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Come lo ius variandi sta influenzando il settore assicurativo e cosa significa per te

Scopri come le recenti pratiche delle compagnie assicurative di modificare unilateralmente i contratti stanno mettendo a rischio i diritti dei consumatori e cosa stanno facendo le associazioni per combatterle.
  • Dal 2023 al 2024, dieci grandi compagnie hanno aumentato i premi delle polizze casa del 20-30% senza adeguato preavviso.
  • Il Sindacato Nazionale Agenti (Sna) ha inviato una missiva all'Ania per opporsi alle riforme massive dei portafogli agenziali e alle clausole di ius variandi.
  • Nel dicembre 2020, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra Sna e Confconsumatori per contrastare le pratiche scorrette e aumentare la trasparenza nel settore assicurativo.

Il tema dello ius variandi ha recentemente attirato l’attenzione del pubblico e degli esperti del settore assicurativo, in particolare per le sue implicazioni sulla difesa dei consumatori e sulla trasparenza delle pratiche commerciali. Lo ius variandi si riferisce alla facoltà delle compagnie assicurative di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali, spesso senza un adeguato preavviso o consenso da parte dei clienti. Questa pratica ha sollevato preoccupazioni significative tra gli intermediari assicurativi e le associazioni dei consumatori, portando a una serie di iniziative volte a contrastare tali comportamenti e a proteggere i diritti degli assicurati.

Lo Sna e la difesa degli intermediari assicurativi

Il Sindacato Nazionale Agenti (Sna) ha recentemente inviato una missiva all’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici (Ania) per esprimere la propria opposizione alle riforme massive dei portafogli agenziali e all’inserimento sistematico delle clausole di ius variandi nelle polizze. Il presidente nazionale dello Sna, Claudio Demozzi, ha chiesto un incontro chiarificatore con l’Ania per discutere il tema. Secondo Demozzi, i legali del settore confermano l’ipotesi di responsabilità diretta degli intermediari in caso di azioni legali da parte dei clienti per pregiudizi subiti a seguito della riforma delle polizze o dell’utilizzo della clausola di ius variandi senza il preventivo coinvolgimento dei clienti.

Demozzi ha sottolineato che alcune compagnie hanno intrapreso iniziative senza accordo preventivo con gli agenti su tempi, modalità e limiti, e che alcuni Gruppi Aziendali Agenti stanno a guardare senza intervenire. Lo Sna auspica che attraverso un leale confronto si possa giungere a linee di intervento sinergiche per limitare l’impatto delle iniziative delle imprese sui clienti e sugli agenti.

Le preoccupazioni dei consumatori

Le associazioni dei consumatori, tra cui Movimento Consumatori, Assoutenti e Confconsumatori, hanno denunciato prassi non corrette da parte delle compagnie assicurative riguardo alle polizze casa. Da ottobre 2023 ad aprile 2024, dieci grandi compagnie assicurative hanno incrementato i premi delle nuove polizze casa del 20-30% e hanno peggiorato le condizioni contrattuali delle polizze esistenti con l’introduzione dello ius variandi. Le compagnie hanno adottato questa pratica senza inviare disdetta, costringendo i consumatori ad accettare gli aumenti o a restare scoperti per rischi importanti.

Le associazioni hanno segnalato che le compagnie assicurative stanno replicando le prassi delle società energetiche, innalzando i prezzi a discrezione senza il consenso dei clienti. Questa condotta è aggravata dalle pressioni indebite esercitate sulle agenzie per costringere i clienti ad accettare le nuove condizioni peggiorative. Gli agenti, per scongiurare tali prassi, si sono rivolti allo Sna, che ha presentato un esposto all’Autorità Antitrust per verificare la condotta delle compagnie e salvaguardare i diritti fondamentali degli assicurati.

