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- Metà degli italiani non è soddisfatta della propria condizione economica attuale.
- Un terzo degli italiani non sarebbe in grado di far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro.
- Il 77% degli intervistati ritiene che il numero di famiglie in povertà sia aumentato rispetto al passato.
- Più di 2,18 milioni di famiglie italiane (8,3% del totale) vivono in condizioni di povertà assoluta.
- Il 22,3% delle famiglie con tre o più figli minori vive in povertà assoluta.
Un recente studio condotto da Ipsos per Cesvi e Dixan ha rivelato che un italiano su due non è soddisfatto della propria condizione economica attuale e che uno su tre non sarebbe in grado di far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro. Questo dato emerge da un campione di popolazione italiana adulta, di età compresa tra i 18 e i 65 anni. La ricerca evidenzia che il 77% degli intervistati ritiene che il numero di famiglie in povertà sia aumentato rispetto al passato.
La povertà è un concetto complesso e multidimensionale che va oltre la semplice mancanza di risorse finanziarie. Esistono diverse forme di povertà, tra cui la povertà assoluta, che riguarda le persone che lottano per soddisfare bisogni fondamentali come cibo e acqua, e la povertà relativa, che si riferisce al divario economico rispetto alla media della società. Inoltre, la povertà multidimensionale considera vari aspetti che influenzano la qualità della vita, come l’accesso a servizi essenziali quali sanità, istruzione e trasporti pubblici.
La Diffusione della Povertà in Italia
Secondo i dati Istat del 2022, più di 2,18 milioni di famiglie italiane (8,3% del totale) vivono in condizioni di povertà assoluta, un aumento rispetto al 7,7% del 2021. Questo equivale a oltre 5,6 milioni di individui (9,7% in crescita dal 9,1% nel 2021). La povertà assoluta è meno diffusa al Nord e al Centro rispetto al Mezzogiorno, dove le famiglie faticano a soddisfare i bisogni essenziali.
Per le famiglie con tre o più figli minori, l’incidenza della povertà assoluta arriva al 22,3%, mentre per le coppie con tre o più figli è al 20,7% e per le famiglie monogenitoriali è pari all’11,5%. L’incidenza di povertà assoluta è più contenuta tra le coppie con almeno un anziano (4,6%), ma è in aumento rispetto al 2021 (6,5% rispetto al 5,8%).
La Povertà di Igiene: Un Problema Nascosto
Un altro aspetto preoccupante è la povertà di igiene, che riguarda l’impossibilità di permettersi spese relative all’igiene personale e dei propri indumenti. La percentuale di famiglie in questa condizione in Italia varia tra l’1% e il 10% della popolazione. Tuttavia, 8 italiani su 10 affermano di aver sentito parlare di povertà di igiene, ma solo il 15% dichiara di conoscere molto bene il tema.
Le conseguenze della povertà di igiene sono gravi e includono il rischio di isolamento e emarginazione sociale. Solo il 51% degli italiani identifica correttamente queste conseguenze, mentre solo il 32% prende in considerazione i problemi di salute derivanti dalla mancanza di igiene personale. Per i bambini, le conseguenze includono bullismo (32%) e mancanza di autostima (44%).
Le Politiche di Contrasto alla Povertà
La normativa italiana per combattere la povertà ha attraversato diverse fasi. La prima fase, dal 1999 al 2003, ha visto l’introduzione del reddito minimo di inserimento e del sostegno per l’inclusione attiva (2014-2016), interventi mirati e sperimentali rivolti a specifici profili di povertà. La seconda fase ha introdotto interventi strutturali come il reddito d’inclusione (2017-2019) e il reddito di cittadinanza (2019-2023).
Nel 2024, con l’introduzione dell’assegno d’inclusione, si è entrati in una nuova fase. Questo intervento strutturale di reddito minimo è basato sulla categorialità familiare e non più sull’universalismo. Il diritto a sostegno non è più assicurato a tutti coloro che si trovano sotto la soglia economica di povertà, ma solo ad alcuni, individuati in base alle caratteristiche della famiglia e alla presenza di figli minori.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la povertà in Italia è un problema complesso e multidimensionale che richiede interventi mirati e strutturali. La percezione della povertà è spesso sovrastimata, ma i dati reali indicano un aumento delle famiglie in condizioni di povertà assoluta e di igiene. Le politiche di contrasto alla povertà devono essere adattate alle esigenze diverse delle aree del Paese e devono garantire equità nella distribuzione delle risorse.
Nozione base: La difesa dei consumatori è fondamentale per garantire che tutti abbiano accesso ai beni e servizi essenziali, come l’igiene personale, che sono cruciali per una vita dignitosa.
Nozione avanzata: L’economia circolare può giocare un ruolo chiave nel ridurre la povertà di igiene, promuovendo il riutilizzo e il riciclo di beni essenziali, riducendo così i costi per le famiglie in difficoltà.
Riflettendo su questi temi, è evidente che la povertà non è solo una questione economica, ma anche sociale e culturale. È importante che ciascuno di noi prenda coscienza di queste problematiche e si impegni a contribuire, anche con piccoli gesti, alla costruzione di una società più equa e solidale.
- Sito dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) con dati e informazioni sulla povertà in Italia, utili per approfondire la conoscenza sul tema
- Sito ufficiale della fondazione CESVI, organizzazione umanitaria italiana che combatte la povertà, la fame e le emergenze globali
- Istituto Nazionale di Statistica, sezione dedicata alla povertà in Italia, con dati e statistiche aggiornati