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- Il numero di imprese attive nella provincia di Rimini è di 34.666, con un saldo positivo di 201 nuove imprese nel secondo trimestre del 2024.
- Valmarecchia ha registrato una diminuzione dell'1,1% delle imprese attive, mentre Valconca ha visto una flessione dello 0,5%.
- Settori con cali significativi: Commercio (-1,3%), Agricoltura (-2,5%) e Manifatturiero (-1,9%).
- La provincia di Forlì-Cesena ha mostrato un saldo positivo di 107 nuove imprese nel secondo trimestre del 2024.
La situazione delle imprese nell’entroterra romagnolo, in particolare nelle aree di Valmarecchia e Valconca, ha subito significative variazioni nel secondo trimestre del 2024. Questo periodo ha visto un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni di imprese, con una stabilità nella numerosità delle imprese attive. Tuttavia, l’analisi dettagliata delle diverse aree territoriali rivela delle criticità specifiche, soprattutto per quanto riguarda l’entroterra.
Secondo i dati dell’Osservatorio economico della Camera di Commercio della Romagna, al 30 giugno 2024, la provincia di Rimini contava 39.458 imprese registrate, di cui 34.666 attive. L’imprenditorialità si conferma diffusa, con 102 imprese attive ogni 1.000 abitanti, un dato superiore alla media regionale (88) e nazionale (86). Durante il secondo trimestre del 2024, sono state verificate 567 iscrizioni e 366 cancellazioni d’ufficio, con un saldo positivo di 201 unità, migliorando rispetto al saldo di +172 del secondo trimestre 2023.
Valmarecchia e Valconca: Un Confronto Dettagliato
Nonostante il saldo positivo complessivo, l’entroterra ha mostrato segnali di sofferenza. La Valmarecchia ha registrato un calo significativo delle imprese attive, con una diminuzione dell’1,1%, mentre la Valconca ha visto una flessione dello 0,5%. Questi dati sono preoccupanti se confrontati con la stabilità o la crescita di altre aree della provincia di Rimini, come il Comune di Rimini (+1,3%) e i Comuni della riviera (+0,5%).
Il settore economico più colpito è stato il Commercio, che rappresenta il 24% delle imprese attive e ha registrato una flessione dell’1,3% rispetto al secondo trimestre del 2023. Anche l’Agricoltura (-2,5%), il Manifatturiero (-1,9%) e il settore dei Trasporti (-0,6%) hanno subito delle perdite. Al contrario, i settori delle Costruzioni (+1,6%), delle Attività immobiliari (+0,5%) e delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,7%) hanno mostrato una crescita.
La Situazione nella Provincia di Forlì-Cesena
Anche la provincia di Forlì-Cesena ha mostrato un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni di imprese nel secondo trimestre del 2024, con 480 iscrizioni e 373 cancellazioni, per un saldo positivo di 107 unità. La provincia contava 40.152 imprese registrate, di cui 35.574 attive, con un tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate pari a +0,27%, inferiore rispetto alla media regionale (+0,51%) e nazionale (+0,50%).
L’imprenditorialità è diffusa, con 91 imprese attive ogni 1.000 abitanti. Anche qui, il settore delle Costruzioni ha mostrato una crescita (+1,9%), mentre il Commercio (-1,7%), l’Agricoltura (-1,8%) e il Manifatturiero (-1,0%) hanno subito delle flessioni. Le società di capitale hanno continuato a crescere (+2,8%), confermando una tendenza positiva simile a quella osservata nella provincia di Rimini.
Prospettive Future e Iniziative di Sostegno
La situazione delle imprese in Umbria, come evidenziato da Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, mostra un progressivo irrobustimento del tessuto imprenditoriale, con un aumento significativo delle società di capitali, che rappresentano oggi il 23,8% delle imprese totali, rispetto al 16,1% di dieci anni fa. Questo aumento del livello di strutturazione del patrimonio imprenditoriale fa ben sperare per il futuro, anche se la regione non ha ancora raggiunto il livello medio nazionale del 31,1% di società di capitali sul totale delle imprese.
Inoltre, iniziative come quelle del GAL Valli Marecchia e Conca, che ha finanziato 100 progetti di sviluppo nel territorio con oltre 5 milioni di euro, rappresentano un importante sostegno per le piccole e medie imprese locali. Questi progetti spaziano dall’agricoltura sostenibile alla valorizzazione culturale e turistica, contribuendo a promuovere il territorio e a sostenere l’economia locale.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la situazione delle imprese nell’entroterra romagnolo presenta luci e ombre. Mentre alcune aree e settori mostrano segnali di crescita e stabilità, altre, come la Valmarecchia, affrontano sfide significative con una diminuzione delle imprese attive. È fondamentale continuare a monitorare queste dinamiche e a sostenere le imprese locali attraverso iniziative mirate e finanziamenti adeguati.
Nozione base: La difesa dei consumatori è essenziale per garantire un mercato equo e trasparente. In questo contesto, è importante che le imprese locali siano sostenute per poter offrire prodotti e servizi di qualità, contribuendo così alla crescita economica e al benessere della comunità.
Nozione avanzata: L’economia circolare rappresenta un modello di sviluppo sostenibile che può offrire nuove opportunità per le imprese locali. Adottare pratiche di economia circolare, come il riutilizzo dei materiali e la riduzione degli sprechi, può non solo migliorare la sostenibilità ambientale, ma anche aumentare la competitività delle imprese, creando valore aggiunto e nuove possibilità di crescita.
Queste riflessioni ci invitano a considerare l’importanza di un approccio integrato e sostenibile per il futuro delle nostre comunità e delle nostre imprese.
- Dati economici e statistici dell'Observatorio economico e sociale della Camera di Commercio della Romagna
- Approfondimento sul Patto per il Lavoro e per il Clima della Provincia di Rimini
- Registro Imprese, il portale ufficiale della Camera di Commercio con i dati e i documenti ufficiali per approfondire sulle imprese dell'entroterra romagnolo.