Il protocollo Sna-Confconsumatori

Nel dicembre 2020, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Sindacato Nazionale Agenti (Sna) e Confconsumatori per contrastare le pratiche scorrette e aumentare la trasparenza e la consapevolezza nel settore assicurativo. Il protocollo prevede una serie di attività congiunte, tra cui campagne informative, formazione, prevenzione delle frodi e assistenza nella tutela del consumatore. L’obiettivo è promuovere una cultura dell’educazione assicurativa e garantire ai cittadini un’informazione completa, corretta e adeguata per valutare i prodotti assicurativi in autonomia e con fiducia.

Il protocollo ha istituito un tavolo di lavoro congiunto che riunisce esperti di Confconsumatori e Sna per coordinare le azioni di informazione e formazione dei cittadini, prevenzione e segnalazione di frodi e pratiche scorrette, assistenza nella comprensione dei contratti e verifica della conformità nell’esercizio dei diritti. Inoltre, il protocollo mira a sensibilizzare le imprese per migliorare la trasparenza dei prodotti assicurativi e a educare i consumatori sull’importanza delle polizze come strumento di garanzia dai rischi e di risparmio.

Il caso Vittoria

Un caso emblematico che ha attirato l’attenzione è quello della compagnia Vittoria. Il presidente dello Sna, Claudio Demozzi, ha puntato il dito contro il Gruppo Agenti Vittoria per aver votato a maggioranza un nuovo accordo integrativo che prevede un incentivo economico per la riforma massiva dei portafogli agenziali “per ragioni di equilibrio tecnico S/P”. Questo caso è stato documentato all’Ivass grazie al supporto di coraggiosi e intraprendenti colleghi che hanno fornito prove delle pressioni indebite esercitate sugli agenti per costringerli a riformare i loro portafogli.

Demozzi ha sollevato diverse domande alla categoria degli agenti: “Siamo consapevoli del contenuto delle polizze che sottoponiamo ai clienti? Quando ci siamo resi conto dell’inserimento in polizza di una clausola che riserva alla sola compagnia la facoltà di modificare la portata della garanzia prestata oppure il suo prezzo, abbiamo informato il Gruppo aziendale agenti per un’opposizione strutturata a simili iniziative? La nostra credibilità professionale potrebbe incrinare il rapporto fiduciario con i clienti? Abbiamo utilizzato la Pog per comunicare alla mandante che il prodotto variato potrebbe non essere adeguato? Cosa abbiamo fatto per supportare, sollecitare, provocare l’intervento del sindacato Gruppo aziendale agenti contro questa strategia?”

Bullet Executive Summary

Lo ius variandi rappresenta una questione cruciale nel panorama della difesa dei consumatori e della trasparenza delle pratiche commerciali nel settore assicurativo. La possibilità per le compagnie di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali senza un adeguato preavviso o consenso mette a rischio i diritti degli assicurati e la fiducia nel sistema assicurativo. Le iniziative dello Sna e delle associazioni dei consumatori mirano a contrastare queste pratiche scorrette e a promuovere una maggiore consapevolezza e trasparenza.

Una nozione base di difesa dei consumatori applicabile a questo tema è l’importanza di leggere attentamente i contratti assicurativi e di essere consapevoli delle clausole che possono influenzare le condizioni della polizza. È fondamentale chiedere chiarimenti agli intermediari e segnalare eventuali pratiche scorrette alle autorità competenti.

Una nozione avanzata di economia circolare applicabile al tema è la necessità di promuovere un modello di business assicurativo che favorisca la sostenibilità e la trasparenza. Le compagnie assicurative dovrebbero adottare pratiche che rispettino i diritti dei consumatori e che promuovano la fiducia e la trasparenza, contribuendo così a un sistema economico più equo e sostenibile.

In conclusione, la questione dello ius variandi solleva importanti riflessioni sulla difesa dei consumatori e sulla necessità di un sistema assicurativo trasparente e responsabile. È essenziale che tutti gli attori coinvolti, dalle compagnie assicurative agli intermediari e ai consumatori, lavorino insieme per garantire un mercato equo e sostenibile, in cui i diritti degli assicurati siano sempre tutelati.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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