che promuovono l’innovazione e l’efficienza può contribuire a una ripresa più sostenibile. Il taglio dei tassi di interesse, sebbene mirato a stimolare la crescita a breve termine, dovrebbe essere accompagnato da investimenti in tecnologie verdi e pratiche sostenibili per garantire una ripresa economica duratura e rispettosa dell’ambiente.
In conclusione, la mossa della Banca Popolare Cinese rappresenta un tentativo di navigare attraverso una complessa crisi economica, bilanciando la necessità di stimolare la crescita con la protezione della valuta nazionale. Tuttavia, la vera sfida sarà implementare politiche che non solo rispondano alle esigenze immediate, ma che promuovano anche una crescita sostenibile e inclusiva a lungo termine.
- Sito ufficiale della Banca Popolare Cinese, contiene informazioni sulle ultime decisioni relative ai tassi di interesse e sulla situazione economica del Paese
- Sito ufficiale della Banca Popolare Cinese, sezione di Monetary Policy per approfondire le strategie economiche cinesi.
- Dati statistici ufficiali sull'economia cinese per approfondire la situazione economica del Paese.